La Disputa sul Sacramento

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Riferimento: S44351
Autore Giorgio GHISI detto "Il Mantovano"
Anno: 1552
Misure: 845 x 515 mm
2.800,00 €

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Riferimento: S44351
Autore Giorgio GHISI detto "Il Mantovano"
Anno: 1552
Misure: 845 x 515 mm
2.800,00 €

Descrizione

La Disputa sul Sacramento deriva dall'affresco di Raffaello Sanzio nella Stanza della Segnatura, con alcune varianti. È la terza stampa realizzata da Giorgio Ghisi per l’editore Heironymous Cock, che la pubblica nel 1552.

Bulino, stampato da due lastre su due fogli. In basso a sinistra l’imprint editoriale: "HIERONY/MVS/COCK/PICTOR/EXCV./M.D.LII/ CVM/GRATIA/ET/PRIVIL/ EGIO". On the face of the low wall, lower right: "COLLAVDANT HIC TRINI/ VNIVSQUE DEI MAIESTATE/ COE-LITES. ADMIRANTVR/ AC RELIGIOSE ADORANT/SACRO-SANCTAE ECCLESIAE/ PROCERES. QVIS VEL ISTOR/ EXEMPLO PROVOCATVS AD/ PIETATE NON INFLAMETVR" [Qui le schiere celesti lodano la maestà del Dio uno e trino. Ammirano e adorano religiosamente i principi della sacra Chiesa. Chi, stimolato da questo esempio, non si infiammerebbe alla pietà?] Più in basso, sulla stessa parete: "MAGNO HEROI.D. ANTON PERE/ NOTO EPISC. ATREBAT CAROLV/CAES. A CONSIL PRIMARIO. INSI/GNIVM INGENIOR. MOECOENATI/DICAT". [L'artista dedica questa incisione al grande eroe e mecenate D. Antonio Perenoto, vescovo di Arras e primo ministro dell'imperatore Carlo]. A sinistra di questa, sull'estremità della stessa parete: “RA/ PHA/EL/ VRB/.IN.”, seguito da GIE/OR/G/ MAN/ TVA Nº./.F.”.

La terza incisione di Ghisi pubblicata da Hieronymus Cock era basata su un altro degli affreschi dipinti da Raffaello intorno al 1509-10 per la Stanza della Segnatura del Palazzo Vaticano. Come la stampa di Ghisi dell'Ultima Cena, è dedicata ad Antonio Perenoto, vescovo di Arras, poi cardinale Granvelle. Sull'asse verticale dell'immagine è rappresentata la Trinità, con Dio Padre in alto, il Figlio al centro e la Colomba dello Spirito Santo in basso. A destra e a sinistra di Cristo si trovano la Vergine e San Giovanni Battista; leggermente al di sotto di loro, su un banco di nuvole, si trovano gli Eletti, i santi e le figure dell'Antico Testamento. Direttamente sotto la Trinità si trova l'Eucaristia, su un altare. Ai lati dell'altare sono raffigurati i quattro Padri della Chiesa - i santi Gregorio e Girolamo, Agostino e Ambrogio - ecclesiastici del XVI secolo e altri, tra cui Dante dietro il papa a destra, identificato come Sisto IV.

La Disputa, come la Scuola di Atene, è stata chiaramente realizzata da un'immagine tratta dall'affresco finito, anche se ci sono alcune evidenti variazioni. Ad esempio, a differenza dell'affresco, la stampa è una composizione rettangolare e non ad arco. La testa dell'uomo che scruta le due figure vicino alla ringhiera in basso a sinistra è nettamente più grande in scala rispetto all'affresco. Nella stampa, gli angeli appaiono solo nella fascia di nuvole, mentre nell'affresco appaiono in file verticali in tutto il cielo superiore. Inoltre, nella stampa sono state omesse le aureole sulle teste della Vergine e dei sei santi seduti, le iscrizioni sui libri e la decorazione dei paramenti dell'altare e degli abiti papali. In compenso, il disegno del pavimento è stato elaborato. Sembra che chi ha realizzato il disegno, poi eseguito da Ghisi, abbia lavorato il più velocemente possibile, affidandosi per alcuni dettagli alla memoria, che nel caso del disegno del pavimento si è rivelata difettosa. L'identità dell'artista che ha realizzato il disegno da cui Ghisi ha lavorato è sconosciuta (cfr. Lewis, The Engravings of Giorgio Ghisi, pp. 68-70).

Esemplare dell'unico stato conosciuto secondo Michael e R. E. Lewis: “LeBlanc, Andresen e Massari menzionano un secondo stato, LeBlanc senza descrizione e Andresen descrivendolo come più tardo e ritoccato. Noi non l'abbiamo mai osservato, anche se abbiamo visto un certo numero di impressioni tardive e usurate. Il “primo stato, sconosciuto a Bartsch” di Massari è in realtà la copia anonima. Forse LeBlanc e Andresen hanno visto la stessa copia e hanno pensato che fosse un primo stato”. (cfr. Lewis, The Engravings of Giorgio Ghisi, p. 69).

Hieronymus Cock, nato ad Anversa intorno al 1520, fu pittore, stampatore e mercante d'arte, oltre che editore di stampe. Nel 1548 fondò Aux Quatre Vents, che sarebbe diventata la più importante casa editrice di stampe al di fuori dell'Italia fino alla sua chiusura, avvenuta alla morte della vedova nel 1600; Cock stesso era morto nel 1570. Si pensa che Cock si sia recato a Roma intorno al 1546-48, poco prima di avviare la sua attività. In tal caso, deve aver visitato le imponenti case editrici di Antonio Lafreri e di Salamanca, che all'epoca non avevano alcun riscontro nei Paesi Bassi. Potrebbe aver incontrato e assunto Giorgio Ghisi a Roma.  Cock pubblicò le seguenti incisioni di Giorgio Ghisi: La scuola di Atene nel 1550; L'ultima cena nel 1551; La disputa sul Santo Sacramento nel 1552; La Natività, datata 1553, nel 1554 e Il giudizio di Paride nel 1555. L'apparizione di queste incisioni di grandi dimensioni e brillantemente eseguite, due delle quali su monumenti del Rinascimento italiano e tutte, tranne una, su artisti italiani, contribuì certamente ad affermare Aux Quatre Vents come una forza influente e innovativa nell'editoria a stampa di Anversa.

Bella impressione, stampata su due fogli separati di carta vergata coeva con filigrana di difficile lettura (sul foglio di destra sembra essere un “corno in uno scudo”, Lewis n. 29, carta fiamminga del XVI secolo, compatibile con l'editore Cock), rifilata al segno del rame, pieghe della carta e abrasioni visibili al verso, minimi restauri agli angoli, per il resto in buone condizioni.

Bibliografia

Bartsch, Le Peintre graveur, XV.394.23; Lewis, The Engravings of Giorgio Ghisi, pp. 68-70, n. 13; Heller-Andresen 8, LeBlanc 25, S. Massari, Incisori Mantovani del ‘500, n.  200.

 

Giorgio GHISI detto "Il Mantovano" (Mantova 1520 - 1582)

Studiò disegno con Giulio Romano e incisione con Giambattista Mantovano, dal quale derivò lo schema incisorio di Marcantonio Raimondi. Salvo un breve soggiorno ad Anversa nel 1550, svolse la sua attività principalmente a Mantova. Studiò disegno con Giulio Romano e incisione con Giambattista Mantovano, dal quale derivò lo schema incisorio di Marcantonio Raimondi. Salvo un breve soggiorno ad Anversa nel 1550, svolse la sua attività principalmente a Mantova. La sua maniera si distingue per l'accurato, sottilissimo tratteggio, per l'intenso chiaroscuro e la raffinata applicazione, sulla lastra, delle tecniche orafe. Oltre alle numerose incisioni da Michelangelo (Giudizio Universale, Sibille e Profeti, ecc.), da Raffaello (Disputa del Sacramento, La Scuola di Atene, ecc.), da Giulio Romano (La morte di Procri), particolarmente interessanti il celebre Sogno di Raffaello e La Vittoria. Il Bartsch e il Passavant catalogano 70 stampe mentre l’Huber solo 31; il D’Arco elenca 44 soggetti e i Lewis assegnano 63 soggetti certi.

Giorgio GHISI detto "Il Mantovano" (Mantova 1520 - 1582)

Studiò disegno con Giulio Romano e incisione con Giambattista Mantovano, dal quale derivò lo schema incisorio di Marcantonio Raimondi. Salvo un breve soggiorno ad Anversa nel 1550, svolse la sua attività principalmente a Mantova. Studiò disegno con Giulio Romano e incisione con Giambattista Mantovano, dal quale derivò lo schema incisorio di Marcantonio Raimondi. Salvo un breve soggiorno ad Anversa nel 1550, svolse la sua attività principalmente a Mantova. La sua maniera si distingue per l'accurato, sottilissimo tratteggio, per l'intenso chiaroscuro e la raffinata applicazione, sulla lastra, delle tecniche orafe. Oltre alle numerose incisioni da Michelangelo (Giudizio Universale, Sibille e Profeti, ecc.), da Raffaello (Disputa del Sacramento, La Scuola di Atene, ecc.), da Giulio Romano (La morte di Procri), particolarmente interessanti il celebre Sogno di Raffaello e La Vittoria. Il Bartsch e il Passavant catalogano 70 stampe mentre l’Huber solo 31; il D’Arco elenca 44 soggetti e i Lewis assegnano 63 soggetti certi.