Fundi Campaniae Civitas
Riferimento: | CO-284 |
Autore | Jodocus HONDIUS Jr. |
Anno: | 1627 |
Zona: | Fondi |
Luogo di Stampa: | Leida |
Misure: | 245 x 180 mm |
Riferimento: | CO-284 |
Autore | Jodocus HONDIUS Jr. |
Anno: | 1627 |
Zona: | Fondi |
Luogo di Stampa: | Leida |
Misure: | 245 x 180 mm |
Descrizione
Pianta della città tratta dal celebre "Theatrum urbium Italicarum", raccolta di vedute urbane della penisola pubblicata per la prima volta a Venezia nel 1599. La prima edizione comprendeva cinquantanove tavole con piante e vedute prospettiche adespote, di mano di più incisori, accompagnate da una descrizione latina, che uscirono isolatamente stampate a Venezia (forse nella bottega di Francesco Bertelli), ma con la dedica datata sempre da Padova. Ignoto è l'autore del testo, anche se è stato supposto che ne sia autore lo stesso Bertelli.
L'edizione, comunemente considerata seconda, uscì a Vicenza, nel 1616, per i tipi di Domenico Amadio, con titolo italiano di "Teatro delle città d'Italia", con l'aggiunta di alcune tavole (67 anziché 59), ma fu preceduta da una edizione non datata costituita dai rami senza testo.
“L’ultima raccolta di cartografia urbana del XVI secolo, venne stampata da Pietro Bertelli (1571 circa - 1621) nel 1599 Pietro era editore, incisore e tipografo, figlio di Ferrando Bertelli, lavoro a Padova, nella Libreria all’insegna dell’Angelo, a Venezia e a Vicenza. Come incisore, nel 1589 collaboro ad alcune tavole dell’opera Diversarum nationum habitus… composta da 106 stampe, edita in collaborazione con Alciato Alciati. Per le Vite degli imperatori de’ Turchi con le loro effigie intagliate in rame per i tipi di Giorgio Greco, edita a Vicenza nel 1599, Bertelli incise quindici ritratti. Nello stesso anno usci il Theatrum Urbium Italicarum, serie di 59 tavole con vedute e piante accompagnate da descrizione latina, eseguite da più incisori, poi ristampata, accresciuta, anche con il titolo italiano Teatro delle città d’Italia, per i tipi di Domenico Amadio. Alla sua morte, l’attività prosegui con suo figlio Francesco, anch’egli tipografo, incisore e editore. La sua marca tipografica era un angelo in piedi con le ali spiegate, l’avambraccio destro puntato verso l’alto con l’indice al cielo e un giglio nella mano sinistra. Il Teatro delle città d’Italia venne più volte ristampato e implementato da Francesco nel corso del secolo successivo” (cfr. S. Bifolco, Città e Fortezze Principali del Mondo. Le prime raccolte italiane di cartografia urbana e gli isolari del XVI secolo in “Cartografia e topografia italiana del XVI secolo” p. 133).
Incisione in rame, in ottimo stato di conservazione.
Jodocus HONDIUS Jr. (Amsterdam 1594 -1629)
Jodocus Hondius Jr. nacque nel 1593, e la sua prima pubblicazione firmata fu una mappa della Scandinavia, pubblicata nel 1613. Figlio di Jodocus Hondius (1563-1612) - incisore, cartografo, stampatore ed editore – che fu il fondatore della tipografia Hondius, una delle più importanti dell'epoca, anche grazie alla raccolta delle tavole di Mercatore e alla pubblicazione di molte carte e atlanti. Nel 1604, Hondius comprò le matrici dell'Atlante di Mercatore all'asta degli effetti di Gerard Jr. Poiché molte delle mappe erano più aggiornate, l'Atlante di Mercator-Hondius sostituì effettivamente il Theatrum di Ortelius. Alla sua morte nel 1612 la sua vedova, Coletta van den Keere continuò l'attività con i suoi due figli; Jodocus Jr. e Hendrick (1597-1651) ne presero il posto. Nel giugno 1621, Jodocus Jr. sposò Anne Staffmaecker, e si trasferì in un negozio sulla Diga, dove stabilì la propria attività editoriale. A partire dal 1621, Jodocus Jr. pubblicò un piccolo numero di mappe, tra cui diverse mappe a figurè, comprese le mappe dei quattro continenti, delle isole britanniche e del Brabante. Nel 1618 Jodocus Jr. pubblicò l'importante mappa "Nova Virginiae Tabula", incisa da Dirk Grijp (cfr. Burden, America, 193). Altri incisori che lavorarono per Hondius sono Abraham Goos, Salomon Rogiers, Evert Sijmonsz van Hamersveldt. Si sa molto poco della collaborazione tra i fratelli Hondius e il loro cognato Johannes Janssonius. A parte la partnership nella continuazione dell'officina di Jodocus Sr. (1612), sembra che tutti e tre abbiano successivamente avuto una propria tipografia indipendente. Tuttavia, dalla mappa di Orange del 1627, sembra che una cooperazione si sia certamente estesa fino a quell'anno, poiché la mappa reca una dedica firmata “Jud. et Henr. Hondius” a Frederick Henry. Secondo Peter van the Krogt (cfr. Atlantes Neerlandici) Jodocus Hondius Jr. e suo fratello minore Henricus Hondius erano concorrenti.
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Jodocus HONDIUS Jr. (Amsterdam 1594 -1629)
Jodocus Hondius Jr. nacque nel 1593, e la sua prima pubblicazione firmata fu una mappa della Scandinavia, pubblicata nel 1613. Figlio di Jodocus Hondius (1563-1612) - incisore, cartografo, stampatore ed editore – che fu il fondatore della tipografia Hondius, una delle più importanti dell'epoca, anche grazie alla raccolta delle tavole di Mercatore e alla pubblicazione di molte carte e atlanti. Nel 1604, Hondius comprò le matrici dell'Atlante di Mercatore all'asta degli effetti di Gerard Jr. Poiché molte delle mappe erano più aggiornate, l'Atlante di Mercator-Hondius sostituì effettivamente il Theatrum di Ortelius. Alla sua morte nel 1612 la sua vedova, Coletta van den Keere continuò l'attività con i suoi due figli; Jodocus Jr. e Hendrick (1597-1651) ne presero il posto. Nel giugno 1621, Jodocus Jr. sposò Anne Staffmaecker, e si trasferì in un negozio sulla Diga, dove stabilì la propria attività editoriale. A partire dal 1621, Jodocus Jr. pubblicò un piccolo numero di mappe, tra cui diverse mappe a figurè, comprese le mappe dei quattro continenti, delle isole britanniche e del Brabante. Nel 1618 Jodocus Jr. pubblicò l'importante mappa "Nova Virginiae Tabula", incisa da Dirk Grijp (cfr. Burden, America, 193). Altri incisori che lavorarono per Hondius sono Abraham Goos, Salomon Rogiers, Evert Sijmonsz van Hamersveldt. Si sa molto poco della collaborazione tra i fratelli Hondius e il loro cognato Johannes Janssonius. A parte la partnership nella continuazione dell'officina di Jodocus Sr. (1612), sembra che tutti e tre abbiano successivamente avuto una propria tipografia indipendente. Tuttavia, dalla mappa di Orange del 1627, sembra che una cooperazione si sia certamente estesa fino a quell'anno, poiché la mappa reca una dedica firmata “Jud. et Henr. Hondius” a Frederick Henry. Secondo Peter van the Krogt (cfr. Atlantes Neerlandici) Jodocus Hondius Jr. e suo fratello minore Henricus Hondius erano concorrenti.
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