Sacra Famiglia con S. Anna e S. Giovanni Battista
Riferimento: | S30477 |
Autore | Cherubino ALBERTI |
Anno: | 1571 |
Misure: | 275 x 428 mm |
Riferimento: | S30477 |
Autore | Cherubino ALBERTI |
Anno: | 1571 |
Misure: | 275 x 428 mm |
Descrizione
Bulino, 1571, datato in lastra in basso a sinistra nell’immagine.
Da Federico Zuccari.
Esemplare nel secondo stato, con la notizia del privilegio papale aggiunta in nel margine inferiore a destra.
Bellisiima prova, impressa su carta vergata coeva, con sottili margini, in ottimo stato di conservazione.
L’incisione riprende, il bulino di Cornelis Cort, realizzato probabilmente nel 1570 (New Hollstein, n. 87).
Bibliografia
New Hollstein (Dutch & Flemish) 87 (Cornelis Cort; copy a.I); Bartsch XVII.63.38.
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Cherubino ALBERTI Borgo San Sepolcro 1553 - Roma 1615
Incisore, pittore e costruttore di balestre, originario di Borgo San Sepolcro. Fu attivo a San Sepolcro e Roma fino alla morte, nel 1615. Le sue prime incisioni sono datate 1571. Il centro della sua produzione venne realizzato tra 1571 e il 1590. I soggetti principali erano quelli mitologici, devozionali e ornamentali, nonché ritratti e antichità. Realizzò incisioni ispirandosi ai soggetti di Raffaello, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Andrea del Sarto, Rosso Fiorentino, Taddeo e Federico Zuccari. Mantenne la proprietà della maggior parte delle sue lastre e si curò della loro pubblicazione. Dopo la sua morte gli eredi ristamparono molti suoi soggetti con il privilegio di Papa Urbano VIII.
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Bibliografia
New Hollstein (Dutch & Flemish) 87 (Cornelis Cort; copy a.I); Bartsch XVII.63.38.
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Cherubino ALBERTI Borgo San Sepolcro 1553 - Roma 1615
Incisore, pittore e costruttore di balestre, originario di Borgo San Sepolcro. Fu attivo a San Sepolcro e Roma fino alla morte, nel 1615. Le sue prime incisioni sono datate 1571. Il centro della sua produzione venne realizzato tra 1571 e il 1590. I soggetti principali erano quelli mitologici, devozionali e ornamentali, nonché ritratti e antichità. Realizzò incisioni ispirandosi ai soggetti di Raffaello, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Andrea del Sarto, Rosso Fiorentino, Taddeo e Federico Zuccari. Mantenne la proprietà della maggior parte delle sue lastre e si curò della loro pubblicazione. Dopo la sua morte gli eredi ristamparono molti suoi soggetti con il privilegio di Papa Urbano VIII.
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