Allegoria di Roma

Riferimento: S24531
Autore Jacopo PALMA detto "Palma il Giovane"
Anno: 1611 ca.
Misure: 175 x 260 mm
575,00 €

Riferimento: S24531
Autore Jacopo PALMA detto "Palma il Giovane"
Anno: 1611 ca.
Misure: 175 x 260 mm
575,00 €

Descrizione

Acquaforte e bulino, circa 1611.


Secondo stato di due con l’indirizzo di Giacomo Franco.

Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva con filigrana “ancora nel cerchio e tre lune”, rifilata al rame o con sottili margini, in eccellente stato di conservazione.

Opera tratte dall'opera De excellentia et nobilitate delineationis libri duo, pubblicata nel 1611.

Nato a Venezia da appartenenti ad una famiglia dalla spiccata indole artistica, fu subito iniziato agli studi pittorici sulle orme dello zio del padre, Palma il Vecchio e del fratello della madre, Bonifacio de' Pitati. Studiò e subì l'influenza di Raffaello e Tintoretto, eseguì varie copie di Tiziano, suo vero maestro, col quale in seguito collaborò portandone anche a termine il celebre dipinto La Pietà. Si formò nel periodo della scuola veneta e del manierismo romano, che ebbe modo di apprendere durante i quattro anni del suo soggiorno romano. L'inizio della sua produzione artistica è datata verso il 1565.

Dal punto di vista grafico deve la sua fortuna all’incontro con l’editore ed incisore Giacomo Franco, figlio naturale di Battista Franco. L’opera grafica è pressoché raccolta nel 1611 nel De excellentia et nobilitate delineationis libri duo, edito dal Franco.

Il trattato comprende studi anatomici ad acquaforte e a bulino incisi da Jacopo Palma, o derivati da suoi disegni e, nel secondo libro, studi di cammei, rilievi, decorazione "all'antica", incisi dal Battista Franco e probabilmente ritoccati dal figlio. Dimensioni 175x260.

Bibliografia

Bartsch XVI.293.23; S. Mason Rinaldi, Palma il Giovane. L'opera completa, pp. 46.

Jacopo PALMA detto "Palma il Giovane" (Venezia 1544 -1628)

Appellativo del pittore Iacopo Negretti o Nigretti, figlio di Antonio, il quale era a sua volta nipote di Palma il Vecchio; fu allievo del padre e probabilmente di Tiziano, di cui terminò la Pietà (Venezia, Gallerie dell'accademia). A Roma conobbe l'arte di Michelangelo e subì l'influenza di T. e F. Zuccari; tornato a Venezia (dopo il 1570), compì la sua formazione sotto l'influsso del Tintoretto. La sua opera maggire è la decorazione (1580-81) della sacrestia di S. Giacomo dall'Orio a Venezia; dal 1583 al 1590, attese a lavori per l'oratorio dei Crociferi; collaborò ampiamente a rinnovare la decorazione del Palazzo Ducale e lasciò moltissime altre opere nelle chiese di Venezia. Palma il Giovane fu anche abile incisore: le sue acqueforti furono incluse nel De excellentia et nobilitare delineationis Libri duo, un manuale di disegno pubblicato nel 1611 da Giacomo Franco. Il trattato comprende studi anatomici ad acquaforte e a bulino incisi da Jacopo Palma, o derivati da suoi disegni e, nel secondo libro, studi di cammei, rilievi, decorazione "all'antica", incisi dal Battista Franco e probabilmente ritoccati dal figlio.

Bibliografia

Bartsch XVI.293.23; S. Mason Rinaldi, Palma il Giovane. L'opera completa, pp. 46.

Jacopo PALMA detto "Palma il Giovane" (Venezia 1544 -1628)

Appellativo del pittore Iacopo Negretti o Nigretti, figlio di Antonio, il quale era a sua volta nipote di Palma il Vecchio; fu allievo del padre e probabilmente di Tiziano, di cui terminò la Pietà (Venezia, Gallerie dell'accademia). A Roma conobbe l'arte di Michelangelo e subì l'influenza di T. e F. Zuccari; tornato a Venezia (dopo il 1570), compì la sua formazione sotto l'influsso del Tintoretto. La sua opera maggire è la decorazione (1580-81) della sacrestia di S. Giacomo dall'Orio a Venezia; dal 1583 al 1590, attese a lavori per l'oratorio dei Crociferi; collaborò ampiamente a rinnovare la decorazione del Palazzo Ducale e lasciò moltissime altre opere nelle chiese di Venezia. Palma il Giovane fu anche abile incisore: le sue acqueforti furono incluse nel De excellentia et nobilitare delineationis Libri duo, un manuale di disegno pubblicato nel 1611 da Giacomo Franco. Il trattato comprende studi anatomici ad acquaforte e a bulino incisi da Jacopo Palma, o derivati da suoi disegni e, nel secondo libro, studi di cammei, rilievi, decorazione "all'antica", incisi dal Battista Franco e probabilmente ritoccati dal figlio.