Kerklykenstaat en het Hert. Toscane
Reference: | CO-351 |
Author | Johannes de Laet |
Year: | 1747 |
Zone: | Central Italy |
Printed: | Amsterdam |
Measures: | 185 x 245 mm |
Reference: | CO-351 |
Author | Johannes de Laet |
Year: | 1747 |
Zone: | Central Italy |
Printed: | Amsterdam |
Measures: | 185 x 245 mm |
Description
Piccola carta dello Stato della Chiesa con la Toscana pubblicata ad Amsterdam da Johannes de Laet nel 1747.
Tratta da Atlas portatif tres exact, ou, Livre de cartes geographiques |...| Weerelds Hand-Atlas, of, Naauwkeurig geographi- sche Kaart-Boekje.
“Un esemplare di modeste dimensioni, poco significativo sotto il profilo geografico, il cui titolo, in olandese, prima ancora dei nomi dell'incisore e dell'editore, riporta quello di Guillaume de l'Isle come fonte di ispirazione cartografica. Noi nutriamo più di un dubbio rispetto a questo requisito, perché il profilo del tronco italico ci sembra qui più vicino a quello di Homann e di Seutter. Semmai, rispetto ai lavori di questi ultimi, si comincia a notare un raddrizzamento dell'asse longitudinale, aspetto sul quale torneremo poco più avanti, presentando la carta di Tobias Mayer. La maggior parte dei toponimi viene indicata in italiano e, considerate le dimensioni, non sono neanche pochi. Le denominazioni dei mari e degli Stati è invece in olandese. La stampa presenta tracce evidenti di doppia piegatura trasversale, per consentirne l'inserimento in un atlante di piccole dimensioni dal titolo Weerelds Hand-Atlas, pubblicato a Deventer nel 1747 dall'editore e libraio Jan de Lat. Pochissime sono le notizie biografiche che siamo riusciti a trovare su questo personaggio e sull'incisore dei rami che compongono la raccolta da lui pubblicata. Sappiamo che ha lavorato a Deventer, cittadina olandese sul fiume Ijssel, in un contesto quindi diverso da quello di Amsterdam, avvalendosi della collaborazione di Jacob Keizer. Questi, dopo una giovinezza trascorsa ad Amsterdam, si trasferisce ad Almelo, non lontano da Deventer, e avvia il suo rapporto con de Lat, occupandosi dell'incisione delle lastre per la stampa delle carte. Non sappiamo se il suo lavoro si limiti a questo atlante, ma è probabile, come citano alcune fonti, che il sodalizio fra i due riguardi anche altri lavori. Abbastanza sicura è invece l'informazione sul titolo e sulle dimensioni di questo "tascabile", che raggruppa 35 carte e costituisce un aggiornamento e ampliamento di una precedente edizione del 1734. Un titolo in doppia lingua, francese e olandese, recita Atlas portatif tres exact, ou, Livre de cartes geographiques |...| Weerelds Hand-Atlas, of, Naauwkeurig geographi- sche Kaart-Boekje” (cfr. L’Italia di Mezzo. La cartografia storica del Centro Italia dal XVI al XIX secolo p. 130).
Acquaforte, fine coloritura coeva, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
P. Giorgi, C. Cicioni, L’Italia di Mezzo. La cartografia storica del Centro Italia dal XVI al XIX secolo pp. 130-131, n. 51.
Johannes de Laet(1581 - 1649
Johannes de Laet(1581 - 1649