Riposo dalla fuga in Egitto
Riferimento: | S28306 |
Autore | Francesco VILLAMENA |
Anno: | 1597 |
Misure: | 100 x 95 mm |
Riferimento: | S28306 |
Autore | Francesco VILLAMENA |
Anno: | 1597 |
Misure: | 100 x 95 mm |
Descrizione
Bulino, 1597, firmato e datato e dedicato in lastra in basso, al centro, alla fine della dedica: Perillustri RdDD Cesari Crispoldo Perusino Hec olim egregie fuit diliniata a Muciano ob ejus Mortem nunc pene deperdita Franciscus Villamena sculpsit DD / 1597
In basso a destra e a sinistra è ricordato il privilegio: Cum Privilegio Summi Pontificis / Superiorum Permissu Romae
Da un disegno di Girolamo Muziano.
Villamena dedica l'incisione al perugino Cesare Crispolti (1563 - 1608), ricordando che la composizione fu diliniata da Girolamo Muziano e che in seguito alla morte del pittore, nel 1592, fu da lui incisa.
Magnifica prova, ricca di contrasto, impressa su carta vergata coeva con filigrana “mano”, rifilata al rame, restauro all’angolo inferiore destro perfettamente eseguito, nel complesso in buono stato di conservazione.
Bibliografia
Kühn-Hattenhauer, Das graphische Oeuvre von Francesco Villamena, p. 195; Bury, The Print in Italy, pp.17/18. Dimensioni 145x205.
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Francesco VILLAMENA (Assisi, 1564 - Roma, 7 Luglio 1624)
Incisore italiano. Secondo la tradizione, fu allievo di Cornelis Cort, le cui incisioni aveva copiato, e lavorò in età giovanile con Agostino Carracci. Realizzò poche incisioni originali, e riprodusse disegni di molti artisti, tra cui Raffaello, Paolo Veronese, Federico Barocci, Girolamo Muziano e Giulio Romano. La sua produzione include anche frontespizi e illustrazioni di libri. Strettamente collegato a quegli artisti nordici che tardivamente aderirono al Manierismo, come Hendrick Goltzius e Jacques Bellange, egli unì all'elegante stile calligrafico espressivo un perfetto controllo del bulino. Oltre a soggetti storici e religiosi, eseguì dei ritratti, tra cui ricordiamo una serie di figure di genere (Roma, Gab. N. Stampe). Nel 1594 eseguì una serie di incisioni che illustravano scene dalla Vita di San Francesco. La sua opera comprende all’incirca mille lastre.
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Bibliografia
Kühn-Hattenhauer, Das graphische Oeuvre von Francesco Villamena, p. 195; Bury, The Print in Italy, pp.17/18. Dimensioni 145x205.
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Francesco VILLAMENA (Assisi, 1564 - Roma, 7 Luglio 1624)
Incisore italiano. Secondo la tradizione, fu allievo di Cornelis Cort, le cui incisioni aveva copiato, e lavorò in età giovanile con Agostino Carracci. Realizzò poche incisioni originali, e riprodusse disegni di molti artisti, tra cui Raffaello, Paolo Veronese, Federico Barocci, Girolamo Muziano e Giulio Romano. La sua produzione include anche frontespizi e illustrazioni di libri. Strettamente collegato a quegli artisti nordici che tardivamente aderirono al Manierismo, come Hendrick Goltzius e Jacques Bellange, egli unì all'elegante stile calligrafico espressivo un perfetto controllo del bulino. Oltre a soggetti storici e religiosi, eseguì dei ritratti, tra cui ricordiamo una serie di figure di genere (Roma, Gab. N. Stampe). Nel 1594 eseguì una serie di incisioni che illustravano scene dalla Vita di San Francesco. La sua opera comprende all’incirca mille lastre.
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