Il Matrimonio Mistico di Santa Caterina
Riferimento: | S30405 |
Autore | Adamo SCULTORI |
Anno: | 1565 ca. |
Misure: | 130 x 192 mm |
Riferimento: | S30405 |
Autore | Adamo SCULTORI |
Anno: | 1565 ca. |
Misure: | 130 x 192 mm |
Descrizione
Bulino, 1565 circa, monogrammato in lastra in basso a sinistra.
Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva, rifilata al rame, in ottimo stato di conservazione.
È opinione diffusa che il soggetto di questa incisione derivi da un disegno di Giulio Romano.
Come sottolinea Ferrara, la composizione crea l’effetto di un antico bassorilievo; le figure risultano rigide e statuarie.
La realizzazione dell’opera è da collocarsi nel periodo antecedente la partenza dell’artista per Roma, come lascerebbe supporre la lettera A del monogramma, con le aste convergenti.
Massari ritiene che esistano due stati della lastra, di cui il secondo mostrerebbe alcune linee di contorno ripassate che, secondo Bellini, invece, sarebbero presenti in tutti gli esemplari da lui esaminati, propendendo per uno stato unico.
Bibliografia
Bartsch, XV 7; Bellini, n. 14; D’Arco, p. 91; Le Blanc, 290; Ferrara, n. 160.
|
Adamo SCULTORI (Mantova 1530 circa – Roma 1587)
Adamo Scultori detto il Mantovano o Ghisi perché creduto erroneamente fratello minore di Giorgio Ghisi, è raffinato disegnatore e intagliatore a bulino, fratello di Diana e figlio di Giovan Battista Scultori. Nasce a Mantova nel 1530 circa e muore, secondo l’affermazione del De Angelis, nel 1585.
Incisore precocissimo, come testimonia la scritta “Adam Sculptor an IX”che si legge nella copia della Vergine del padre. Dopo la morte di Giulio Romano e mentre Giovan Battista è ancora vivo, Adamo lascia Mantova per Roma. La sua opera più celebre è la serie di 73 incisioni che riproducono gli affreschi michelangioleschi della volta della Sistina. L’artista fiorentino è l’inventore prediletto di Adamo accanto a Giulio Romano di cui riproduce numerosi soggetti; altre stampe sono tratte da soggetti di Sebastiano del Piombo, di Nicola Martinelli e del Mantenga. Si sa, inoltre, che Adamo fu anche editore come dimostra il rame della Calcografia di Roma inciso da Matteo Greuter con l’excudit di Adamo. Il Bartsch assegna allo Scultori 129 stampe, datate dal 1566 al 1577, ad esse il Passavant aggiunge altri tre soggetti.
|
Bibliografia
Bartsch, XV 7; Bellini, n. 14; D’Arco, p. 91; Le Blanc, 290; Ferrara, n. 160.
|
Adamo SCULTORI (Mantova 1530 circa – Roma 1587)
Adamo Scultori detto il Mantovano o Ghisi perché creduto erroneamente fratello minore di Giorgio Ghisi, è raffinato disegnatore e intagliatore a bulino, fratello di Diana e figlio di Giovan Battista Scultori. Nasce a Mantova nel 1530 circa e muore, secondo l’affermazione del De Angelis, nel 1585.
Incisore precocissimo, come testimonia la scritta “Adam Sculptor an IX”che si legge nella copia della Vergine del padre. Dopo la morte di Giulio Romano e mentre Giovan Battista è ancora vivo, Adamo lascia Mantova per Roma. La sua opera più celebre è la serie di 73 incisioni che riproducono gli affreschi michelangioleschi della volta della Sistina. L’artista fiorentino è l’inventore prediletto di Adamo accanto a Giulio Romano di cui riproduce numerosi soggetti; altre stampe sono tratte da soggetti di Sebastiano del Piombo, di Nicola Martinelli e del Mantenga. Si sa, inoltre, che Adamo fu anche editore come dimostra il rame della Calcografia di Roma inciso da Matteo Greuter con l’excudit di Adamo. Il Bartsch assegna allo Scultori 129 stampe, datate dal 1566 al 1577, ad esse il Passavant aggiunge altri tre soggetti.
|