Scilla trasformata in un mostro marino
Riferimento: | S35361 |
Autore | Antonio TEMPESTA |
Anno: | 1606 |
Misure: | 118 x 105 mm |
Riferimento: | S35361 |
Autore | Antonio TEMPESTA |
Anno: | 1606 |
Misure: | 118 x 105 mm |
Descrizione
Scilla nuda in mare a destra, con i cani marini che la circondano e con Glauco dietro a sinistra che piange la sua trasformazione.
Metamorphoseon sive transformationum ovidianarum libri quindicem aeneis formis ab Antonio Tempesta opera edita per la prima volta ad Anversa da Pieter de Jode nel 1606. Una serie di stampe incise che illustrano le Metamorfosi di Ovidio, con incisioni dell'artista e stampatore manierista Antonio Tempesta (1555-1630).
Bella impressione, stampata su carta vergata coeva, in ottimo stato di conservazione.
"These 150 copperplates, published not in Venice but in Antwerp in 1606 by Pieter de Jode [first edition] without an accompanying text, just one explanatory verse below each image, are one of the highest monuments that the graphic arts have elevated to the memory of Ovid" (Lafont).
Bibliografia
Bartsch, Le Peintre graveur (XVII.151.768); Cicognara 4749; Brunet 695; Graesse VI(2).49; Funck 399; Henkel-Illustrierte Augsbagen von Ovid's Metamorphosen in Bibl. Warburg Vorträge 1926, p. 60. A. Lafont, Shakespeare's erotic mythology and Ovidian renaissance culture (2013), pp. 25-26, 36.
Antonio TEMPESTA (Firenze 1555 – Roma 1630)
Pittore e incisore. Si formò a Firenze con Santi di Tito e poi con G. Stradano (col quale collaborò in Palazzo Vecchio sotto la direzione di G. Vasari), che esercitò su T. un'influenza determinante. Verso il 1575 si stabilì a Roma, dove si specializzò in affreschi di carattere decorativo lasciandone piacevoli esempî in edifici religiosi (S. Giovanni dei Fiorentini, S. Stefano Rotondo, battistero lateranense) e in dimore private (palazzo Pallavicini Rospigliosi, palazzo del Quirinale, Villa d'Este a Tivoli, palazzo Farnese a Caprarola). Fecondo incisore, eseguì numerose serie di acqueforti, privilegiando scene di caccia e di battaglie.
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Antonio TEMPESTA (Firenze 1555 – Roma 1630)
Pittore e incisore. Si formò a Firenze con Santi di Tito e poi con G. Stradano (col quale collaborò in Palazzo Vecchio sotto la direzione di G. Vasari), che esercitò su T. un'influenza determinante. Verso il 1575 si stabilì a Roma, dove si specializzò in affreschi di carattere decorativo lasciandone piacevoli esempî in edifici religiosi (S. Giovanni dei Fiorentini, S. Stefano Rotondo, battistero lateranense) e in dimore private (palazzo Pallavicini Rospigliosi, palazzo del Quirinale, Villa d'Este a Tivoli, palazzo Farnese a Caprarola). Fecondo incisore, eseguì numerose serie di acqueforti, privilegiando scene di caccia e di battaglie.
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