Madonna con Bambino e Santi
Riferimento: | S37764 |
Autore | Giovanni Battista de’ CAVALIERI |
Anno: | 1560 ca. |
Misure: | 225 x 300 mm |
Riferimento: | S37764 |
Autore | Giovanni Battista de’ CAVALIERI |
Anno: | 1560 ca. |
Misure: | 225 x 300 mm |
Descrizione
Bulino, circa 1560, firmato in lastra in basso a sinistra. Da un soggetto di Parmigianino.
Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva con filigrana “ancora nel cerchio”, rifilata al rame, piega di carta nella parte inferiore, per il resto in ottimo stato di conservazione.
L’opera deriva da un disegno del Mazzola, del quale esiste anche una riproduzione in un chiaroscuro di Nicolò Rossigliani (Bartsch 12, 64, 23).
Cavalieri inizia la sua carriera di incisore a Venezia, sotto la bottega dei Bertelli, e si trasferisce a Roma dal 1559, dove si dedica sia all’arte incisoria, prima nella tipografia di Salamanca e Lafrery e successivamente per proprio conto. L’opera in questione reca l’indirizzo di Ferrando Bertelli, attivo a Venezia tra il 1561 ed il 1571; il Bertelli è però segnalato a Roma, dove ebbe uno scambio di lastre con la tipografia romana guidata da Antonio Lafrery; è pertanto probabile che la lastra, seppure incisa in Venezia, sia successivamente edita nella capitale.
Molto rara.
Bibliografia
Scorsetti 49.
|
Giovanni Battista de’ CAVALIERI (1525-1601)
Incisore, stampatore ed editore, originario di Villa Lagarina, nei pressi di Trento. Attivo a Venezia dal 1559 e a Roma dal 1577, dove aprì una bottega nel quartiere Parione (successivamente affittata ad un cartolaio, Girolamo Agnelli). Risiedeva nel vicolo di Palazzo Savelli, con uno studio vicino all’abitazione. Divenne cognato di Lorenzo Vaccari. Realizzò lastre per Antonio Salamanca, Lafrery e Faleto. Iniziò a pubblicare le sue opere intorno al 1560, ma sempre in partnership con altri: nel 1567 con Perino Zecchini e nel 1576 con Lorenzo Vaccari. Nel 1577 assunse uno stampatore: Francesco Cornuti. Acquistò anche vecchie lastre, che re-incise. Pubblicò opere di suoi contemporanei, tra cui: Francesco Salviati, Daniele da Volterra, Raffaello, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Livio Agresti e Baccio Bandelli. Realizzò anche copie di stampe antecedenti. I soggetti preferiti erano quelli devozionali, topografici, antichità, didattici e “popolari”. Pubblicò svariate raccolte monumentali di un certo rilievo: Pontificum Romanorum Effigies del 1580 e il Romanorum Imperatorum Effigies del 1583; l'Ecclesiae Anglicanae Trophea del 1584; Antiquarum Statuarum Urbis Romae, il cui primo libro è stato pubblicato prima del 1561/2.
|
Bibliografia
Scorsetti 49.
|
Giovanni Battista de’ CAVALIERI (1525-1601)
Incisore, stampatore ed editore, originario di Villa Lagarina, nei pressi di Trento. Attivo a Venezia dal 1559 e a Roma dal 1577, dove aprì una bottega nel quartiere Parione (successivamente affittata ad un cartolaio, Girolamo Agnelli). Risiedeva nel vicolo di Palazzo Savelli, con uno studio vicino all’abitazione. Divenne cognato di Lorenzo Vaccari. Realizzò lastre per Antonio Salamanca, Lafrery e Faleto. Iniziò a pubblicare le sue opere intorno al 1560, ma sempre in partnership con altri: nel 1567 con Perino Zecchini e nel 1576 con Lorenzo Vaccari. Nel 1577 assunse uno stampatore: Francesco Cornuti. Acquistò anche vecchie lastre, che re-incise. Pubblicò opere di suoi contemporanei, tra cui: Francesco Salviati, Daniele da Volterra, Raffaello, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Livio Agresti e Baccio Bandelli. Realizzò anche copie di stampe antecedenti. I soggetti preferiti erano quelli devozionali, topografici, antichità, didattici e “popolari”. Pubblicò svariate raccolte monumentali di un certo rilievo: Pontificum Romanorum Effigies del 1580 e il Romanorum Imperatorum Effigies del 1583; l'Ecclesiae Anglicanae Trophea del 1584; Antiquarum Statuarum Urbis Romae, il cui primo libro è stato pubblicato prima del 1561/2.
|