Tre muse e un putto con la lira

Riferimento: S41930
Autore Giorgio GHISI detto "Il Mantovano"
Anno: 1560 ca.
Misure: 172 x 197 mm
900,00 €

Riferimento: S41930
Autore Giorgio GHISI detto "Il Mantovano"
Anno: 1560 ca.
Misure: 172 x 197 mm
900,00 €

Descrizione

Bulino, 1560 circa, firmata in lastra in basso al centro 'FRAN. BOL. IN.' e G MAF.'

Esemplare nel terzo stato di sei, secondo Boorsch-Lewis.

Magnifico esemplare, impresso su carta vergata coeva, con sottili margini, in perfetto stato conservativo.

Da una serie di quattro stampe che, secondo Mariette, erano basate su composizioni di Francesco Primaticcio che circondavano un'immagine centrale di Venere e le tre Parche nella volta della quarta campata della Galerie d'Ulysse a Fontainebleau (distrutta 1738-39).

Bibliografia

Boorsch, Lewis and Lewis n. 34 ; Bartsch, XV.400.36; Massari, 219.

Giorgio GHISI detto "Il Mantovano" (Mantova 1520 - 1582)

Studiò disegno con Giulio Romano e incisione con Giambattista Mantovano, dal quale derivò lo schema incisorio di Marcantonio Raimondi. Salvo un breve soggiorno ad Anversa nel 1550, svolse la sua attività principalmente a Mantova. Studiò disegno con Giulio Romano e incisione con Giambattista Mantovano, dal quale derivò lo schema incisorio di Marcantonio Raimondi. Salvo un breve soggiorno ad Anversa nel 1550, svolse la sua attività principalmente a Mantova. La sua maniera si distingue per l'accurato, sottilissimo tratteggio, per l'intenso chiaroscuro e la raffinata applicazione, sulla lastra, delle tecniche orafe. Oltre alle numerose incisioni da Michelangelo (Giudizio Universale, Sibille e Profeti, ecc.), da Raffaello (Disputa del Sacramento, La Scuola di Atene, ecc.), da Giulio Romano (La morte di Procri), particolarmente interessanti il celebre Sogno di Raffaello e La Vittoria. Il Bartsch e il Passavant catalogano 70 stampe mentre l’Huber solo 31; il D’Arco elenca 44 soggetti e i Lewis assegnano 63 soggetti certi.

Bibliografia

Boorsch, Lewis and Lewis n. 34 ; Bartsch, XV.400.36; Massari, 219.

Giorgio GHISI detto "Il Mantovano" (Mantova 1520 - 1582)

Studiò disegno con Giulio Romano e incisione con Giambattista Mantovano, dal quale derivò lo schema incisorio di Marcantonio Raimondi. Salvo un breve soggiorno ad Anversa nel 1550, svolse la sua attività principalmente a Mantova. Studiò disegno con Giulio Romano e incisione con Giambattista Mantovano, dal quale derivò lo schema incisorio di Marcantonio Raimondi. Salvo un breve soggiorno ad Anversa nel 1550, svolse la sua attività principalmente a Mantova. La sua maniera si distingue per l'accurato, sottilissimo tratteggio, per l'intenso chiaroscuro e la raffinata applicazione, sulla lastra, delle tecniche orafe. Oltre alle numerose incisioni da Michelangelo (Giudizio Universale, Sibille e Profeti, ecc.), da Raffaello (Disputa del Sacramento, La Scuola di Atene, ecc.), da Giulio Romano (La morte di Procri), particolarmente interessanti il celebre Sogno di Raffaello e La Vittoria. Il Bartsch e il Passavant catalogano 70 stampe mentre l’Huber solo 31; il D’Arco elenca 44 soggetti e i Lewis assegnano 63 soggetti certi.