Il Nobilissimo Vascello Bucintoro
Riferimento: | S1910 |
Autore | Francesco SCOTO |
Anno: | 1670 |
Zona: | Venezia |
Luogo di Stampa: | Padova |
Misure: | 180 x 125 mm |
80,00 €
Riferimento: | S1910 |
Autore | Francesco SCOTO |
Anno: | 1670 |
Zona: | Venezia |
Luogo di Stampa: | Padova |
Misure: | 180 x 125 mm |
80,00 €
Descrizione
Veduta tratta dall’ Itinerario d'Italia di Francesco Scoto, edito da Matteo Cadorin, il cui nome si legge in basso a destra "In Padova per Matteo Cadorin”.
Matteo Cadorin, chiamato il “Bolzetta”, essendosi imparentato con la famiglia di Francesco Bolzetta, pubblicò diverse edizioni dell'Itinerario, ad iniziare dal 1654.
Proseguì, sempre stampando a Padova, nel 1659 con almeno due edizioni distinte, quindi nel 1669 e nel 1670, quest'ultima pubblicazione ha un apparato iconografico più ricco delle altre e nelle lastre fu aggiunto “In Padova per Matteo Cadorin”.
Edizione stampata a Padova da Raffaello Savonarola, nel 1713.
Acquaforte, traccia della piega editoriale al centro, sporadiche fioriture in generale in buono stato di conservazione.
Franz Schott, italianizzato come Francesco Scoto, era originario di Anversa. Giureconsulto e grande viaggiatore, fratello del più noto Andreas, gesuita, filologo e antiquario, redasse "Itinerario overo decrittione de' viaggi principali in Italia". L'opera apparve per la prima volta, redatto in latino, ad Anversa nel 1600 (Itinerarium Italiae), in occasione del Giubileo, a servizio dei pellegrini che si recavano in Italia. L'opera fu poi pubblicata in numerose edizioni successive in latino, italiano, francese e inglese. L’Itinerario d’Italia di Schott è espressione di una particolare forma di scrittura odeporica che, nella molteplicità ed eterogeneità delle sue manifestazioni, abbraccia tutti quei testi che assumono il carattere di guida per il viaggio e si offrono come strumento rivolto ad orientare il viaggiatore nel suo percorso.
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Franz Schott, italianizzato come Francesco Scoto, era originario di Anversa. Giureconsulto e grande viaggiatore, fratello del più noto Andreas, gesuita, filologo e antiquario, redasse "Itinerario overo decrittione de' viaggi principali in Italia". L'opera apparve per la prima volta, redatto in latino, ad Anversa nel 1600 (Itinerarium Italiae), in occasione del Giubileo, a servizio dei pellegrini che si recavano in Italia. L'opera fu poi pubblicata in numerose edizioni successive in latino, italiano, francese e inglese. L’Itinerario d’Italia di Schott è espressione di una particolare forma di scrittura odeporica che, nella molteplicità ed eterogeneità delle sue manifestazioni, abbraccia tutti quei testi che assumono il carattere di guida per il viaggio e si offrono come strumento rivolto ad orientare il viaggiatore nel suo percorso.
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