Nouvelle Mappe Monde dedièe au progrès de nos connoissances
Riferimento: | S35718 |
Autore | Francesco & Paolo SANTINI |
Anno: | 1776 ca. |
Zona: | Planisfero |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 680 x 490 mm |
Riferimento: | S35718 |
Autore | Francesco & Paolo SANTINI |
Anno: | 1776 ca. |
Zona: | Planisfero |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 680 x 490 mm |
Descrizione
Mappamondo scientifico a due emisferi, splendidamente inciso.
La mappa è realizzata considerando come primo meridiano quello che attraversa Parigi. I due emisferi sono ruotati di 45 gradi sul loro asse in modo da delimitare in uno le acque, nell’altro le terre. Questo effetto crea un “Emisfero Terrestre” con gli stati dell’emisfero settentrionale, l’Africa e buona parte del Sud America, mentre l’ “Emisfero Marino” mostra le Indie Orientali, l’Australasia e il Pacifico, nonché l’estremità meridionale del Sud America.
Non sorprende il fatto che, come conseguenza della sperimentazione attuata dalla scuola francese di cartografi teoretici, Parigi si trovi "precisement au centre de tous les continents du monde." Questa proiezione insolita, ispirata al lavoro della Reale Accademia delle Scienze Francese , enfatizza anche la continuità dei continenti. Questo tema è in linea con le primissime opere realizzate dai cartografi francesi scientifici, tra cui Philippe Buache, e riprende i tipici concetti teoretici, tra cui il 'Mer de l'Ouest' ed altri fantastici sistemi visibili nell’America nord-occidentale.
Il mappamondo fu pubblicato per la prima volta a Parigi da Julien nel 1753. Questo esemplare, nello specifico, è una successiva edizione italiana pubblicata a Venezia da Santini e Remondini. La mappa, inserita in un’elaborata cornice decorativa, è completata da paragrafi di testo in francese che ne spiegano i dettagli, perciò Santini poté nominare i due emisferi Marino e Terrestre. Australia e Nuova Zelanda sono raffigurate solo in parte (nonostante le scoperte di Cook un decennio prima); il fittizio 'Mer de l'Ouest' si trova nell'america nord-occidentale, con un grande 'I. Nouvelle' esattamente a sud dello stretto di Bering; inoltre, Jesso è rappresentata come parte della terra ferma in Asia.
Carta geografica curata da don Paolo Santini e dal fratello Francesco per il loro prestigioso Atlas universel dressé sur les meilleures cartes modernes, sontuoso atlante composto da mappe che rielaborano la più aggiornata cartografia francese in una veste veneta.
Le carte sono prese dai migliori geografi del suo tempo, D’Anville, Bellin, Bonne, Borgomo, Boscovich, Clarici, Delisle, Jaillot, Janvier, Robert de Vaugondy. In effetti nelle carte dei Santini, vengono mescolati termini francesi con italiani, ma sono offerte con una grazia compositiva ed incisoria loro caratteristiche: una toponomastica non fitta, scritta in grande e ben leggibile.
L’atlante di Santini non ebbe una grande fortuna editoriale e uscì in poche copie: venne quindi ristampato dai Remondini, che avevano acquistato dal Santini nel 1781 le incisioni in rame. Alle carte di Paolo Santini, datate fra il 1774 e il 1780, i Remondini aggiunsero diverse altre carte, datate fra il 1782 e il 1784: fra queste, nel secondo volume, la grande carte ripiegata dell’Italia, la Repubblica di Genova, la Palestina, le grandi carte dell’Africa.
Paolo Santini (1729, Venezia–1793, Belluno), sacerdote cattolico presso la Chiesa di Santa Maria Formosa a Venezia, docente di disegno alle scuole della città lagunare della Provincia Veneta della Compagnia di Gesù. Santini, cartografo, incisore ed editore, aggiornò e pubblicò le mappe dei geografi e cartografi francesi Gilles Robert de Vaugondy (1688–1766) e Didier Robert de Vaugondy (c. 1723–1786), ispirandosi anche alle opere dei cartografi italiani, innanzitutto a quelle di Giovanni Antonio Rizzi Zannoni (1736–1814). Utilizzando, come modello, le mappe raccolte e pubblicate nel 1752 nell’Atlas Universel di Gilles Robert e Didier Robert de Vaugondy, acquistate a Parigi da suo fratello, Francesco Santini, e le «migliori carte geografiche» dell’epoca, Paolo Santini incise nuove lastre e diede alle stampe a Venezia, nel 1776, l’Atlas Universel dressé sur les meilleures cartes modernes. L’anno successivo, 1777, cedette i diritti di pubblicazione all’editore Giuseppe Remondini (1754–1811) di Bassano del Grappa che ristampò l’«Atlas Universel» in due volumi che raccoglievano complessivamente 123 carte geografiche. Le matrici in rame in possesso dei Santini furono poi acquistate, nel 178, dalla stamperia Remondini.
Incisione in rame, coloritura coeva dei contorni, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
NMM III, 277; Nordenskiöld 276; Phillips, Atlases 647. Rodolfo Gallo, L'incisione nel '700 a Venezia e a Bassano, in “Ateneo Veneto”, A. CXXXII, v. 128, pp. 153-214.
Francesco & Paolo SANTINI (Attivi a Venezia seconda metà del XVIII secolo)
Paolo Santini (Venezia 1729 - Belluno 1793) era prete della chiesa di Santa Maria Formosa in Venezia e professore di disegno presso le scuole pubbliche dei Gesuiti. Dalle migliori carte dell'epoca realizzò con il fratello Francesco il celebre Atlas Universal, diviso in 2 volumi e contenente 123 carte. Francesco Santini lo pubblicò tra il 1776 ed il 1780. Successivamente, i rami calcografici delle carte furono acquistati nel 1781 dalla tipografia Remondini di Bassano che ripubblicò l'atlante.
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Francesco & Paolo SANTINI (Attivi a Venezia seconda metà del XVIII secolo)
Paolo Santini (Venezia 1729 - Belluno 1793) era prete della chiesa di Santa Maria Formosa in Venezia e professore di disegno presso le scuole pubbliche dei Gesuiti. Dalle migliori carte dell'epoca realizzò con il fratello Francesco il celebre Atlas Universal, diviso in 2 volumi e contenente 123 carte. Francesco Santini lo pubblicò tra il 1776 ed il 1780. Successivamente, i rami calcografici delle carte furono acquistati nel 1781 dalla tipografia Remondini di Bassano che ripubblicò l'atlante.
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