I Santi Rocco, Pietro, Paolo e Sebastiano
Riferimento: | S30470 |
Autore | Orazio de SANTIS |
Anno: | 1573 |
Misure: | 217 x 130 mm |
Riferimento: | S30470 |
Autore | Orazio de SANTIS |
Anno: | 1573 |
Misure: | 217 x 130 mm |
Descrizione
Bulino, 1573, firmato e datato in lastra in basso a destra '1573 / Horatius Aquilanus formis'. In basso a sinistra 'Pompeo Aqlano inven'.
Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva con filigrana "ancora nel cerchio" con sottilissimi margini o rifilata al rame, in perfetto stato di conservazione.
La stampa devozionale deriva da un disegno di Pompeo Cesura detto Pompeo dell’Aquila.
Raffigura al centro i santi protettori di Roma, Pietro e Paolo, accompagnati dai loro attributi canonici, rispettivamente il libro e le chiavi e il libro con la spada.
San Pietro è affiancato a sinistra da San Rocco, i cui attributi distintivi sono il cane, il bastone e la piaga.
Al fianco destro di S. Paolo è raffigurato, legato ad un albero, San Sebastiano.
La rappresentazione di S. Sebastiano è piuttosto inusuale perché, anche se legato ad un albero, non viene mostrato trafitto dalle frecce.
Al verso, timbro della collezione A C. de Poggi (Lugt 617).
Bellissimo esemplare di questa rarissima incisione.
Bibliografia
Bartsch, XVII p. 13 n. 15; TIB, 34, p. 29, no. 15; Nagler 15.
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Orazio de SANTIS (Attivo a Roma 1568/84)
Nativo de L'Aquila, fra il 1568 e il 1584 è attivo a Roma come incisore a bulino ed editore; contrassegnò le incisioni anche con il monogramma formato dalle lettere H. R. S. De Santis eseguì le sue incisioni da Pomepo Cesura, anche lui probabilmente all'Aquila (donde il soprannome di Pompeo dall'Aquila, o Pompeo Aquilano) negli anni dal 1568 al 1573. De Santis non solo divulgò ma perpetuò le opere del Cesura fu il suo concittadino Orazio de Sanctis; giacche, grazie a lui, possiamo ora conoscere varie opere del Cesura, oggi non più esistenti.
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Bibliografia
Bartsch, XVII p. 13 n. 15; TIB, 34, p. 29, no. 15; Nagler 15.
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Orazio de SANTIS (Attivo a Roma 1568/84)
Nativo de L'Aquila, fra il 1568 e il 1584 è attivo a Roma come incisore a bulino ed editore; contrassegnò le incisioni anche con il monogramma formato dalle lettere H. R. S. De Santis eseguì le sue incisioni da Pomepo Cesura, anche lui probabilmente all'Aquila (donde il soprannome di Pompeo dall'Aquila, o Pompeo Aquilano) negli anni dal 1568 al 1573. De Santis non solo divulgò ma perpetuò le opere del Cesura fu il suo concittadino Orazio de Sanctis; giacche, grazie a lui, possiamo ora conoscere varie opere del Cesura, oggi non più esistenti.
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