Mappamondo o sia Descrizione Generale del Globo Terrestre ed Acquatico

Riferimento: S36715
Autore Giambattista ALBRIZZI
Anno: 1740
Zona: Planisfero
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 360 x 300 mm
Non Disponibile

Riferimento: S36715
Autore Giambattista ALBRIZZI
Anno: 1740
Zona: Planisfero
Luogo di Stampa: Venezia
Misure: 360 x 300 mm
Non Disponibile

Descrizione

Mappa del mondo tratta dall’Atlante Novissimo, edito da Giambattista Albrizzi, nel 1740 circa; una delle più interessanti e decorative carte del mondo che compaiono in un Atlante della metà del Settecento italiano.

Elegante esempio della scuola italiana di cartografia commerciale; la decorazione intorno alla carta è stata realizzata da Giovanni Battista Piazzetta (1682-1754 ca.), la cui influenza è visibile nella successiva opera di Antonio Zatta e di altri editori veneziani del ‘700.

Il contenuto cartografico della carta, che è tratto dal Mappe Monde di De l'Isle (1700), è circondato da allegorie femminili in ogni angolo che rappresentano i quattro continenti, delle quali il Piazzetta è il disegnatore e Giuliano Giampiccoli l’incisore.

La mappa comprende una sfera armillare, le rotte dell'esploratore, la sconosciuta costa nord-occidentale dell'America, le proiezioni incomplete dell'Australia (ancora attaccata alla Nuova Guinea) e della Nuova Zelanda, la congiunzione della massa della Terra Asiatica che si estende verso l'Alaska e molti altri miti cartografici e proiezioni errate.

Acquaforte, finemente colorata a mano, in ottime condizioni.

Giambattista ALBRIZZI (Venezia 1698 - 1777)

Figlio di Girolamo e fratello di Almorò, fu anch'egli stampatore ed editore in Venezia, dove nacque il 29 dic. 1698 e svolse attività particolarmente nel ventennio 1730-50. Tra i più caratteristici progenitori del giornalismo moderno, pubblicò dapprima, dal 1729 al 1738, il settimanale Novelle della Repubblica delle Lettere,che dal 1733 assunse iltitolo di Novelle della Repubblica Letteraria (poi proseguito sino al 1762 dal tipografo-editore D. Occhi): una specie di bollettino bibliografico, con brevi articoli recensivi, di cui fu redattore per breve tempo il p. A. Calogerà. Alla fine del 1740 ottenne dai Riformatori dello Studio di Padova il privilegio di stampare i un giornale contenente notizie politiche e militari, estratto dalle Gazzette di Francfort, Leyde, Mantova ed altre: fu Il Nuovo Postiglione (dal 1741), riguardante, soprattutto, cronaca politica e fatti militari, poi condotto innanzi da altri sino al 1816. L'A. fu anche l'estensore dell'anonima guida di Venezia Il Forestiero illuminato ... (Venezia 1740, con settantadue tavole, di cui alcune incise da F. Zucchi), a cui arrise la fortuna di un grande smercio e di replicate edizioni per tutto il secolo. Ma l'A. seppe, soprattutto, dare grandissimo impulso al-l'arte tipografica veneziana, legando il proprio nome ad una serie di splendide edizioni, per cui si valse della collaborazione dei migliori disegnatori e incisori del tempo: il Piazzetta, gli Zanetti, il Pitteri, il Bartolozzi. Vanno ricordate le Opere del Bossuet (1736-57), illustrate dal Piazzetta e da G. B. Tiepolo, e la Gerusalemme Liberata (1745), con disegni del Piazzetta, di cui l'Albrizzi pubblicò ancora, nel 1760, gli Studi di Pittura incisi su quarantotto tavole. Notevoli, poi, i due volumi degli Zanetti (con disegni anche del Piazzetta) Delle antiche statue greche e romane possedute dalla Repubblica (1740-43), l'opera del Salmon su Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo (1736-48), con numerose tavole, e le Gemme antiche di A.M. Zanetti (1750). L'Albrizzi morì il 20 marzo 1777.

Giambattista ALBRIZZI (Venezia 1698 - 1777)

Figlio di Girolamo e fratello di Almorò, fu anch'egli stampatore ed editore in Venezia, dove nacque il 29 dic. 1698 e svolse attività particolarmente nel ventennio 1730-50. Tra i più caratteristici progenitori del giornalismo moderno, pubblicò dapprima, dal 1729 al 1738, il settimanale Novelle della Repubblica delle Lettere,che dal 1733 assunse iltitolo di Novelle della Repubblica Letteraria (poi proseguito sino al 1762 dal tipografo-editore D. Occhi): una specie di bollettino bibliografico, con brevi articoli recensivi, di cui fu redattore per breve tempo il p. A. Calogerà. Alla fine del 1740 ottenne dai Riformatori dello Studio di Padova il privilegio di stampare i un giornale contenente notizie politiche e militari, estratto dalle Gazzette di Francfort, Leyde, Mantova ed altre: fu Il Nuovo Postiglione (dal 1741), riguardante, soprattutto, cronaca politica e fatti militari, poi condotto innanzi da altri sino al 1816. L'A. fu anche l'estensore dell'anonima guida di Venezia Il Forestiero illuminato ... (Venezia 1740, con settantadue tavole, di cui alcune incise da F. Zucchi), a cui arrise la fortuna di un grande smercio e di replicate edizioni per tutto il secolo. Ma l'A. seppe, soprattutto, dare grandissimo impulso al-l'arte tipografica veneziana, legando il proprio nome ad una serie di splendide edizioni, per cui si valse della collaborazione dei migliori disegnatori e incisori del tempo: il Piazzetta, gli Zanetti, il Pitteri, il Bartolozzi. Vanno ricordate le Opere del Bossuet (1736-57), illustrate dal Piazzetta e da G. B. Tiepolo, e la Gerusalemme Liberata (1745), con disegni del Piazzetta, di cui l'Albrizzi pubblicò ancora, nel 1760, gli Studi di Pittura incisi su quarantotto tavole. Notevoli, poi, i due volumi degli Zanetti (con disegni anche del Piazzetta) Delle antiche statue greche e romane possedute dalla Repubblica (1740-43), l'opera del Salmon su Lo stato presente di tutti i paesi e popoli del mondo (1736-48), con numerose tavole, e le Gemme antiche di A.M. Zanetti (1750). L'Albrizzi morì il 20 marzo 1777.