Frascati vue prise de la Ville Aldobrandini

Riferimento: S36320
Autore Felix BENOIST
Anno: 1864 ca.
Zona: Frascati
Misure: 430 x 290 mm
1.800,00 €

Riferimento: S36320
Autore Felix BENOIST
Anno: 1864 ca.
Zona: Frascati
Misure: 430 x 290 mm
1.800,00 €

Descrizione

Disegno a matita nera, mm 428x290, in basso a destra: Frascati vue prise de la Villa Aldobrandini; in basso al centro: Frascati vel la campagne de Rome vue prese/das terrasses de la Villa Aldobrandini.

Appartiene ad una raccolta di 127 opere rinvenute presso un antiquario francese che, a sua volta, li aveva acquistati dagli eredi dell’editore Henri-Désiré Charpentier (La Rochelle 1805 - Vertou 1882); sono tutti realizzati a matita nera, alcuni presentano dei rialzi a biacca; non recano mai la data e la firma dell’autore, ma solo una breve didascalia relativa ai soggetti rappresentati. I disegni denotano una mano abile ed esperta – in particolar modo nella delineazione degli edifici, delle rovine e delle architetture - che restituisce i monumenti - più o meno celebri - di Roma da punti prospettici interessanti ed inusuali. Il rimando di gran parte dei disegni ad alcune litografie tinte di Felix e Philippe Benoist, pubblicate nell’opera in tre volumi Rome dans san grandeur, è immediatamente apparso chiaro. Il fatto che si tratti di un nutrito gruppo di disegni originali legati alla celebre opera edita da Henri-Désiré Charpentier viene chiaramente suffragato dalla prestigiosa provenienza; si tratta di una parte del fondo eredi di Charpentier, tra cui era stato suddiviso il materiale della famosa bottega calcografica.

La monumentale Rome dans sa grandeur. Vues, monument ancient et modernes venne stampata a Parigi in 3 volumi, nel 1870. La pubblicazione, illustrata da 100 litografie, fu preceduta da una campagna di disegni preparatori, a far data dal 1864 sino al 1869, eseguita soprattutto da Félix Benoist e in parte da Philippe Benoist. Alla vigilia del Concilio Ecumenico Vaticano I, l’11 agosto 1869, Pio IX decretava la realizzazione di una Esposizione romana delle opere d’ogni arte eseguite per il culto cattolico, che venne inaugurata, il 17 febbraio 1870, nel chiostro della Certosa di Santa Maria degli Angeli. In quell’occasione, vennero presentati i tre volumi in folio Rome dans sa grandeur. I volumi, rilegati in modo sfarzoso, con impresso al centro in oro, lo stemma di Pio IX, sono suddivisi in tre sezioni. Il primo volume tratta di Roma antica, il secondo, di Roma cristiana, ed il terzo, dei monumenti e le realizzazioni della Roma moderna. Una visione preziosa della Roma papale alla vigilia della profonda trasformazione di Roma in capitale dell’Italia unita. Un documento che evidenzia la notevole impronta lasciata da Pio IX nella Città Eterna. L’opera rappresenta il capolavoro dell’artista francese, tanto da porre il Benoist tra la schiera dei più grandi artisti di interni e vedute del suo tempo.

I fogli utilizzati per gli studi preliminari sono diversi per dimensione (da 170 mm x 240 ai 490 x 300 mm), per grammatura e anche per gradazione cromatica (dal beige al verde).  Molti dei disegni rappresentano innegabilmente fasi preparatorie diverse – più o meno complete – di alcune litografie tinte che illustrano la magnifica opera, altri delle vignette silografiche inserite nel testo, mentre altri bozzetti non trovano traduzione in stampa. Appartengono a questo secondo gruppo sia schizzi relativi a monumenti e vedute di Roma che ai dintorni: Ostia antica, Grottaferrata, Olevano Romano, Anzio, Nettuno, Velletri e Vicovaro. Ben oltre i confini capitolini sono disegni relativi a Napoli e a Loreto. La suite doveva costituire parte dell’intero fondo, poi disperso, di studi preparatori da cui furono selezionati i cento destinati alla stampa litografica.

Il disegno, non tradotto in una tavola litografica di Rome dans sa Grandeur mostra una veduta prospettica di Frascati presa dalla terrazza di Villa Aldobrandini. Il disegno è da mettere in relazione con il capitolo Environs de Rome, nel volume Rome Moderne, in cui P. Jeanson descrive i dintorni della Città Eterna seguendo un percorso ad anello che, partendo da Ostia, attraversa il Latium vetus fino al Circeo, poi segue per Cori e i Castelli Romani, attraversa la provincia di Frosinone e il territorio anticamente abitato dagli Ernici, prosegue per la Sabina, infine l’Etruria per far poi rientro a Roma.

“Nous sommes à Frascati. Au premier abord, nous n'y voyons qu'une certaine ressemblance avec la banlieue de Paris, moins la propreté. Le mérite de cette petite ville n'est cependant pas tout entier dans la sonorité de son nom. Tournez un peu le dos aux maisons et toute la plaine de Rome s'étend sous vos yeux, baignée par cette lumière d'Italie qui ne laisse échapper au regard aucune beauté, aucun des détails qui animent l'ensemble. On habite Frascati l'été pour les promenades ombragées de ses nombreusesvillas, pour son climat qu'influence peu l'énervant scirocco. Quant à l'intérêt artistique, il faut le chercher plus loin, sur les flancs et le sommet de cette montagne qui abrite la ville contre les vents du Midi. C'est sur cette hauteur qu'était établie Tusculum, ville qui nous rappelle deux des plus grands noms de l'histoire. Caton y était né et Cicéron y avait cette résidence où il a écrit les Tusculanes. La ville ancienne se maintint à travers le moyen-âge et sut, pendantcette période obscure, se conserver une bonne place dans l'histoire. Les chroniques voudraient faire de Tusculum une rivale sérieuse de Rome au cours des IXe et Xe siècles” [Siamo a Frascati, e a prima vista si nota solo una certa somiglianza con la periferia di Parigi, al netto della pulizia. Tuttavia, il merito di questa cittadina non sta tutto nel suono del suo nome. Voltate le spalle alle case e tutta la piana di Roma si stende davanti ai vostri occhi, immersa in quella luce italiana che non lascia passare inosservata nessuna bellezza, nessun dettaglio che ravviva l'insieme. In estate, Frascati è un luogo popolare per le passeggiate all'ombra delle sue numerose ville e per il suo clima, che risente poco del fastidioso scirocco. Per quanto riguarda l'interesse artistico, questo si trova più lontano, sulle pendici e sulla cima del monte che ripara la città dai venti meridionali. È su questo colle che fu fondata Tusculum, una città che ci ricorda due dei più grandi nomi della storia. Qui nacque Catone e qui visse Cicerone, che qui scrisse le Tusculanae (disputationes). L'antica città resistette per tutto il Medioevo e, in questo periodo oscuro, riuscì a conservare un buon posto nella storia. Le cronache vogliono che Tusculum sia stata una seria rivale di Roma nel IX e X secolo] (Rome dans sa Grandeur, Rome Moderne, c. V, p. 7).

Felix BENOIST (1818 - 1896)

Felix Benoist (Saumur, 1818- Nantes, 1896). Da Saumur (Maine- et- Loire), dove era nato il 15 aprile 1818, si trasferì ben preso ad Angers, paese natale della madre. Qui divenne apprendista del pittore di storia e ritrattista Jean- Michel Mercier (Versailles, 1786-Paris,1874) che dal 1831 al 1850 fu conservatore del Museo d’ Angers. La produzione di Félix ha inizio nel 1831 con una tavola che riproduce il castello di La Fléche, edita da Charpentier, ma il suo vero esordio avvenne con l’album pubblicato nel 1843 in cui si rivela come abile disegnatore di Angers pittoresca. Prima del 1850 si trasferì a Nantes, dove risiedette per tutto il resto della sua vita. Lavorò prevalentemente per l’editore Charpentier durante l’arco di quarant’anni. Alternò l’attività di disegnatore dal vero con quella di litografo. Si dedicò ai luoghi di sua elezione intorno a Nantes e la parte ovest della Francia. È del 1850 Nantes et la Loire inférieure disegnata e litografata prevalentemente da Félix con altri collaboratori. Seguì La Normandia illustrata e Monumenti Luoghi e costumi editi nel 1854 in collaborazione con François Hippolyte Lalaisse (Nancy, 1812- Paris,1884). Tra il 1861 e il 1864 vedeva la luce l’edizione Nizza e Savoia con un corredo di 92 cromolitografie. Quindi era la volta di La Bretagna contemporanea in 160 tavole la maggior parte delle quali riconducibili a Benoist e a cui lavorò tra il 1861 e il 1866. In un continuo crescendo, si rese contemporaneamente protagonista di Paris dans sa splendeur edito in 100 tavole, incisioni a cui lavorò tra il 1857 e il 1861. L’opera che lo ha reso celebre fuori dai confini nazionali è senza dubbio la pubblicazione di Rome dans sa grandeur in 100 tavole a cui si dedicò tra il 1864 e il 1869. Per quest’ultima raccolta egli ha fornito la maggior parte dei disegni, tutte le piccole incisioni, oltre che i fregi, molto ben elaborati, ed inseriti nel testo dei tre volumi. Nei primi anni della sua attività si firmava Benoist d’Angers; più tardi Benoist de Nantes, per distinguersi da Philippe Benoist, come lui disegnatore e litografo di paesaggi e di architetture. Félix è stato descritto Plus naif rispetto a Philippe, ma questo non gli rende merito, infatti il confronto tra i due è molto ostico quando le rispettive opere non sono firmate o le firme sono incomplete.

Felix BENOIST (1818 - 1896)

Felix Benoist (Saumur, 1818- Nantes, 1896). Da Saumur (Maine- et- Loire), dove era nato il 15 aprile 1818, si trasferì ben preso ad Angers, paese natale della madre. Qui divenne apprendista del pittore di storia e ritrattista Jean- Michel Mercier (Versailles, 1786-Paris,1874) che dal 1831 al 1850 fu conservatore del Museo d’ Angers. La produzione di Félix ha inizio nel 1831 con una tavola che riproduce il castello di La Fléche, edita da Charpentier, ma il suo vero esordio avvenne con l’album pubblicato nel 1843 in cui si rivela come abile disegnatore di Angers pittoresca. Prima del 1850 si trasferì a Nantes, dove risiedette per tutto il resto della sua vita. Lavorò prevalentemente per l’editore Charpentier durante l’arco di quarant’anni. Alternò l’attività di disegnatore dal vero con quella di litografo. Si dedicò ai luoghi di sua elezione intorno a Nantes e la parte ovest della Francia. È del 1850 Nantes et la Loire inférieure disegnata e litografata prevalentemente da Félix con altri collaboratori. Seguì La Normandia illustrata e Monumenti Luoghi e costumi editi nel 1854 in collaborazione con François Hippolyte Lalaisse (Nancy, 1812- Paris,1884). Tra il 1861 e il 1864 vedeva la luce l’edizione Nizza e Savoia con un corredo di 92 cromolitografie. Quindi era la volta di La Bretagna contemporanea in 160 tavole la maggior parte delle quali riconducibili a Benoist e a cui lavorò tra il 1861 e il 1866. In un continuo crescendo, si rese contemporaneamente protagonista di Paris dans sa splendeur edito in 100 tavole, incisioni a cui lavorò tra il 1857 e il 1861. L’opera che lo ha reso celebre fuori dai confini nazionali è senza dubbio la pubblicazione di Rome dans sa grandeur in 100 tavole a cui si dedicò tra il 1864 e il 1869. Per quest’ultima raccolta egli ha fornito la maggior parte dei disegni, tutte le piccole incisioni, oltre che i fregi, molto ben elaborati, ed inseriti nel testo dei tre volumi. Nei primi anni della sua attività si firmava Benoist d’Angers; più tardi Benoist de Nantes, per distinguersi da Philippe Benoist, come lui disegnatore e litografo di paesaggi e di architetture. Félix è stato descritto Plus naif rispetto a Philippe, ma questo non gli rende merito, infatti il confronto tra i due è molto ostico quando le rispettive opere non sono firmate o le firme sono incomplete.