Cristo e la Samaritana

Riferimento: S21460
Autore Gian Giacomo VALEGIO
Anno: 1565 ca.
Misure: 280 x 415 mm
500,00 €

Riferimento: S21460
Autore Gian Giacomo VALEGIO
Anno: 1565 ca.
Misure: 280 x 415 mm
500,00 €

Descrizione

Bulino, 1565 circa, firmato in lastra in basso a destra. Da un soggetto di Marco del Moro.

Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva, con sottili margini, una piega di stampa nella parte sinistra centrale, per il resto in perfetto stato di conservazione.

Sconosciuta al Bartsch ed al Passavant questa opera viene citata dal Nagler, che la descrive con cura.

Il soggetto deriva dall’ambito veronese, precisamente da Marco del Moro ed è incisa nella maniera di Giacomo Caraglio.

Madeline Archer la elenca tra le opere ingiustamente attribuite a Caraglio. Molto rara.

Bibliografia

Nagler, Die Monogrammisten , 1837: TIB 075. 

Gian Giacomo VALEGIO (Verona circa 1548 – 1587)

Disegnatore e incisore attivo nella seconda metà del XVII secolo. Valegio o Valeggio, Giovanni Giacomo, incisore veronese, fu attivo intorno al 1570-90, contemporaneamente a un editore d'arte di nome Nicolo Valegio. Esistono diversi suoi fogli delicatamente incisi, ma le prove di stampa di buona qualità sono rare. Spesso viene confuso con Gian Giacomo Caraglio, poiché Valegio si faceva chiamare anche “Jacobus Veronensis”. Questo nome compare in un foglio, la Sacra Famiglia di Raffello Sanzio, che Bartsch assegna a Caraglio (B. n. 5). In un altro foglio (Bartsch n. 7), più vicino allo stile di Valerio, si firma Jo. Jacobus Veronensis fe.

Gian Giacomo VALEGIO (Verona circa 1548 – 1587)

Disegnatore e incisore attivo nella seconda metà del XVII secolo. Valegio o Valeggio, Giovanni Giacomo, incisore veronese, fu attivo intorno al 1570-90, contemporaneamente a un editore d'arte di nome Nicolo Valegio. Esistono diversi suoi fogli delicatamente incisi, ma le prove di stampa di buona qualità sono rare. Spesso viene confuso con Gian Giacomo Caraglio, poiché Valegio si faceva chiamare anche “Jacobus Veronensis”. Questo nome compare in un foglio, la Sacra Famiglia di Raffello Sanzio, che Bartsch assegna a Caraglio (B. n. 5). In un altro foglio (Bartsch n. 7), più vicino allo stile di Valerio, si firma Jo. Jacobus Veronensis fe.