Sansone e Dalila
Riferimento: | S42084 |
Autore | Niccolò BOLDRINI |
Anno: | 1540 ca. |
Misure: | 490 x 302 mm |
Riferimento: | S42084 |
Autore | Niccolò BOLDRINI |
Anno: | 1540 ca. |
Misure: | 490 x 302 mm |
Descrizione
Xilografia, 1540 circa. Da un disegno di Tiziano.
Il gruppo principale riprende in controparte un'incisione a bulino di ambito raffaellesco attribuita a Giovanni Antonio da Brescia (V. Hind 1938-48 vol. V, p. 44, n. 23).
“[…] Tiziano ridisegnò tutta la scena, ricordando anche altre invenzioni raffaellesche, come la Strage degli Innocenti e la Battaglia di Ostia; ma in questo processo di reinvenzione egli riuscì a infondere una vita e una energia del tutto nuove; ciò si vede specialmente nella figura eroica di Sansone, che, oltre al vigore della sua anatomia, si avvale di una tecnica grafica e di una complessità di segni del tutto nuovi e di grande effetto: così alla nuova concezione delle figure corrisponde anche una diversità di mezzi espressivi” (cfr. Rosand- Murano, p. 113, n. 48).
Bella prova, ricca di toni, impressa su carta vergata coeva, irregolarmente rifilata alla linea marginale, minimi restauri visibili al verso per il resto in ottimo stato di conservazione. Nell’angolo inferiore destro troviamo una firma di appartenenza “G. Stampini 1796”.
Bibliografia
Rosand and Muraro (1976), p. 113, n. 48; Passavant VI.223.5.
Niccolò BOLDRINI (Vicenza, 1500 circa; Venezia, 1530–70)
Intagliatore italiano. Della sua vita poco si conosce; è famoso essenzialmente per quelle opere firmate ispirate a disegni di vari artisti. L’iscrizione TITIANVS INV/Nicolaus Boldrinus/Vicenti[n]us inci/debat. 1566 nella xilografia in chiaroscuro di Venere Cupido testimonia la sua conoscenza delle opere di Tiziano. Boldrini è stato a lungo considerato incisore delle opera di Tiziano per eccellenza e suo diretto collaboratore. Tuttavia, la critica contemporanea tende a circoscrivere tale collaborazione ad una sola opera, la xilografia dei Sei Santi. Alcune osservazioni di carattere storico-stilistico portano alla conclusione che alcuni paesaggi, come Paesaggio con Mungitrice e San Geronimo nella Landa, non sono il risultato di una diretta collaborazione Boldrini -Tiziano, ma del tedesco Giovanni Britto. Delle 30 opere a lui attribuite, stilisticamente e qualitativamente molto diverse fra loro, troviamo anche la Caricatura di Laocoonte e Marco Curzio.
|
Niccolò BOLDRINI (Vicenza, 1500 circa; Venezia, 1530–70)
Intagliatore italiano. Della sua vita poco si conosce; è famoso essenzialmente per quelle opere firmate ispirate a disegni di vari artisti. L’iscrizione TITIANVS INV/Nicolaus Boldrinus/Vicenti[n]us inci/debat. 1566 nella xilografia in chiaroscuro di Venere Cupido testimonia la sua conoscenza delle opere di Tiziano. Boldrini è stato a lungo considerato incisore delle opera di Tiziano per eccellenza e suo diretto collaboratore. Tuttavia, la critica contemporanea tende a circoscrivere tale collaborazione ad una sola opera, la xilografia dei Sei Santi. Alcune osservazioni di carattere storico-stilistico portano alla conclusione che alcuni paesaggi, come Paesaggio con Mungitrice e San Geronimo nella Landa, non sono il risultato di una diretta collaborazione Boldrini -Tiziano, ma del tedesco Giovanni Britto. Delle 30 opere a lui attribuite, stilisticamente e qualitativamente molto diverse fra loro, troviamo anche la Caricatura di Laocoonte e Marco Curzio.
|