Davide e Golia
Riferimento: | S44164 |
Autore | Ugo da CARPI |
Anno: | 1520 ca. |
Misure: | 385 x 265 mm |
Riferimento: | S44164 |
Autore | Ugo da CARPI |
Anno: | 1520 ca. |
Misure: | 385 x 265 mm |
Descrizione
Xilografia a chiaroscuro da 3 blocchi, grigio, grigio scuro e nero, circa 1520/27, da un soggetto di Raffaello Sanzio.
Esemplare del secondo stato di cinque con le iscrizioni "RAPHAEL VRBINAS" e "P. VGO DACARPO" intagliate dal legno di tono chiaro nell'immagine.
Magnifica prova del raro secondo stato, ricca di toni, impressa su carta vergata coeva con filigrana “sirena nel cerchio”, rifilata alla linea marginale, antichi restauri perfettamente eseguiti agli angoli di destra, tracce di piega centrale verticale, per il resto in ottimo stato di conservazione.
Questa stampa si basa sull'incisione di Marcantonio Raimondi (B.XIV.12.10) che a sua volta replica un disegno di Raffaello.
“Davide e Golia ritrae il giovane pastore israelita Davide, con la spada alzata, in procinto di decapitare il gigante filisteo Golia, che ha abbattuto con un colpo di fionda. Intorno a queste figure centrali, le truppe israelite e filistee ingaggiano un combattimento. Il chiaroscuro è inverso rispetto all'incisione di Marcantonio Raimondi, che con ogni probabilità è stata la fonte diretta di Ugo. L'incisione di Marcantonio si riferisce al disegno dell'affresco di Raffaello nella Loggia Vaticana. La xilografia chiaroscurale a tre blocchi di Ugo rimase in circolazione abbastanza a lungo perché i blocchi subissero cinque cambi di stato e alla fine accumulassero notevoli danni da tarlo.
Nel raro primo stato, i nomi del disegnatore “RAPHAEL VRBINAS” e dello stampatore e editore “P VGO DA CARPI” sono incisi nel blocco di tonalità chiara, rispettivamente in alto e in basso nel perimetro che incornicia la composizione. Nel secondo stato, entrambi i nomi appaiono insieme all'interno dell'immagine, in primo piano in basso al centro del legno di tonalità chiara, e il perimetro del legno viene tagliato. Tra il secondo e il terzo stato, le lance impugnate da un combattente in alto a sinistra sono state modificate con un tassello inserito nel blocco più scuro. Il nome di Ugo viene eliminato dal legno di tono nel quarto stato, mentre il nome di Raffaello viene rimosso nel quinto e ultimo. Probabilmente gli stati quattro e cinque devono essere stati stampati dopo la morte di Ugo, poiché le prove sono eccessivamente inchiostrate e di colore atipico”. (cfr. N. Takahatake, The chiaroscuro woodcut in Renaissance Italy pp. 93-94).
Bibliografia
Bartsch A., Le peintre graveur, Vienna, 1803-1821, v. XII, p. 26, n. 8; Chiaroscuro woodcuts from the Frits Lugt Collection in Paris, Tokyo, 2005, pp. 39–40, n. 13 (Hinterding E.); Takahatake N., Niccolò Vicentino's Miraculous Draught of Fishes, in “Print Quarterly”, London, 2011, XVIII, 2011, 3, pp. 256-260, p. 260, n. 24; Takahatake N., Raphael and the chiaroscuro woodcut, in “Raffael als Zeichner. Die Beiträge des Frankfurter Kolloquiums”, 2015, pp. 167-186, pp. 167-168; Takahatake N., The Chiaroscuro Woodcut in Renaissance Italy, Los Angeles, 2018, pp. 93-94, n. 19; Takahatake N., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0945.1.
Ugo da CARPI (Carpi 1480 circa – Bologna 1532)
Pittore e incisore in legno (n. 1480 circa - m. 1532); fu a Venezia nel 1506-09 e nel 1516, quando chiese al senato protezione per il suo ritrovato "di fare colle stampe di legno carte che paion fatte col pennello". Nei suoi chiaroscuri a più legni, di cui sembra sia appunto l'inventore, accoppia alla perfezione tecnica una sensibilità di effetti pittorici non superata da alcuno dei suoi contemporanei. Il suo capolavoro è il grandioso Diogene a quattro legni (dal Parmigianino); altre celebri xilografie sono una Pesca miracolosa e Raffaello e la sua amante. A Ugo da Carpi è intitolato il Museo della xilografia con sede a Carpi.
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Ugo da CARPI (Carpi 1480 circa – Bologna 1532)
Pittore e incisore in legno (n. 1480 circa - m. 1532); fu a Venezia nel 1506-09 e nel 1516, quando chiese al senato protezione per il suo ritrovato "di fare colle stampe di legno carte che paion fatte col pennello". Nei suoi chiaroscuri a più legni, di cui sembra sia appunto l'inventore, accoppia alla perfezione tecnica una sensibilità di effetti pittorici non superata da alcuno dei suoi contemporanei. Il suo capolavoro è il grandioso Diogene a quattro legni (dal Parmigianino); altre celebri xilografie sono una Pesca miracolosa e Raffaello e la sua amante. A Ugo da Carpi è intitolato il Museo della xilografia con sede a Carpi.
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