Festung Bressenone
Riferimento: | S1309 |
Autore | Carl Joseph MEYER |
Anno: | 1833 ca. |
Zona: | Bressanone |
Luogo di Stampa: | Hildburghausen |
Misure: | 175 x 135 mm |
Riferimento: | S1309 |
Autore | Carl Joseph MEYER |
Anno: | 1833 ca. |
Zona: | Bressanone |
Luogo di Stampa: | Hildburghausen |
Misure: | 175 x 135 mm |
Descrizione
Veduta tratta dal celebre Meyer's Universum, raccolta di tavole raffiguranti città e luoghi di tutto il mondo pubblicata in fascicoli a Hildburgshausen, dal Bibliographisches Institut.
Quest'opera seriale molto popolare, lanciata nel 1833 da Carl Joseph Meyer, presentava incisioni di paesaggi, vedute e monumenti architettonici di tutto il mondo. La presentazione di queste immagini evocava un senso di accesso non mediato allo spettacolo visivo, ma si basava su un paradosso. Nei suoi testi Meyer aspirava a offrire ai lettori una visione inedita e di prima mano del mondo conosciuto. Allo stesso tempo, però, la sua strategia editoriale si basava su un sistema di riciclaggio transnazionale e di prestito non riconosciuto di illustrazioni da altre fonti. Lo studio Meyer ripubblicava spesso le immagini in nuove configurazioni in diverse serie, anche in versioni tradotte all'estero. Il risultato privilegiava una presentazione visiva del mondo arbitraria e decontestualizzata, nell'interesse della convenienza editoriale e dell'economicità.
Carl Joseph Meyer nacque a Gotha, in Germania, e si formò come mercante a Francoforte sul Meno. Meyer operò con grande successo come editore, utilizzando un sistema di abbonamento seriale alle pubblicazioni, nuovo per l'epoca. A questo scopo fondò una società, il Bibliographisches Institut, a Gotha nel 1826. Pubblicò diverse edizioni della Bibbia, opere di letteratura classica, il mondo in immagini su incisioni in acciaio ("Meyers Universum", 1833-61, 17 volumi in 12 lingue con 80.000 abbonati in tutta Europa) e un'enciclopedia ("Das Grosse Conversations-Lexikon für die gebildeten Stände"; cfr. Meyers Konversations-Lexikon, 1839-55, 52 volumi). La sua azienda crebbe notevolmente e nel 1828 la trasferì da Gotha a Hildburghausen. Si dedicò alla cartografia, producendo molti atlanti con mappe incise su lastre d'acciaio, tra cui il Meyer Groẞer Hand-Atlas (1843-1860). Dopo la morte di Meyer nel 1856, il figlio Herrmann Julius Meyer rilevò il Bibliographisches Institut, che all'epoca era in difficoltà finanziarie.
Incisione in rame, in buono stato di conservazione.
Carl Joseph MEYER (Gotha, 1796 – Hildburghausen, 1856)
Carl Joseph Meyer (9 maggio 1796 - 27 giugno 1856) è stato un industriale ed editore tedesco, noto soprattutto per la sua enciclopedia, Meyers Konversations-Lexikon.
Meyer nacque a Gotha, in Germania, e si formò come mercante a Francoforte sul Meno. Si recò a Londra nel 1816, ma tornò in Germania nel 1820 dopo che le avventure commerciali e le speculazioni azionarie erano fallite. Qui investì in imprese come il commercio tessile (1820-24). Poco dopo l'avvio della prima ferrovia a vapore, nel dicembre 1835, Meyer iniziò a fare progetti commerciali per avviare le prime ferrovie. Acquistò anche alcune concessioni per l'estrazione del ferro. Nel 1845 fondò la Deutsche Eisenbahnschienen-Compagnie auf Actien (società per azioni delle ferrovie tedesche). Meyer operò con grande successo come editore, utilizzando un sistema di abbonamento seriale alle pubblicazioni, nuovo per l'epoca. A questo scopo fondò una società, il Bibliographisches Institut, a Gotha nel 1826. Pubblicò diverse edizioni della Bibbia, opere di letteratura classica, il mondo in immagini su incisioni in acciaio ("Meyers Universum", 1833-61, 17 volumi in 12 lingue con 80.000 abbonati in tutta Europa) e un'enciclopedia ("Das Grosse Conversations-Lexikon für die gebildeten Stände"; cfr. Meyers Konversations-Lexikon, 1839-55, 52 volumi). La sua azienda crebbe notevolmente e nel 1828 la trasferì da Gotha a Hildburghausen. Si dedicò alla cartografia, producendo molti atlanti con mappe incise su lastre d'acciaio, tra cui il Meyer Groẞer Hand-Atlas (1843-1860). Dopo la morte di Meyer nel 1856, il figlio Herrmann Julius Meyer rilevò il Bibliographisches Institut, che all'epoca era in difficoltà finanziarie.
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Carl Joseph MEYER (Gotha, 1796 – Hildburghausen, 1856)
Carl Joseph Meyer (9 maggio 1796 - 27 giugno 1856) è stato un industriale ed editore tedesco, noto soprattutto per la sua enciclopedia, Meyers Konversations-Lexikon.
Meyer nacque a Gotha, in Germania, e si formò come mercante a Francoforte sul Meno. Si recò a Londra nel 1816, ma tornò in Germania nel 1820 dopo che le avventure commerciali e le speculazioni azionarie erano fallite. Qui investì in imprese come il commercio tessile (1820-24). Poco dopo l'avvio della prima ferrovia a vapore, nel dicembre 1835, Meyer iniziò a fare progetti commerciali per avviare le prime ferrovie. Acquistò anche alcune concessioni per l'estrazione del ferro. Nel 1845 fondò la Deutsche Eisenbahnschienen-Compagnie auf Actien (società per azioni delle ferrovie tedesche). Meyer operò con grande successo come editore, utilizzando un sistema di abbonamento seriale alle pubblicazioni, nuovo per l'epoca. A questo scopo fondò una società, il Bibliographisches Institut, a Gotha nel 1826. Pubblicò diverse edizioni della Bibbia, opere di letteratura classica, il mondo in immagini su incisioni in acciaio ("Meyers Universum", 1833-61, 17 volumi in 12 lingue con 80.000 abbonati in tutta Europa) e un'enciclopedia ("Das Grosse Conversations-Lexikon für die gebildeten Stände"; cfr. Meyers Konversations-Lexikon, 1839-55, 52 volumi). La sua azienda crebbe notevolmente e nel 1828 la trasferì da Gotha a Hildburghausen. Si dedicò alla cartografia, producendo molti atlanti con mappe incise su lastre d'acciaio, tra cui il Meyer Groẞer Hand-Atlas (1843-1860). Dopo la morte di Meyer nel 1856, il figlio Herrmann Julius Meyer rilevò il Bibliographisches Institut, che all'epoca era in difficoltà finanziarie.
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