Helio Gabalus Imp. XXIII

Riferimento: S39607
Autore Giovanni ORLANDI
Anno: 1602
Misure: 150 x 205 mm
150,00 €

Riferimento: S39607
Autore Giovanni ORLANDI
Anno: 1602
Misure: 150 x 205 mm
150,00 €

Descrizione

Ritratto di Heliogabalo, ventitreesimo imperatore romano.

Acquaforte e bulino, 1602, firmata sul bordo inferiore. Esempio del secondo stato, con firma cancellata.

Da una rarissima serie sugli Imperatori Romani:

https://www.calcografica.it/stampe/fondo.php?id=fondo-corsini&serie=imperatori-romani

Buona impressione, stampata su carta vergata coeva, con margini, in buono stato di conservazione.

Giovanni ORLANDI (Attivo 1590 -1640)

Giovanni Orlandi, editore, mercante e stampatore avviò la sua attività a Roma, con una bottega al Pasquino, nell’ultimo decennio del XVI secolo. Orlandi entrò in possesso di numerosi rami appartenenti a Giacomo Gherardi, già appartenuti al Lafréry prima e al Duchet poi, infatti in molte carte accanto alla firma del Duchet appare anche quella di Orlandi. Probabilmente alcune di queste lastre furono ritoccate dall’Orlandi essendo anch’egli incisore. La sua attività di mercante e stampatore si svolse dal 1590 al 1640, anni in cui pubblicò Venationum Imagines di Antonio Tempesta (1598) e, nel 1600, la Carta di Ancona di Giacomo Fontana del 1556, il cui rame successivamente passò al Duchet. Il 1602 fu sicuramente l’anno di maggior impiego per l’Orlandi, in quanto pubblicò numerose stampe e carte geografiche, in cui era presente la scritta “Ioannes Orlandi Formis Romae 1602” : la Sicilia edita dal Luchino nel 1558, la Lombardia del Gastaldi, la cui edizione romana venne stampata da Lafréry nel 1570, una carta del Senese, una carta del territorio di Roma pubblicata già dal Duchet, La città di Napoli Gentile pubblicata anch’essa dal Duchet nel 1585. Della sua attività di incisore è la pianta di Genova del 1637. Diverse delle sue opere vennero in seguito inserite nelle più tarde edizioni dello Speculum. Fino al 1629 l’Orlandi soggiornò a Napoli pubblicando numerose vedute della città tra cui Fidelissimae urbis neapolitanae…1627 di Alessandra Baratta incisa da Nicolas Perry.

Giovanni ORLANDI (Attivo 1590 -1640)

Giovanni Orlandi, editore, mercante e stampatore avviò la sua attività a Roma, con una bottega al Pasquino, nell’ultimo decennio del XVI secolo. Orlandi entrò in possesso di numerosi rami appartenenti a Giacomo Gherardi, già appartenuti al Lafréry prima e al Duchet poi, infatti in molte carte accanto alla firma del Duchet appare anche quella di Orlandi. Probabilmente alcune di queste lastre furono ritoccate dall’Orlandi essendo anch’egli incisore. La sua attività di mercante e stampatore si svolse dal 1590 al 1640, anni in cui pubblicò Venationum Imagines di Antonio Tempesta (1598) e, nel 1600, la Carta di Ancona di Giacomo Fontana del 1556, il cui rame successivamente passò al Duchet. Il 1602 fu sicuramente l’anno di maggior impiego per l’Orlandi, in quanto pubblicò numerose stampe e carte geografiche, in cui era presente la scritta “Ioannes Orlandi Formis Romae 1602” : la Sicilia edita dal Luchino nel 1558, la Lombardia del Gastaldi, la cui edizione romana venne stampata da Lafréry nel 1570, una carta del Senese, una carta del territorio di Roma pubblicata già dal Duchet, La città di Napoli Gentile pubblicata anch’essa dal Duchet nel 1585. Della sua attività di incisore è la pianta di Genova del 1637. Diverse delle sue opere vennero in seguito inserite nelle più tarde edizioni dello Speculum. Fino al 1629 l’Orlandi soggiornò a Napoli pubblicando numerose vedute della città tra cui Fidelissimae urbis neapolitanae…1627 di Alessandra Baratta incisa da Nicolas Perry.