Due Sibille e un angelo
Riferimento: | S36552 |
Autore | Giovanni Antonio da BRESCIA |
Anno: | 1520 ca. |
Misure: | 254 x 319 mm |
Riferimento: | S36552 |
Autore | Giovanni Antonio da BRESCIA |
Anno: | 1520 ca. |
Misure: | 254 x 319 mm |
Descrizione
Bulino, 1520 circa, privo di data, firma e di qualsiasi iscrizione.
Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, rifilata alla linea marginale, piega di carta e minimi restauri visibili al verso, per il resto in ottimo stato di conservazione.
L'attribuzione di questa stampa non firmata, che Bartsch aveva catalogato tra quelle anonime della cerchia di Marcantonio Raimondi, appare certa; si tratta di una delle numerose incisioni che Giovanni Antonio da Brescia realizzò su disegni di Raffaello. Riproduce, in controparte, le due sibille con un angelo e un putto della sezione a destra dell'affresco nella chiesa romana di Santa Maria della Pace, eseguito negli anni 1511- 12.
L'incisione di Giovanni Antonio non sembra possa essere stata realizzata prima del 1520 circa. Il tratteggio sottile e regolare è, infatti, caratteristico del suo stile più tardo, e l'incisione è particolarmente vicina al "Laocoonte", dove gli elementi architettonici in particolare vengono eseguiti allo stesso modo.
Giovanni Antonio apportò piccole modifiche al modello, tra le quali figurano l'aggiunta delle nuvole e l'omissione delle iscrizioni latine e greche.
Ettlinger ha recentemente dimostrato che l’identità assegnata alle sibille di Raffaello è di origine settecentesca, quindi la tradizionale identificazione delle due sibille nell'incisione come la Frigia e la Tiburtina è incerta.
Bibliografia
Bartsch XV.48.5 (as School of Raimondi after Raphael); Hind V.46.29; Levenson, Oberhuber, and Sheehan, no. 96; Zucker in TIB 1984, 2511.016; Cirillo Archer in TIB 1995, 2801.056.
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Giovanni Antonio da BRESCIA (Brescia ? – dopo il 1525)
Incisore, attivo fra il 1490 circa e il 1520. Vissuto nell'Italia settentrionale, si trasferì (1509 circa) a Roma dove rimase a lungo. Attento in un primo periodo ai modi del Mantegna, guardò poi alle soluzioni di Marcantonio Raimondi. Copiò anche da Dürer e da Luca di Leida.
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Bibliografia
Bartsch XV.48.5 (as School of Raimondi after Raphael); Hind V.46.29; Levenson, Oberhuber, and Sheehan, no. 96; Zucker in TIB 1984, 2511.016; Cirillo Archer in TIB 1995, 2801.056.
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Giovanni Antonio da BRESCIA (Brescia ? – dopo il 1525)
Incisore, attivo fra il 1490 circa e il 1520. Vissuto nell'Italia settentrionale, si trasferì (1509 circa) a Roma dove rimase a lungo. Attento in un primo periodo ai modi del Mantegna, guardò poi alle soluzioni di Marcantonio Raimondi. Copiò anche da Dürer e da Luca di Leida.
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