Il matrimonio mistico di Santa Caterina
Riferimento: | S7097 |
Autore | Tipografia Soliani |
Anno: | 1480 ca. |
Misure: | 125 x 160 mm |
Riferimento: | S7097 |
Autore | Tipografia Soliani |
Anno: | 1480 ca. |
Misure: | 125 x 160 mm |
Descrizione
Xilografia, priva di firma ed indicazioni editoriali, databile alla fine del XV secolo. Esemplare di tiratura successiva, edito dalla tipografia di Bartolomeo Soliani.
L’opera compare, infatti, nel catalogo della tipografia del 1864 (p. 159), curato dagli eredi di Bartolomeo Soliani: Catalogo generale delle incisioni in legno per uso di tipografia di varie epoche di antica spettanza degli eredi di Bartolomeo Soliani, conservato alla Galleria Estense di Modena.
http://xilografiemodenesi.beniculturali.it/collezioni/cataloghi/catalogo-soliani-1864/
Nel 1646, Bartolomeo Soliani fondò l'omonima tipografia, attiva fino al 1870. La Soliani stampò soprattutto operette di religione ed edizioni popolari (rime d'amore, romanzi cavallereschi, scritti burleschi), frequentemente decorate nel frontespizio da xilografie. Acquisì, altresì, un cospicuo numero di matrici xilografiche di artisti cinquecenteschi, che ristampò in seguito. Le stampe dei Soliani, che costituiscono nel loro insieme uno dei documenti più notevoli dell'incisione popolare italiana, sono riprodotte in Xilografie del tipografo modenese Bartolomeo Soliani ed eredi dal 1646 al 1752 (1914). La maggiore personalità della famiglia fu Bartolomeo II (1695-1751), al quale si deve un'edizione. Il nucleo di 2613 esemplari xilografici, appartenente alla produzione della Stamperia Soliani, entra a far parte della Galleria Estense nel 1887 grazie all’impegno di Adolfo Venturi, all’epoca giovane funzionario del museo.
Bellissima prova, impressa su carta vergata priva di filigrana, completa della linea marginale, in eccellente stato di conservazione.
Bibliografia
I legni incisi della Galleria Estense. Quattro secoli di stampa nell'Italia settentrionale, Modena 1986, pp. 135 ss.
Tipografia Soliani (attiva a Modena 1646 - 1870)
Famiglia di tipografi modenesi. Nel 1646, Bartolomeo fondò l'omonima tipografia, attiva fino al 1870. La Soliani stampò soprattutto operette di religione ed edizioni popolari (rime d'amore, romanzi cavallereschi, scritti burleschi), frequentemente decorate nel frontespizio da xilografie. Le stampe dei Soliani, che costituiscono nel loro insieme uno dei documenti più notevoli dell'incisione popolare italiana, sono riprodotte in Xilografie del tipografo modenese Bartolomeo Soliani ed eredi dal 1646 al 1752 (1914). La maggiore personalità della famiglia fu Bartolomeo II (1695-1751), al quale si deve un'edizione (1744) della Secchia rapita di A. Tassoni. Il nucleo di 2613 esemplari xilografici, appartenente alla produzione della Stamperia Soliani, entra a far parte della Galleria Estense nel 1887 grazie all’impegno di Adolfo Venturi, all’epoca giovane funzionario del museo.
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Tipografia Soliani (attiva a Modena 1646 - 1870)
Famiglia di tipografi modenesi. Nel 1646, Bartolomeo fondò l'omonima tipografia, attiva fino al 1870. La Soliani stampò soprattutto operette di religione ed edizioni popolari (rime d'amore, romanzi cavallereschi, scritti burleschi), frequentemente decorate nel frontespizio da xilografie. Le stampe dei Soliani, che costituiscono nel loro insieme uno dei documenti più notevoli dell'incisione popolare italiana, sono riprodotte in Xilografie del tipografo modenese Bartolomeo Soliani ed eredi dal 1646 al 1752 (1914). La maggiore personalità della famiglia fu Bartolomeo II (1695-1751), al quale si deve un'edizione (1744) della Secchia rapita di A. Tassoni. Il nucleo di 2613 esemplari xilografici, appartenente alla produzione della Stamperia Soliani, entra a far parte della Galleria Estense nel 1887 grazie all’impegno di Adolfo Venturi, all’epoca giovane funzionario del museo.
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