Veduta dei quattro rinomati Edifizi della Città di Pisa
Riferimento: | S37028 |
Autore | Ferdinando FAMBRINI |
Anno: | 1790 ca. |
Zona: | Pisa |
Luogo di Stampa: | Pisa |
Misure: | 405 x 275 mm |
Riferimento: | S37028 |
Autore | Ferdinando FAMBRINI |
Anno: | 1790 ca. |
Zona: | Pisa |
Luogo di Stampa: | Pisa |
Misure: | 405 x 275 mm |
Descrizione
Veduta con quattro degli importanti edifici di Pisa, tra cui la famosa “Torre pendente”.
L'opera appartiene ad una serie omogenea di 14 vedute della città, incise dal lucchese Ferdinando Fambrini, verosimilmente a partire dal 1786/87. Dietro al nome dell'incisore, a cui le opere sono legate, risulta evidente il ruolo determinante delle due figure egemoni dell'ambiente artistico e della cultura figurativa pisana del secondo settecento, quali il pittore Giovan Battista Tempesti e Alessandro da Morrona; a quest'ultimo si può, forse, attribuire l'iniziativa e la scelta iconografica delle opere pubblicate dal Fambrini.
Il luogo di stampa potrebbe essere sia Pisa che Lucca.
Acquaforte, firmata in lastra in basso. Magnifica prova, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Rara.
Bibliografia
"Pisa, Iconografia a stampa dal XV al XVIII secolo" (1991): pp. 221-245, n. 85; "Pisa e il suo territorio: tra cartografia e vedutismo dal XV° secolo al XIX° secolo" Raccolta di Valentino Cai vol I° pag. 90 N° 106.
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Ferdinando FAMBRINI (Attivo a Lucca nella seconda metà del XVIII sec.)
Incisore lucchese, autore anche di una serie di 14 vedute di Pisa, probabilmente realizzate in collaborazione col pittore G. Tempesti e A. Da Morrona, a partire dagli anni 1786-87. Curò le illustrazioni di diversi edizioni, tra cui l'Aminta del Tasso pubblicata da Zatta.
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Bibliografia
"Pisa, Iconografia a stampa dal XV al XVIII secolo" (1991): pp. 221-245, n. 85; "Pisa e il suo territorio: tra cartografia e vedutismo dal XV° secolo al XIX° secolo" Raccolta di Valentino Cai vol I° pag. 90 N° 106.
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Ferdinando FAMBRINI (Attivo a Lucca nella seconda metà del XVIII sec.)
Incisore lucchese, autore anche di una serie di 14 vedute di Pisa, probabilmente realizzate in collaborazione col pittore G. Tempesti e A. Da Morrona, a partire dagli anni 1786-87. Curò le illustrazioni di diversi edizioni, tra cui l'Aminta del Tasso pubblicata da Zatta.
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