L’Annunciazione
Riferimento: | S24159 |
Autore | Carlo MARATTI |
Anno: | 1650 ca. |
Misure: | 143 x 214 mm |
Riferimento: | S24159 |
Autore | Carlo MARATTI |
Anno: | 1650 ca. |
Misure: | 143 x 214 mm |
Descrizione
Acquaforte, circa 1650, priva di firma.
Esemplare del rarissimo primo stato di due, avanti la firma.
Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva priva di filigrana, rifilata al rame, in perfetto stato di conservazione. Riquadro ad inchiostro lungo la parte esterna.
Allievo di Carlo Sacchi, il Maratti divenne ben presto figura di riferimento dell’arte romana del periodo Barocco, con particolare riferimento alla pittura sacra. Le sue 14 incisioni sono relative al periodo giovanile della carriera, intorno al 1650 e sicuramente prima del 1660, periodo nel quale era nello studio del Sacchi.
Le tirature di primo stato, sono probabilmente prove di stampa e pertanto sono da considerarsi rarissime.
Bibliografia
Bartsch vol. 21, 4.
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Carlo MARATTI (Camerano 1625 – Roma 1713)
Pittore italiano, disegnatore e autore di stampe. Fu l’ultimo fra i maggiori artisti italiani di tradizione classica, quella che era nata sulle opere di Raffaello, e la sua preminenza tra gli artisti dell’epoca segna inequivocabilmente il trionfo del classicismo. Tuttavia, la sua opera unisce le virtù del disegno e del colore, dando vita ad uno stile decorativo grandioso, che soddisfaceva a pieno le richieste della Chiesa. Le sue ultime opere erano invece dotate di quella grazia e raffinatezza che anticipavano lo sviluppo del Rococò e del Neo-Classicismo.
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Bibliografia
Bartsch vol. 21, 4.
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Carlo MARATTI (Camerano 1625 – Roma 1713)
Pittore italiano, disegnatore e autore di stampe. Fu l’ultimo fra i maggiori artisti italiani di tradizione classica, quella che era nata sulle opere di Raffaello, e la sua preminenza tra gli artisti dell’epoca segna inequivocabilmente il trionfo del classicismo. Tuttavia, la sua opera unisce le virtù del disegno e del colore, dando vita ad uno stile decorativo grandioso, che soddisfaceva a pieno le richieste della Chiesa. Le sue ultime opere erano invece dotate di quella grazia e raffinatezza che anticipavano lo sviluppo del Rococò e del Neo-Classicismo.
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