La Certosa di Pavia

Acquaforte e bulino, circa 1670/80, priva di firma ed indicazioni editoriali. Bella prova, su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione.

Rarissima veduta della Certosa di Pavia.

L'opera, di probabile scuola francese, è priva di indicazioni editoriali. Appartiene ad una serie, anonima, di vedute prospettiche di città italiane di medio formato, sconosciuta a tutti i repertori bibliografici sulle vedute delle varie città italiane. Probabilmente la serie non ebbe mai una stesura definitiva e non fu pubblicata sotto forma di raccolta; per questo motivo non ne abbiamo trovato riscontro nei repertori librari.

Tutte le vedute contengono elementi reali - oggettivi per l'identificazione iconografica - associati ad altri di pura fantasia. Nello stile dei paesaggisti francesi attivi in Italia nel XVII secolo, sullo stile dei dipinti e delle incisioni di Nicolas Poussin e Claude Lorraine.

Le vedute di Roma presenti nella raccolta sono di chiara derivazione di quelle del fiammingo Lievin Cruyl, pubblicate nel Prospectus loco rum Urbis Romae Insignis, stampato a Roma nel 1666 da Giovan Battista De Rossi. Questo dettaglio ci induce a datare questa serie agli anni successivi, tra il 1670 e il 1680 circa. Le restanti vedute sono assolutamente originali e si discostano da tutti i modelli precedenti.

Una delle tavole in nostro possesso, che raffigura un paesaggio campestre non identificato, reca una firma solo parzialmente leggibile che, pertanto, non è stato possibile identificare.