Orbis Descriptio

Riferimento: s28375
Autore Girolamo RUSCELLI
Anno: 1561 ca.
Zona: Planisfero
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 265 x 190 mm
1.500,00 €

Riferimento: s28375
Autore Girolamo RUSCELLI
Anno: 1561 ca.
Zona: Planisfero
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 265 x 190 mm
1.500,00 €

Descrizione

Mappa del mondo Ruscelli straordinariamente accurata per il periodo; la prima mappa del mondo a doppio emisfero ad apparire in un atlante. Ruscelli ha basato il suo lavoro sul precedente planisfero di Giacomo Gastaldi del 1548, a proiezione ovale, e lo ha ripresentato usando la proiezione circolare di Roger Bacon, utilizzata anche dal grande planisfero di Francesco Tramezzino del 1554.

I continenti sono rappresentati in modo straordinariamente accurato per l'epoca. A parte l'Antartide, sono presenti tutti i continenti, anche se il Nord America viene raffigurato come un'estensione dell'Asia. La California è mostrata come una lunga penisola piuttosto che un'isola, la costa orientale del Nord America è rappresentata in modo abbastanza accurato, così come il Golfo del Messico, il Messico e l'America centrale. La costa orientale del Sud America mostra il rigonfiamento apocrifo che rimarrà per qualche tempo parte della sua raffigurazione. Lo Stretto di Magellano è ben delineato. L'emisfero orientale è disegnato in modo abbastanza accurato con l'Asia, inclusa la parte nord-occidentale del Nord America, contrassegnata come Terra Incognita e distintamente mostrata come un ponte di terra che collega l'Asia e il Nord America, con la sua costa etichettata come Littus incognitum.

Acquaforte e bulino, circa 1561. Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, con margini, in perfetto stato di conservazione. Esemplare in meravigliosa coloritura coeva.

Carta tratta dalla Geographia di Claudio Tolomeo, a cura di Girolamo Ruscelli, pubblicata in Venezia in più edizioni tra il 1561 ed il 1598. La carta è basata sulla “Geografia” di Giacomo Gastaldi (1548), che probabilmente disegnò personalmente anche queste mappe, che vennero incise dai fratelli Livio e Giulio Sanuto.

La peculiarità di queste mappe è che sono incise due per lastra e successivamente tagliate; questo il motivo per cui il segno del rame appare solo in tre lati della mappa. Il testo del Ruscelli e le sue carte sono considerate come il miglior atlante moderno fino alla prima versione del Theatrum  Orbis Terrarum di Abraham Ortelius (1570).

Solo la loro larga diffusione ne impedisce una valutazione sostenuta nel mercato antiquario. L'opera infatti ebbe una prima stesura nel 1561, stampata da Vincenzo Valgrisi che ne curò anche la ristampa del 1562. Tre sono le edizioni firmate da Giordano Ziletti (due nel 1564 e una del 1574), mentre nel 1597 viene edita dai fratelli Calignani. Tutte queste edizioni contengono 64 tavole. Nel 1598 e 1599 vengono alla luce le due edizioni curate da Giuseppe Rosaccio e stampate dagli Eredi di Melchior Sessa. Queste ultime due edizioni comprendono 69 tavole; sono infatti aggiunte la carta del planisfero e dei continenti di Rosaccio.

Gli esemplari delle carte del Ruscelli in coloritura coeva sono assolutamente rarissimi.

Girolamo RUSCELLI (Viterbo 1504 – Venezia 1566)

Girolamo Ruscelli erudito e poligrafo nativo di Viterbo, si formò a Roma ma si trasferì ben presto nel Veneto dove curò, per la tipografia Valgrisi, le edizioni di numerosi classici italiani. Ruscelli fu anche il curatore della versione riveduta e ampliata della Geographia di Tolomeo, stampata a Venezia svariate volte tra il 1561 e la fine del secolo. Le mappe sono basate su quelle catalogate da Giacomo Gastaldi per l’edizione veneziana del 1548, ed incise dai fratelli Sanuto.

Girolamo RUSCELLI (Viterbo 1504 – Venezia 1566)

Girolamo Ruscelli erudito e poligrafo nativo di Viterbo, si formò a Roma ma si trasferì ben presto nel Veneto dove curò, per la tipografia Valgrisi, le edizioni di numerosi classici italiani. Ruscelli fu anche il curatore della versione riveduta e ampliata della Geographia di Tolomeo, stampata a Venezia svariate volte tra il 1561 e la fine del secolo. Le mappe sono basate su quelle catalogate da Giacomo Gastaldi per l’edizione veneziana del 1548, ed incise dai fratelli Sanuto.