San Girolamo che abbraccia il Crocifisso
Riferimento: | S30472 |
Autore | Oliviero GATTI |
Anno: | 1602 |
Misure: | 125 x 150 mm |
Riferimento: | S30472 |
Autore | Oliviero GATTI |
Anno: | 1602 |
Misure: | 125 x 150 mm |
Descrizione
Bulino, 1602, datato e firmato in lastra in basso a destra “Olivier Gatti f”.
Bell’esemplare, impresso su carta vergata coeva, con sottili margini, appena sbiadito in corrispondenza dell’angolo inferiore destro, con la data e la firma appena leggibili, per il resto in ottimo stato di conservazione.
Tradizionalmente l’invenzione è attribuita ad Agostino Carracci. Si tratterebbe dell’unica incisione nota del Gatti tratta da una composizione di Agostino.
Citato per la prima volta nella Bologna perlustrata di Masini (1666), che però non riporta informazioni significative, il Gatti fu considerato più compiutamente da Malvasia (1678) che lo descrisse come allievo a Bologna dapprima di Agostino Carracci e, dopo la morte di questo nel 1602, aggregato alla bottega di Giovanluigi Valesio, accanto al più modesto Andrea Salmincio e nell'orbita dell'Accademia dei Mirandola.
L'opera del Gatti è relativamente ampia; dalle 140 stampe descritte da Bartsch, Rapetti è arrivato a contarne fino a 167, elencate in ordine cronologico, di cui 151 datate e firmate, cinque non datate ma firmate e 11 solo attribuite. Alcune di esse sono dette rarissime da Ticozzi e da Bartsch.
Bibliografia
Bartsch XIX.10.28.
Oliviero GATTI(Piacenza 1579 circa - Bologna verso il 1650)
Oliviero GATTI(Piacenza 1579 circa - Bologna verso il 1650)