Vergine con Bambino, San Sebastiano e un Vescovo
Riferimento: | S41831 |
Autore | Niccolò ROSSIGLIANI detto "Il Vicentino" |
Anno: | 1540 ca. |
Misure: | 304 x 401 mm |
Riferimento: | S41831 |
Autore | Niccolò ROSSIGLIANI detto "Il Vicentino" |
Anno: | 1540 ca. |
Misure: | 304 x 401 mm |
Descrizione
Chiaroscuro a tre legni, circa 1540, stampato in marrone, firmato e datato in basso a destra "AA mantoua 1605". Da un disegno attribuito al Parmigianino.
Esemplare nel secondo stato di tre, avanti le iniziali FBV.
Bartsch descrive solo due stati: il primo ante litteram, e il secondo con il nome di Andreani e le iniziali "FBV" che appaiono appena sotto la mano destra del vescovo.
Il nostro esemplare reca il nome dell'Andreani senza le iniziali FBV. Un esemplare identico lo abbiamo trovato nella collezione del Barber Institute of Fine Arts di Birmingham, descritto senza riferimento allo stato dei legni, con la semplice indicazione: "Andreani ha acquistato i blocchi di legno originali di Ugo del 1520 e li ha ripubblicati". Altro esemplare di questa tiratura, sempre stampato in marrone, è conservato al British Museum.
Bartsch ha interpretato le tre iniziali come "Francesco Barozzio Urbinas”. Tuttavia, se si considerano le date dei due artisti, se questo chiaroscuro è di Ugo da Carpi (1480 – 1532), non può essere basato da un soggetto di Barocci (1537-1604); e viceversa, se è basata su un disegno di Barocci, non può essere stata intagliata da Ugo.
Il chiaroscuro non si basa su un'opera di Federico Barocci, ma verosimilmente su un disegno del Parmigianino ora al Louvre e che Gnann data ai primi anni bolognesi dell'artista tra il 1527 e il 1528 (ill. in Gnann, p. 212, fig. 56). È stato notato, tuttavia, che il disegno è nello stesso verso del chiaroscuro.
Inoltre, l'attribuzione del disegno del Louvre al Parmigianino non è accettata unanimemente. Sylvie Béguin, ad esempio, ha suggerito Niccolò dell'Abate come possibile autore (cfr. nota Matile p. 152, n. 349).
L'opera è conosciuta con diversi titoli: “La Vergine col Bambino, San Sebastiano e un Vescovo” (o Vergine col Bambino e San Sebastiano adorato da un Vescovo); “L'apparizione a San Petronio della Vergine col Bambino e San Sebastiano”, La Vergine col Bambino e i Santi Sebastiano e Geminiano.
Nella composizione si osservano tre scene distinte: la Vergine Maria con il Bambino Gesù Bambino, San Sebastiano e un vescovo con la mitra.
Il vescovo in primo piano non può essere identificato con certezza; si pensa che sia San Geminiano, il patrono di Modena, o San Petronio, il patrono di Bologna. Se quest'ultima identificazione fosse corretta, il modello nelle mani del vescovo potrebbe essere visto come un riferimento all'impegno architettonico di Petronio, che egli è noto per aver avviato la costruzione di S. Stefano a Bologna e della chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme.
Infine, l’intaglio dei legni, generalmente attribuito a Ugo da Carpi, è a volte riferito a Niccolò Vicentino, senza dettagli a sostegno delle tesi. Recentemente N. Takahatake ha attribuito per motivi stilistici l’opera al Vicentino (cfr. Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento ALU.1002.1).
Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, rifilata alla linea marginale, restauro perfettamente eseguito nell’angolo superiore sinistro, per il resto in ottimo stato di conservazione. Molto Rara.
Bibliografia
Bartsch A., Le peintre graveur, Vienna, 1803-1821, v. XII, p. 66, n. 26; The Illustrated Bartsch; XII.066.26; Michael Matile, Italienische Holzschnitte der Renaissance und des Barock. Bestandskatalog der Graphischen Sammlung der ETH Zürich, Basel 2003, p. 152/154, cat. no. 65 A. Gnann, In Farbe! Clair-obscur-Holzschnitte der Renaissance. Meisterwerke aus der Sammlung Georg Baselitz und der Albertina in Wien, exhibition catalogue, 2013–14, pp. 212–214, n. 98–99; Takahatake N., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.1002.1.
Niccolò ROSSIGLIANI detto "Il Vicentino" (Attivo a Vicenza 1540-50)
Xilografo e stampatore italiano. Firmò cinque xilografie in chiaroscuro, tutte da artisti diverse e tutte senza data. Probabilmente, la prima è una xilografia in due blocchi di Ercole e il Leone, da Giulio Romano. Cloelia da Maturino o Giulio Romano, in tre blocchi, è intagliata ancora in maniera un po’ rozza e potrebbe essere la seconda opera realizzata. Un’elegante linea è il filo conduttore dei lavori successivi, come Aiace e Agamennone, da Polidoro da Caravaggio, la Sacra Conversazione con S.Caterina da un disegno (forse) di Camillo Boccaccino and Cristo che cura i Lebbrosi da Parmigianino. Una non firmata Adorazione dei Magi e Il Cardinale e il Dottore possono essere attribuite a lui con ragione. Il suo stile, di quelli inconfondibili, si individua tra un gruppo di chiaroscuri sui disegni di Parmigianino che potrebbero rappresentare il frutto del lavoro del suo studio, supervisionato da Vicentino. Vasari racconta come Parmigianino avesse dei chiaroscuri intagliati da Antonio da Trento, e che molti altri disegni vennero stampati dopo la sua morte da ‘Joannicolo Vicentino’. Un gruppo di dieci piccoli chiaroscuri in due blocchi derivanti da disegni ?????, così come I Dodici Apostoli in cui sono visibili due mani nell’incisione, sono presumibilmente parte della sua produzione, insieme ad una dozzina di chiaroscuri anonimi. Che il Vicentino avesse una bottega è suggerito anche dal fatto che un vasto numero di disegni del Parmigianino, relativi ai chiaroscuri, fossero rimasti insieme e che Andrea Andreani acquistò molti blocchi da lui realizzati per ristamparli.
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Niccolò ROSSIGLIANI detto "Il Vicentino" (Attivo a Vicenza 1540-50)
Xilografo e stampatore italiano. Firmò cinque xilografie in chiaroscuro, tutte da artisti diverse e tutte senza data. Probabilmente, la prima è una xilografia in due blocchi di Ercole e il Leone, da Giulio Romano. Cloelia da Maturino o Giulio Romano, in tre blocchi, è intagliata ancora in maniera un po’ rozza e potrebbe essere la seconda opera realizzata. Un’elegante linea è il filo conduttore dei lavori successivi, come Aiace e Agamennone, da Polidoro da Caravaggio, la Sacra Conversazione con S.Caterina da un disegno (forse) di Camillo Boccaccino and Cristo che cura i Lebbrosi da Parmigianino. Una non firmata Adorazione dei Magi e Il Cardinale e il Dottore possono essere attribuite a lui con ragione. Il suo stile, di quelli inconfondibili, si individua tra un gruppo di chiaroscuri sui disegni di Parmigianino che potrebbero rappresentare il frutto del lavoro del suo studio, supervisionato da Vicentino. Vasari racconta come Parmigianino avesse dei chiaroscuri intagliati da Antonio da Trento, e che molti altri disegni vennero stampati dopo la sua morte da ‘Joannicolo Vicentino’. Un gruppo di dieci piccoli chiaroscuri in due blocchi derivanti da disegni ?????, così come I Dodici Apostoli in cui sono visibili due mani nell’incisione, sono presumibilmente parte della sua produzione, insieme ad una dozzina di chiaroscuri anonimi. Che il Vicentino avesse una bottega è suggerito anche dal fatto che un vasto numero di disegni del Parmigianino, relativi ai chiaroscuri, fossero rimasti insieme e che Andrea Andreani acquistò molti blocchi da lui realizzati per ristamparli.
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