Ana-Caprée
Riferimento: | S48674 |
Autore | Frédéric Bourgeois De Mercey |
Anno: | 1858 |
Zona: | Anacapri |
Luogo di Stampa: | Parigi |
Misure: | 565 x 400 mm |
Riferimento: | S48674 |
Autore | Frédéric Bourgeois De Mercey |
Anno: | 1858 |
Zona: | Anacapri |
Luogo di Stampa: | Parigi |
Misure: | 565 x 400 mm |
Descrizione
Rara litografia tinta disegnata “d'apres nature” da Frederic Bourgeois de Mercey, litografata da Eugene Ciceri e stampata dall’editore Lemercier a Parigi.
Venne pubblicata nella raccolta La Toscana e le Midi d’Italie. Notes de voyages, étude et recit, impressa nel 1858.
Frédéric Bourgeois de Mercey, nasce il 20 maggio 1803 a Parigi e muore il 6 settembre 1860 al castello di La Faloise. Fu un pittore, scrittore di viaggi, critico d'arte e romanziere francese.
Nasce a Parigi da Louis-Frédéric, vissuto nel regno di Napoli al servizio Gioacchino Murat. Ritornato in Francia alla fine del Decennio, il padre del nostro scrittore si dedicò allo studio delle Belle Arti. Questo clima culturale orientò le scelte di Frédéric Bourgeois. Inizialmente si dedicò alla pittura specializzandosi nel paesaggio (sue vedute sono conservate nei grandi musei francesi); quindi fu chiamato al ministero dell’Interno come responsabile delle Belle Arti, fino a raggiungere il grado di ministro di Stato. Visitò lungamente la Penisola, in particolare la Toscana e il Mezzogiorno. Uomo politico di orientamento democratico, profondo conoscitore del mondo classico e medioevale italiano, pubblicò numerose opere. Si occupò della Costa in un articolo per la “Revue des Deux-Mondes” del 1840 La République d’Amalfi, riversato, successivamente, nel volume La Toscana e le Midi d’Italie. Notes de voyages, étude et recit (Parigi 1858), accompagnato da un album di litografie basate sui numerosi disegni che egli andava riprendendo nei suoi tour.
Litografia tinta, in ottimo stato di conservazione.
Frédéric Bourgeois De Mercey (Parigi 1803 - 1860)
Frédéric Bourgeois de Mercey, nasce il 20 maggio 1803 a Parigi e muore il 6 settembre 1860 al castello di La Faloise. Fu un pittore, scrittore di viaggi, critico d'arte e romanziere francese.
Nasce a Parigi da Louis-Frédéric, vissuto nel regno di Napoli al servizio Gioacchino Murat. Ritornato in Francia alla fine del Decennio, il padre del nostro scrittore si dedicò allo studio delle Belle Arti. Questo clima culturale orientò le scelte di Frédéric Bourgeois. Inizialmente si dedicò alla pittura specializzandosi nel paesaggio (sue vedute sono conservate nei grandi musei francesi); quindi fu chiamato al ministero dell’Interno come responsabile delle Belle Arti, fino a raggiungere il grado di ministro di Stato. Visitò lungamente la Penisola, in particolare la Toscana e il Mezzogiorno. Uomo politico di orientamento democratico, profondo conoscitore del mondo classico e medioevale italiano, pubblicò numerose opere. Si occupò della Costa in un articolo per la “Revue des Deux-Mondes” del 1840 La République d’Amalfi, riversato, successivamente, nel volume La Toscana e le Midi d’Italie. Notes de voyages, étude et recit (Parigi 1858), accompagnato da un album di litografie basate sui numerosi disegni che egli andava riprendendo nei suoi tour.
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Frédéric Bourgeois De Mercey (Parigi 1803 - 1860)
Frédéric Bourgeois de Mercey, nasce il 20 maggio 1803 a Parigi e muore il 6 settembre 1860 al castello di La Faloise. Fu un pittore, scrittore di viaggi, critico d'arte e romanziere francese.
Nasce a Parigi da Louis-Frédéric, vissuto nel regno di Napoli al servizio Gioacchino Murat. Ritornato in Francia alla fine del Decennio, il padre del nostro scrittore si dedicò allo studio delle Belle Arti. Questo clima culturale orientò le scelte di Frédéric Bourgeois. Inizialmente si dedicò alla pittura specializzandosi nel paesaggio (sue vedute sono conservate nei grandi musei francesi); quindi fu chiamato al ministero dell’Interno come responsabile delle Belle Arti, fino a raggiungere il grado di ministro di Stato. Visitò lungamente la Penisola, in particolare la Toscana e il Mezzogiorno. Uomo politico di orientamento democratico, profondo conoscitore del mondo classico e medioevale italiano, pubblicò numerose opere. Si occupò della Costa in un articolo per la “Revue des Deux-Mondes” del 1840 La République d’Amalfi, riversato, successivamente, nel volume La Toscana e le Midi d’Italie. Notes de voyages, étude et recit (Parigi 1858), accompagnato da un album di litografie basate sui numerosi disegni che egli andava riprendendo nei suoi tour.
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