Tipus Orbis Terrarum
Riferimento: | S46916 |
Autore | Hernando De Solis |
Anno: | 1598 |
Zona: | Planisfero |
Misure: | 485 x 335 mm |
Riferimento: | S46916 |
Autore | Hernando De Solis |
Anno: | 1598 |
Zona: | Planisfero |
Misure: | 485 x 335 mm |
Descrizione
Eccellente esemplare della rara carta del mondo di Hernando De Solis, pubblicata a Valladolid. Si tratta di una delle prime mappe in rame pubblicate nella penisola iberica.
Rodney Shirley data la lastra al 1603, anno in cui il planisfero di Hernando de Solis viene inserito nelle Relaciones universales del mondo, una traduzione spagnola del testo geografico di Giovanni Botero, “Le Relazioni Universali”. Tuttavia, sembra certo che la lastra sia stata preparata già nel 1598, anno che compare sulla carta del continente americano, parte del set assieme a quelle degli altri continenti, che contribuisce a datare l’intera serie di incisioni del De Solis.
La conferma della data ci viene fornita da uno dei più grandi storici dell'arte spagnoli, Juan Agustín Ceán Bermúdez (1749-1829): “Solis (Hernando de) grabador de láminas. Residia en Valladolid á fines del siglo XVI con gran crédito, particularmente en grabar cartas geográficas. Grabó el año de 1598 el mapa del orbe terráqueo con adornos de buen gusto y los otros quatro de las partes del mundo. Son muy apreciables las medallas que están en el de América con los bustos de Americo Vespucio y de Cristóbal Colon” (cf. Juan Agustín Ceán Bermúdez, Diccionario historico de los mas ilustres profesores de las bellas artes en España, vol. 3, 1800, pp. 383-384).
Dal punto di vista cartografico, De Solis basa la sua mappa sul planisfero di Abraham Ortelius del 1570, con i toponimi tradotti in spagnolo. Include il caratteristico contorno rigonfio del Sud America, mentre solo lo Stretto di Magellano separa il Sudamerica dal grande e sconosciuto continente meridionale. Si tratta di una caratteristica comune nelle mappe dell'epoca, poiché si pensava che un continente meridionale fosse nascosto nel Pacifico e vicino al Polo Sud per bilanciare i continenti dell'emisfero settentrionale. I punti di tale continente derivavano dai racconti e dalle osservazioni dei marinai; ad esempio, la nota a sud del Capo di Buona Speranza, dove si parla di pappagalli visti dai marinai portoghesi. Questa regione, spesso chiamata Psitacorum regio, compare nel planisfero di Gerard Mercator del 1541 e anche in quello del 1569.
Più a est, nel continente meridionale, si trovano diversi toponimi - Beach, Lucach e Maletur – che derivano dai Viaggi di Marco Polo; i tre luoghi erano regioni dell’isola di Giava. Come si può notare, un menor di Giava è vicino a Maletur. Questa confusione tra Giava e il continente meridionale deriva da un errore di Marco Polo, che inizialmente usava alla maniera araba il toponimo Java Major per Giava e quello di Java Minor per Sumatra. Dopo che un errore di stampa nell'edizione del 1532 dei Viaggi (Parigi e Basilea) fece apparire Giava Minore come l'isola più grande del mondo, i cartografi cominciarono a creare una massa terrestre per rappresentare Java Minor, Beach, Lucach e Maletur.
Un intrigante toponimo si trova nell'estremo nord-ovest del Nord America. Anian Reino che deriva da Ania, una provincia cinese situata su un grande golfo menzionata nei viaggi di Marco Polo (capitolo 5, libro 3). Il golfo descritto da Polo era in realtà il Golfo del Tonchino, ma la descrizione della provincia è stata trasposta dal Vietnam alla costa nord-occidentale del Nord America. La prima carta geografica a farlo fu il mappamondo di Giacomo Gastaldi del 1562, seguito da Il Disegno del discoperto della nova Franza di Paolo Forlani nel 1566. Lo Stretto divenne quindi un'abbreviazione per indicare un passaggio verso la Cina, ovvero un Passaggio a Nord-Ovest, ed appare sulle carte geografiche fino alla metà del XVIII secolo.
Mentre la geografia della carta è tratta dalla prima lastra del mondo di Ortelius, gli elementi decorativi a nastro ricordano il planisfero finale di Ortelius, del 1589. Una caratteristica che differenzia questa carta, tuttavia, sono le quattro mappe continentali inserite nei medaglioni agli angoli.
Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, tracce di pieghe di carta e piccolo restauro perfettamente eseguito nel margine bianco inferiore sinistro, per il resto in eccellente stato di conservazione.
Bellissimo esemplare di questa rara carta del mondo.
Bibliografia
Juan Agustín Ceán Bermúdez, Diccionario historico de los mas ilustres profesores de las bellas artes en España, vol. 3, 1800, pp. 383-384; R. Shirley, The Mapping of the World, n. 242.
Hernando De Solis (attivo a Valladolid alla fine del XVI secolo)
"Solis (Hernando de) incisore di tavole. Risiedette a Valladolid alla fine del XVI secolo con grande merito, soprattutto nell'incisione di carte geografiche. Nell'anno 1598 incise la mappa dell'orbe terrestre con decorazioni di gusto e le altre quattro delle parti del mondo. Le medaglie della carta dell'America con i busti di Americo Vespucio e Cristoforo Colombo sono molto preziose" (cfr. Juan Agustín Ceán Bermúdez, Diccionario historico de los mas ilustres profesores de las bellas artes en España, vol. 3, 1800, pp. 383-384).
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Hernando De Solis (attivo a Valladolid alla fine del XVI secolo)
"Solis (Hernando de) incisore di tavole. Risiedette a Valladolid alla fine del XVI secolo con grande merito, soprattutto nell'incisione di carte geografiche. Nell'anno 1598 incise la mappa dell'orbe terrestre con decorazioni di gusto e le altre quattro delle parti del mondo. Le medaglie della carta dell'America con i busti di Americo Vespucio e Cristoforo Colombo sono molto preziose" (cfr. Juan Agustín Ceán Bermúdez, Diccionario historico de los mas ilustres profesores de las bellas artes en España, vol. 3, 1800, pp. 383-384).
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