Quattro donne e due uomini sopra una scialuppa

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Riferimento: S50253
Autore Gaspare Ruina
Anno: 1533 ca.
Misure: 150 x 207 mm
Non Disponibile

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Riferimento: S50253
Autore Gaspare Ruina
Anno: 1533 ca.
Misure: 150 x 207 mm
Non Disponibile

Descrizione

Una barca a remi in primo piano che trasporta diverse persone, un uomo abbraccia una donna al centro, altri remano, sullo sfondo una grande nave vicino a un'insenatura.

Xilografia, circa 1533/40, firmata con il monogramma floreale e contraddistinta dal numero 2 sul fianco della barca. 

La stampa fa parte di una serie di - probabilmente - 9 episodi, dal soggetto non ancora individuato, ma che sembra narrare un racconto mitologico, con una protagonista femminile.

De Witt pensa ad un romanzo cavalleresco sul genere dell'Orlando furioso. La serie è stata descritta per la prima volta proprio da De Witt (1934), che, sulla base del monogramma costituito da tre frecce incrociate con un nastro, come quello che appare anche nella stampa qui schedata, è da riferire a Gaspare Ruina. Rispetto al corpus attribuito a questo incisore, le composizioni, definite da De Witt ‘illustrative’, sembrano meglio congegnate ed eseguite, sia dal punto di vista stilistico che tecnico. L'invenzione è stata da taluni riferita a Girolamo de' Grandi, che ha fornito disegni anche per altre composizioni dell'incisore. Si notano caratteri veneziani che farebbero pensare ad una esecuzione posteriore al trasferimento dell'incisore a Venezia, intorno al 1533. Le composizioni denotano riprese da Agostino Veneziano, Dürer negli sfondi, l'influenza di Giulio Romano. Secondo Dodgson, l'invenzione di questi soggetti risalirebbe a Girolamo de' Grandi, intorno al 1520, cui si fanno risalire anche altre invenzioni incise poi da Ruina.

Gli esemplari noti delle varie tavole della serie sono pochi, ma la condizione delle impressioni fa pensare che i legni abbiano avuto una tiratura cospicua: De Witt ipotizza dunque la possibilità che esista un libro illustrato con queste composizioni, rimasto per ora ignoto. Gli esemplari delle composizioni conservate ad Amburgo (e Oxford, che De Witt non conosceva) presentano uno stato di conservazione del legno migliore. 

Di questa stampa si conoscono solo altri tre esemplari conservati a Londra, British Museum (1860,0414.166); Trento, Museo Diocesano Tridentino (2 impressioni); Firenze, Uffizi.

Come evidenziato dall’esemplare londinese, le prove derivano da una matrice molto rovinata

https://www.britishmuseum.org/collection/object/P_1860-0414-166

Bibliografia

De Witt A., "Un incisore ferrarese del '500", in Bollettino d'arte, 1934/1935, 3, Ser. 28, pp. 241-250, pp. 242-249, p. 242; Aldovini L., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0135.1.

https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/9936/stampa-9936.html

Gaspare Ruina (attivo a Ferrara e Venezia tra il 1500 e il 1540)

Architetto e intagliatore di legno. Lavorò come architetto a Ferrara e dal 1533 a Venezia. Come stampatore lavorò prevalentemente su disegni di altri; la sua opera più famosa è “La creazione di Adamo” di Michelangelo. Questa stampa, tuttavia, non fu realizzata a Roma, ma probabilmente a Ferrara dopo un disegno intermedio di Girolamo Grandi. Si ritiene che Grandi sia il disegnatore responsabile della maggior parte delle xilografie di Ruina, tra cui una serie di nove (?) che illustrano un romanzo rinascimentale non identificato e una scena di battaglia.

Gaspare Ruina (attivo a Ferrara e Venezia tra il 1500 e il 1540)

Architetto e intagliatore di legno. Lavorò come architetto a Ferrara e dal 1533 a Venezia. Come stampatore lavorò prevalentemente su disegni di altri; la sua opera più famosa è “La creazione di Adamo” di Michelangelo. Questa stampa, tuttavia, non fu realizzata a Roma, ma probabilmente a Ferrara dopo un disegno intermedio di Girolamo Grandi. Si ritiene che Grandi sia il disegnatore responsabile della maggior parte delle xilografie di Ruina, tra cui una serie di nove (?) che illustrano un romanzo rinascimentale non identificato e una scena di battaglia.