Place d'Arezzo / Marktplatz zu Arezzo
Riferimento: | S10300 |
Autore | Alexis-François Artaud de Montor |
Anno: | 1835 |
Zona: | Arezzo |
Luogo di Stampa: | Parigi |
Misure: | 170 x 120 mm |
Riferimento: | S10300 |
Autore | Alexis-François Artaud de Montor |
Anno: | 1835 |
Zona: | Arezzo |
Luogo di Stampa: | Parigi |
Misure: | 170 x 120 mm |
Descrizione
Veduta tratta da L'Univers Pittoresque. Histoire et description de tous les Peuples.- Italie -Par M. le Chevalier Artaud, stampato a Parigi dall’editore Firmin-Didot nel 1835.
L’opera contiene oltre 100 incisioni relative al territorio italiano nella sua interezza, ai suoi panorami, ai suoi monumenti, a illustri personaggi della storia d'Italia; 24 delle vedute sono dedicate alla Sicilia. Autori delle incisioni furono artisti come Rouargue, Lemaitre, Thienon, Fortier, Ollivier.
Prima edizione, nell'àmbito de L'Univers. Hstoire et Description de tous les peuples. Guida stesa per la parte relativa all'Italia da Artaud de Montor (Parigi, 1772 - 1849), dell'Institut de France, e, per quella afferente alla Sicilia, da De La Salle, socio corrispondente dell'Institut stesso. Si tratta di un libro storico e geografico assai interessante, ma contiene anche assai nozioni che, per certi versi, lo possono far considerare non un libro di viaggio ma una guida. Dei due autori il più conosciuto è Artaud de Montor, diplomatico per lunghi anni attivo a Firenze e a Roma, traduttore di Dante e biografo di Pio VII.
Incisione al tratto, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Moncada Lo Giudice, 1206. Blanc, 886. Fossati Bellani, I, 527. Brunet, V, 1011. Narbone, I, 112. Cremonini, n. 163.
Alexis-François Artaud de Montor (Parigi, 21 luglio 1772 – Parigi, 12 novembre 1849)
Alexis-François Artaud de Montor (Parigi, 21 luglio 1772 – Parigi, 12 novembre 1849) è stato uno storico, diplomatico e traduttore francese.
Durante i molti anni passati in Italia (a Roma con la missione Cagault nel periodo 1801-1803; a Firenze come incaricato d'affari nel periodo 1804-1807; a Roma come segretario d'ambasciata nel periodo 1814-1830; esperienze più tardi rievocate nell'Histoire du pape Pie VII [Parigi 1836] e in altre opere), l'A. sviluppò interessi profondi, oltre che per l'archeologia di Roma, per la storia del Medioevo e per l'arte dei pittori primitivi italiani (dei quali raccolse numerose opere), anche per D. e il suo poema.
Uomo di sentimenti cattolici e di idee politiche conservatrici (dopo aver servito Napoleone, divenne un fervente monarchico legittimista), l'A. ebbe, nel campo delle lettere e delle arti, gusti ed educazione fondamentalmente neoclassici; ma risentì anche, come altri del suo tempo (in particolare Seroux d'Agincourt, lo storico dell'arte medievale, residente a Roma dal 1779, del quale fu carissimo amico), delle nuove correnti di gusto e della nuova sensibilità. Ne è una testimonianza il fatto che provò un uguale interesse per l'arte neoclassica e per quella dei primitivi, appassionandosi a Giotto e Canova, all'Orcagna e a David.
Dopo il 1830 si ritirò a vita privata dedicandosi esclusivamente alla letteratura e alla traduzione di opere classiche. Il 17 dicembre 1830 divenne membro de l'Académie des inscriptions et belles-lettres.
Dal 9 febbraio 1836 fu corrispondente dell'Accademia della Crusca.
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Alexis-François Artaud de Montor (Parigi, 21 luglio 1772 – Parigi, 12 novembre 1849)
Alexis-François Artaud de Montor (Parigi, 21 luglio 1772 – Parigi, 12 novembre 1849) è stato uno storico, diplomatico e traduttore francese.
Durante i molti anni passati in Italia (a Roma con la missione Cagault nel periodo 1801-1803; a Firenze come incaricato d'affari nel periodo 1804-1807; a Roma come segretario d'ambasciata nel periodo 1814-1830; esperienze più tardi rievocate nell'Histoire du pape Pie VII [Parigi 1836] e in altre opere), l'A. sviluppò interessi profondi, oltre che per l'archeologia di Roma, per la storia del Medioevo e per l'arte dei pittori primitivi italiani (dei quali raccolse numerose opere), anche per D. e il suo poema.
Uomo di sentimenti cattolici e di idee politiche conservatrici (dopo aver servito Napoleone, divenne un fervente monarchico legittimista), l'A. ebbe, nel campo delle lettere e delle arti, gusti ed educazione fondamentalmente neoclassici; ma risentì anche, come altri del suo tempo (in particolare Seroux d'Agincourt, lo storico dell'arte medievale, residente a Roma dal 1779, del quale fu carissimo amico), delle nuove correnti di gusto e della nuova sensibilità. Ne è una testimonianza il fatto che provò un uguale interesse per l'arte neoclassica e per quella dei primitivi, appassionandosi a Giotto e Canova, all'Orcagna e a David.
Dopo il 1830 si ritirò a vita privata dedicandosi esclusivamente alla letteratura e alla traduzione di opere classiche. Il 17 dicembre 1830 divenne membro de l'Académie des inscriptions et belles-lettres.
Dal 9 febbraio 1836 fu corrispondente dell'Accademia della Crusca.
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