Carta tratta dalla seconda edizione dell’Atlas de la Navigation, pubblicata dalla tipografia Ottens nel 1739, una ristampa della prima edizione del 1715 ma ora con l’indirizzo di Reinier e Joshua Ottens sul frontespizio: A Amsterdam, Chez Regner & Josua Ottens, Marchands de Cartes Geographiques chez qui l’on trouve toute Sorte de Cartes & d’Estampes. M.DCC.XXXIX. Avec Privilege de Nossiegnuers les Etats de Hollande & de Westfrise.
Acquaforte e bulino, 495x890 mm. Priva di data, firmata in lastra nel cartiglio in basso al centro: tot Amsterdam, L. Renard.
Ristampa della carta dell’Europa di Louis Renard del 1715, rispetto alla quale non ha la striscia cartacea aggiuntiva con la Groenlandia.
Nell’edizione del 1739 dell’Atlas de la Navigation, curata da Rainer e Joshua Ottens, le mappe portano ancora il nome di Louis Renard, contrariamente alla successiva edizione del 1745; viene aggiunta una nuova mappa del mondo in due emisferi. Il testo della dedica, i contenuti e le descrizioni delle carte sono identici alla prima edizione e tutte le mappe recano lo stesso numero ordinale inciso. Non è chiaro il motivo per cui gli Ottens - che producono una ristampa identica dell’atlante - non abbiano inserito l’aggiunta settentrionale alla carta d’Europa. Si può ipotizzare che la lastra aggiuntiva fosse andata perduta.
La carta di Europa e Mediterraneo di Louis Renard è una ristampa, ampiamente modificata e aggiornata, della lastra di De Wit del 1675 circa. Sono abrasi tutti gli stemmi araldici tranne quello dell’Inghilterra, e sono aggiunte alcune legende. La carta dell’Europa con la striscia di carta aggiuntiva è presente solo nella prima edizione dell’Atlas de la Navigation (cfr. Koeman, AN, IV, p. 433).
Louis Renard, membro di una famiglia ugonotta, nacque nel 1678. Si trasferì dalla Francia ai Paesi Bassi e divenne commerciante di libri ed editore ad Amsterdam dal 1703. Renard acquisì le lastre di rame delle carte nautiche prodotte da Frederick de Wit, comprandole dalla sua vedova nel 1710; questo gruppo costituì la base per il suo Atlas de la Navigation del 1715. Inizialmente, Renard aveva piani ancora più ambiziosi: il 10 novembre 1714 richiese il privilegio di stampare un atlante nautico “met caarten en beschrijvinge in verscheyde deelen, taalen en formaten”, ovvero con carte e descrizioni, in vari volumi e lingue, ma gli fu consigliato dalle autorità di cancellare la richiesta di stampare diversi volumi, poiché ciò avrebbe violato il diritto di esclusiva del quale godevano atlanti nautici già esistenti. Il fatto che Renard basi il suo atlante sulle mappe di De Wit è dichiarato chiaramente nell’introduzione all’opera. Le tracce delle vecchie linee, di elementi decorativi, e titoli precedenti sono ancora visibili sulle lastre corrette. Anche l’ordine delle carte viene modificato, con l’aggiunta di una nuova numerazione. Alla prima edizione del 1715, seguono una ristampa nel 1739 e una nel 1745 - con testo olandese - pubblicate da Rainer e Joshua Ottens, entrambe riviste e corrette. Questa revisione continua dimostra che l’atlante era destinato all’uso in mare e non solo alla consultazione a terra. L’ultima edizione dell’Atlas de la Navigation viene pubblicata nel 1802 dalla vedova di G. Hulst van Keulen.
Bell'esemplare, con coloritura coeva con ritocchi, alcuni strappi di carta nei margini, per il resto in buone condizioni.
Bibliografia: C. Koeman, Atlantes Neerlandici: Bibliography of Terrestrial, Maritime and Celestial Atlases and Pilot Books Published in the Netherlands up to 1880 Vol. IV, Amsterdam 1970, pp. 432-435, Ren 2, (2); National Maritime Museum, Catalogue of the Library - Vol. Three, Atlas & Cartography, Londra, 1971, p. 164, n. 171 (6).