A Civita Castellana
Riferimento: | CO-866 |
Autore | Johann Christian REINHART |
Anno: | 1793 |
Zona: | Civita Castellana |
Luogo di Stampa: | Norimberga |
Misure: | 280 x 380 mm |
Riferimento: | CO-866 |
Autore | Johann Christian REINHART |
Anno: | 1793 |
Zona: | Civita Castellana |
Luogo di Stampa: | Norimberga |
Misure: | 280 x 380 mm |
Descrizione
Veduta tratta dalla famosa serie di acqueforti "Collection ou suite pittoresque de l'Italie dessinées d'après nature et gravées à l'eau forte a Rome par trois peintres allemands AC Dies, Charles Reinhart, Jacques Mechau", 1792 -98, 1799.
Si tratta di una serie di vedute tratta dalla natura e incise a Roma insieme a Johann Christian Reinhart, che aveva incontrato a Dresda, e Albert Christoph Dies. La raccolta venne pubblicata da Johann Friedrich Frauenholz a Norimberga nel 1799.
Acquaforte, pieni margini, in ottimo stato di conservazione.
Johann Christian REINHART (Hof, Bavaria, 1761 - Rome, 1847).
Pittore e incisore (n. presso Hof 1761 - m. Roma 1847). Studiò a Lipsia con A. F. Oeser e a Dresda con J. C. Klengel. Fu uno dei più noti paesaggisti classicisti, e affrontò anche temi mitologici, soprattutto in disegni e incisioni. Fu amico di F. Schiller, di cui fece un ritratto (perduto). Lavorò a Meiningen (1787-89) per il duca Giorgio; poi, stabilitosi a Roma (1789), ebbe contatti con J. A. Carstens e J. A. Koch. Tra le opere grafiche, notevoli le serie: Die römischen Grabmäler (1792), Malerische radierte Prospecte aus Italien (1792-98), Landschaften in heroischen Stil (1792-99). Si ricordano anche varî disegni di animali (1791-1812) e schizzi di paesaggi (1805-1830); tra i dipinti (molti perduti), quattro Vedute di Roma (1829-35, Monaco, Alte Pinakothek).
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Johann Christian REINHART (Hof, Bavaria, 1761 - Rome, 1847).
Pittore e incisore (n. presso Hof 1761 - m. Roma 1847). Studiò a Lipsia con A. F. Oeser e a Dresda con J. C. Klengel. Fu uno dei più noti paesaggisti classicisti, e affrontò anche temi mitologici, soprattutto in disegni e incisioni. Fu amico di F. Schiller, di cui fece un ritratto (perduto). Lavorò a Meiningen (1787-89) per il duca Giorgio; poi, stabilitosi a Roma (1789), ebbe contatti con J. A. Carstens e J. A. Koch. Tra le opere grafiche, notevoli le serie: Die römischen Grabmäler (1792), Malerische radierte Prospecte aus Italien (1792-98), Landschaften in heroischen Stil (1792-99). Si ricordano anche varî disegni di animali (1791-1812) e schizzi di paesaggi (1805-1830); tra i dipinti (molti perduti), quattro Vedute di Roma (1829-35, Monaco, Alte Pinakothek).
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