Nuova Carta degli Stati Pontifici Meridionali
Reference: | CO-653 |
Author | Gaudenzio BORDIGA |
Year: | 1820 |
Zone: | Lazio |
Printed: | Milan |
Measures: | 960 x 980 mm |
Reference: | CO-653 |
Author | Gaudenzio BORDIGA |
Year: | 1820 |
Zone: | Lazio |
Printed: | Milan |
Measures: | 960 x 980 mm |
Description
Carta commissionata Antonio Litta (1748-1820), disegnatore e committente ed incisa da Gaudenzio o Benedetto Bordiga (sebbene sia firmata Gio. B. Bordiga inc. in basso a destra), pubblicata a Milano da Giuseppe Vallardi. Ricopre tutto il Lazio, parte della Tuscia e dell’Umbria.
Incisione su rame, in 4 fogli (giuntabili), divisi in 24 settori applicati su tela a stacchi, più volte ripiegata.
Carta in quattro fogli montati su tela a stacchi incisa da G.B. Bordiga, edita in Milano da Giuseppe Vallardi (cfr. F. Porena, Primo contributo di cartografia romana in Rivista Geografica Italiana, 1894). È ritenuta la prima carta del Lazio in cui l'orografia è rappresentata col tratteggio. Distingue gli abitati secondo la loro importanza amministrativa e il numero degli abitanti, indicando inoltre vescovadi, abbadie, rovine, luoghi di battaglia, bagni, luoghi di posta, ponti, castelli, ecc., strade, acquedotti, confini, il nome antico degli abitati e la fata della loro fondazione, ecc., ecc. Il foglio nord-occidentale contiene una cartina di Roma col tracciato delle mura in varie epoche il foglio sud-occidentale contiene la leggenda dei segni convenzionali, le scale grafiche (miglia italiane, romane, moderne e antiche) ed alcune osservazioni sul Tevere. Il foglio sud-orientale contiene osservazioni sulle Paludi Pontine.
Ad alcuni esemplari si trovano, occasionalmente, annessi due fogli contenenti, l'uno notizie cronologiche, un quadro delle distanze tra i luoghi principali e i dati relativi alla popolazione, una tavola Peutingeriana l'altro una cartina dell'Italia settentrionale e centrale intitolata "Italia Postale" che serve anche di quadro d'unione, e una Tavola delle Altezze.
“È ritenuta la prima carta del Lazio in cui l'orografia è rappresentata col tratteggio. L'attribuzione di questa carta al Conte Litta del ramo Biumi si deve a Giuseppe Acerbi (1773-1846), direttore della rivista mensile "Biblioteca Italiana", periodico letterario pubblicato a Milano dal 1816 al 1840. La caratteristica principale di questa carta sta nell'elevato grado di dettaglio della rappresentazione del territorio, accompagnata da un gran numero di scritte a precisare caratteristiche geografico-fisiche dei luoghi, antiche denominazioni dei centri abitati, eventi e personaggi che li hanno resi celebri, e simili informazioni. Essa distingue gli abitati secondo la loro importanza amministrativa e il numero degli abitanti, indicando inoltre sedi vescovili, conventi, rovine, luoghi di battaglia, luoghi di posta, ponti, castelli, strade, acquedotti, confini, il nome antico degli abitati e la data della loro fondazione, ecc.” (cfr. M. G. Cocco in Associazione Roberto Almagià (a cura di) “L’Italia di mezzo, La cartografia storica del Centro Italia dal XVI al XIX secolo nelle collezioni private”, pp. 76-77, n. 33).
Bellissimo esemplare di questa assai rara carta geografica, con Ex-libris della libreria Artaria di Vienna al verso del primo foglio.
Bibliografia
G. Acerbi, Proemio al sesto anno, carte geografiche, in "Biblioteca italiana: o sia giornale di Letteratura, Scienze ed Arti compilato da vari letterati", Vol. 21, anno VI (1821), p. 196; G. Acerbi, Nuova Carta degli Stati pontifici meridionali in quattro fogli topografici con due altri fogli d'illustrazioni. Del Conte Antonio Litta, in "Biblioteca italiana: o sia giornale di Letteratura, Scienze ed Arti compilato da vari letterati", Vol. 24, anno VI (1821), pp. 328-332; F. Porena, Primo contributo di cartografia romana, in "Rivista Geografica Italiana", anno I (1894), pp. 81-98; A.P. Frutaz (a cura di), Le Carte del Lazio, 1972, vol. III, pp. LIV a-b-c-d-f, tavv. 233-238; F. Ronca - A. Sorbini (a cura di), Le antiche terre del Ducato di Spoleto. I territori di Spoleto e Terni nella cartografia dei secoli XVI-XIX, 2005, pp. 250-251, n. 111.
Gaudenzio BORDIGA(1773 - 1837)
Gaudenzio BORDIGA(1773 - 1837)