San Francesco d'Assisi
Riferimento: | S24534 |
Autore | Domenico Maria CANUTI |
Anno: | 1640 ca. |
Misure: | 173 x 243 mm |
Riferimento: | S24534 |
Autore | Domenico Maria CANUTI |
Anno: | 1640 ca. |
Misure: | 173 x 243 mm |
Descrizione
Acquaforte, 1640 circa, firmata in lastra in basso a destra nell'immagine: Canutus F. Sul libro Guido Reni I.
Nel margine inferiore: Sancte Pater Francisce Ora pro nobis peccatoribus e, più in basso, In Bologna P Iosefo Longhi sotto le trolle all'Insegna di S. Paolo
Da un soggetto di Guido Reni.
Esemplare nel secondo stato di due, con l'indirizzo di Giuseppe Longhi.
Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva con filigrana “corona nel cerchio” (Heawood 1125 databile a circa il 1670), con sottili margini, in perfetto stato di conservazione.
Sebbene la figura di San Francesco sia da mettere in relazione con quella della Pala del Voto di Guido Reni, eseguita su commissione come ringraziamento per la fine della peste del 1630, secondo Simonetta Stagni (Domenico Maria Canuti, p. 218) la composizione corrisponde a un dipinto di Francesco Gessi - San Francesco in adorazione della Croce (16430-40 circa) - che nel 1758 Cochin lodava come opera di Guido Reni - e data l'incisione al 1643-1644.
Foglio molto raro.
Bartsch registra solo tre lavori a stampa di questo artista bolognese.
Timbro di collezione al verso,ALBERT VAN LOOCK (Lugt 3751).
Bibliografia
Bartsch XIX, 2; Bertelà, Incisori Bolognesi ed Emiliani del’600, 138; S. Stagni, p. 218
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Domenico Maria CANUTI (Bologna 1626 -1684)
Nato a Bologna iniziò l'apprendistato presso la bottega di Guido Reni, e quindi fu discepolo del Guercino. Fu essenzialmente un pittore che predilisse la tecnica dell'affresco su volte e pareti. Dal 1650 al 1660 e anche negli 70 del XVII secolo operò a Roma dove dipinse Apoteosi di san Domenico nella chiesa dei santi Domenico e Sisto. Egli fu spesso sotto il patrocinio degli Olivetani. Egli partecipò, assieme a Francesco Cozza e Carlo Maratta alla decorazione di Palazzo Altieri e Palazzo Colonna.
Tornato a Bologna, completò gli affreschi di San Michele in Bosco e di Palazzo Pepoli Campogrande oltre che nel Palazzo Ducale di Mantova. Lavorarono nella sua bottega Giuseppe Maria Crespi e Giovanni Antonio Burrini. Alcuni di loro passarono poi al servizio di Lorenzo Pasinelli. Anche lo scultore bolognese Giuseppe Maria Mazza iniziò il suo apprendistato con Domenico Maria Canuti.
Canuti fu anche un incisore e fra i suoi lavori si possono annoverare i ritratti di Ludovico, Agostino ed Annibale Carracci. Suoi anche i dipinti La Vergine delle nuvole con Gesù Cristo e San Francesco in preghiera da Guido Reni. Era zio dell'incisore Domenico Maria Bonavera, del quale fu anche maestro d'arte.
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Bibliografia
Bartsch XIX, 2; Bertelà, Incisori Bolognesi ed Emiliani del’600, 138; S. Stagni, p. 218
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Domenico Maria CANUTI (Bologna 1626 -1684)
Nato a Bologna iniziò l'apprendistato presso la bottega di Guido Reni, e quindi fu discepolo del Guercino. Fu essenzialmente un pittore che predilisse la tecnica dell'affresco su volte e pareti. Dal 1650 al 1660 e anche negli 70 del XVII secolo operò a Roma dove dipinse Apoteosi di san Domenico nella chiesa dei santi Domenico e Sisto. Egli fu spesso sotto il patrocinio degli Olivetani. Egli partecipò, assieme a Francesco Cozza e Carlo Maratta alla decorazione di Palazzo Altieri e Palazzo Colonna.
Tornato a Bologna, completò gli affreschi di San Michele in Bosco e di Palazzo Pepoli Campogrande oltre che nel Palazzo Ducale di Mantova. Lavorarono nella sua bottega Giuseppe Maria Crespi e Giovanni Antonio Burrini. Alcuni di loro passarono poi al servizio di Lorenzo Pasinelli. Anche lo scultore bolognese Giuseppe Maria Mazza iniziò il suo apprendistato con Domenico Maria Canuti.
Canuti fu anche un incisore e fra i suoi lavori si possono annoverare i ritratti di Ludovico, Agostino ed Annibale Carracci. Suoi anche i dipinti La Vergine delle nuvole con Gesù Cristo e San Francesco in preghiera da Guido Reni. Era zio dell'incisore Domenico Maria Bonavera, del quale fu anche maestro d'arte.
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