Trionfo di Venere
Riferimento: | S32500 |
Autore | Anonimo |
Anno: | 1500 ca. |
Misure: | 175 x 120 mm |
Riferimento: | S32500 |
Autore | Anonimo |
Anno: | 1500 ca. |
Misure: | 175 x 120 mm |
Descrizione
Bulino, 1500 circa, firmata in basso a destra 'Petri de Nobilibus Formis'.
Esemplare nel secondo stato, nella tiratura tarda di Pietro de Nobili, riferibile al 1580-85.
Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva, completo della linea marginale, piccolo restauro all'angolo superiore sinistro perfettamente eseguito, per il resto in ottimo stato di conservazione.
Il soggetto rappresenta Venere, in trionfo, su una conchiglia, circondata da varie creature marine.
Opera rarissima, catalogata dal Bartsch che descrive l'unico esemplare conosciuto ante litteram.
Di questa tiratura a cura di Pietro de Nobili, abbiamo censito soltanto tre esemplari di secondo stato, rispettivamente nelle collezioni dell’Ashmolean Museum di Oxford; del British Museum e della Biblioteca Nazionale di Spagna.
L’incisore della lastra rimane non identificato. Bartsch attribuisce la stampa alla scuola di Raimondi; l’Ashmolean Museum la cataloga come anonima ma “after Raphael”; il British semplicemente come anonima, mentre la Biblioteca di Spagna indica Raimondi quale inventor.
Il disegno e la sua tecnica, però, risultano davvero molto elementari e rudimentali, pertanto è assolutamente improbabile che possa essere riferibile alla scuola del Raimondi.
Lo stile, così crudo e inesperto, rimanda alla fine del XV sec. o ai primissimi del XVI sec.
Pietro de Nobili fu stampatore e commerciante attivo a Roma nella seconda metà del XVI secolo. È qualificato come “romanus” in alcuni documenti notarili che attestano lo scioglimento della società con Peter Spranghers nel 1584. La partnership tra i due sembra durò pochissimo: insieme acquistarono, forse tramite Paolo Graziani, molti rami di Lafrery-Duchetti, che dopo la rottura del loro rapporto societario furono acquisiti dal de Nobili (negli anni a seguire, queste lastre passarono a Giovanni Battista de Rossi con bottega a piazza Navona). La sua firma si legge su alcune stampe nello Speculum Romanae Magnificentiae del 1584. In quest’anno, lavora per lui anche l’incisore Ambrogio Brambilla. De Nobili ha ristampato anche il frontespizio Tavole Moderne di Geografia. Le sue stampe, perlopiù di soggetto devozionale, erano quasi sempre firmate Petri de Nobilibus formis.
La sua opera più famosa è la ristampa di una carta del mondo attribuita a Taddeo Crivelli e databile al periodo 1480/90; appare quindi possibile che il De Nobili, nel corso della sua attività editoriale, sia venuto in possesso di un fondo di lastre risalenti al secolo precedente.
Magnifico esemplare di questa rarissima ed affascinante incisione.
Bibliografia
TIB 2801.043 S2; Bartsch XV.38.7.
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Anonimo
Bibliografia
TIB 2801.043 S2; Bartsch XV.38.7.
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Anonimo