Vergine con Bambino e S. Giovannino
Riferimento: | S35544 |
Autore | Orazio FARINATI |
Anno: | 1590 ca. |
Misure: | 218 x 244 mm |
Riferimento: | S35544 |
Autore | Orazio FARINATI |
Anno: | 1590 ca. |
Misure: | 218 x 244 mm |
Descrizione
Acquaforte e bulino, privo di data, siglato in lastra in basso a destra “P Fari I”; al centro, in basso, l’excudit di Gaspare dall’Oglio “Gasparo daholio exc”.
Esemplare nello stato finale con gli angoli smussati e parziale perdita dell’inciso.
Bella prova, impressa su carta vergata coeva, rifilata alla linea marginale, in ottimo stato di conservazione.
L’incisione di Orazio Farinati riproduce un disegno non noto di Paolo Farinati. Gioconda Albricci descrive quattro stati della lastra:
I) firmata in basso a destra: "P.F.I."; nel margine inferiore, al centro: ".HO.F.F."; nell'inciso, in basso al centro: "Gasparo dalolio exc"; nell'angolo inferiore destro si vede una conchiglia, in basso a sinistra vi è una scritta;
II) l'angolo inferiore sinistro è rotto e della scritta rimane solo la lettera finale "S";
III) la lastra è stata rifilata immediatamente sotto la linea inferiore dell'inciso e della scritta ".HO.F.F." non rimangono che i tratti superiori delle "F";
IV) a seguito alla rottura dell'angolo inferiore sinistro della lastra, anche i rimanenti angoli sono stati smussati; in basso a destra si legge: "P Fari I".
Circa la datazione, abbiamo un sicuro terminus post, il 1583, che costituisce l’anno di inizio dell’attività editoriale di Gaspare dall’Oglio. La data appare proprio su un’opera incisa da Orazio “Il passaggio del Mar Rosso”. La sua attività editoriale è documentata fino al 1599. Propendiamo per una datazione intorno al 1590, poiché altre incisioni di Orazio da modelli di Paolo recano date comprese tra il 1589 e il 1593.
Bibliografia
Bartsch XVI.169.3.II; G. Albricci Le incisioni di Paolo e Orazio Farinati, Saggi e Memorie di Storia dell'Arte. 12, 1980, pp. 25-26, n. 3; G. Marini, Paolo Farinati 1524 – 1606, pp. 207-219
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Orazio FARINATI (Verona 1558/1561 - dopo il 1616)
Figlio primogenito di Paolo Farinati, fu l'unico dei tre figli a seguire con determinazione le orme paterne, come pittore e incisore e, infine, rilevandone la bottega. Si formò artisticamente dal padre, imitandone lo stile. In qualità di pittore, fino alla morte del padre fu impegnato a tradurre su parete i cartoni forniti dal padre. Dopo la morte del padre acuqistò una sua autonomia, tuttavia senza raggiungere la qualità del padre. Ciò si riscontra anche nella sua attività di incisore. La sua produzione consiste in 5 incisioni, tutte eseguite da disegni paterni, per quanto caratterizzate da un segno meno sottile ed elegante.
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Bibliografia
Bartsch XVI.169.3.II; G. Albricci Le incisioni di Paolo e Orazio Farinati, Saggi e Memorie di Storia dell'Arte. 12, 1980, pp. 25-26, n. 3; G. Marini, Paolo Farinati 1524 – 1606, pp. 207-219
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Orazio FARINATI (Verona 1558/1561 - dopo il 1616)
Figlio primogenito di Paolo Farinati, fu l'unico dei tre figli a seguire con determinazione le orme paterne, come pittore e incisore e, infine, rilevandone la bottega. Si formò artisticamente dal padre, imitandone lo stile. In qualità di pittore, fino alla morte del padre fu impegnato a tradurre su parete i cartoni forniti dal padre. Dopo la morte del padre acuqistò una sua autonomia, tuttavia senza raggiungere la qualità del padre. Ciò si riscontra anche nella sua attività di incisore. La sua produzione consiste in 5 incisioni, tutte eseguite da disegni paterni, per quanto caratterizzate da un segno meno sottile ed elegante.
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