Il Castello di Bracciano degli Orsini dalla parte del lago

Riferimento: s32966
Autore Conte Pompeo LITTA
Anno: 1846 ca.
Zona: Bracciano
Luogo di Stampa: Milano
Misure: 385 x 275 mm
500,00 €

Riferimento: s32966
Autore Conte Pompeo LITTA
Anno: 1846 ca.
Zona: Bracciano
Luogo di Stampa: Milano
Misure: 385 x 275 mm
500,00 €

Descrizione

Bella veduta del castello di Bracciano presa dal lago, disegnata da Alessandro Chiari ed incisa da Francesco Citterio, pubblicata nella monumentale opera di Pompeo Litta "Famiglie Celebri Italiane" uscita in fascicoli tra il 1819 e il 1900.

Il volume sulla famiglia Orsini viene pubblicato nel 1846.

Acquaforte, splendida coloritura coeva, in ottimo stato di conservazione.

Conte Pompeo LITTA (Milano 1781 - 1852)

Il nome del Litta è indissolubilmente legato allo scopo e all'attività principale, se non esclusiva, della sua vita, ossia la compilazione delle Famiglie celebri italiane (Milano 1819-53), repertorio ancora grandemente utilizzato. Si trattò, a ben guardare, non di semplice opera storico-genealogica, ma di un contributo, per certi versi originale e controcorrente, all'affermazione della storiografia nazionale ottocentesca. Destinato alla carriera diplomatica, il suo primo impiego fu nel 1802, in qualità di alunno nel dipartimento del ministero dell'Interno della neocostituita Repubblica italiana, per essere promosso, l'anno successivo, segretario aggiunto presso la Consulta di Stato. Questa carriera fu interrotta nel 1804, quando, rispondendo alla coscrizione militare, fu il primo tra i nobili ad arruolarsi, rinunciando così al privilegio concesso al suo ceto di evitare il servizio militare pagando un supplemento d'imposta. La sua carriera militare fu anche l'occasione, come scrisse nel 1843 a L. Passerini, per confrontarsi con i soldati francesi e per accorgersi che costoro, pur "figli di una repubblica, non parlavano che dei loro antenati e della grandezza delle loro case; sprezzavano sempre le italiane […]. Ciò mi punse sul vivo, e mi spronò ad addentrarmi nelle cose degli avi nostri: così nacque a poco a poco la mia istoria delle illustri Famiglie" (Passerini, p. 6). Tornato a Milano nel 1814, il Litta si impegnò, dunque, nell'ambizioso progetto: da allora fino alla morte la sua principale e quasi esclusiva attività fu la raccolta di informazioni, la stesura e la pubblicazioni delle Famiglie celebri italiane. Il Litta concepì le Famiglie celebri come un'opera a dispense, ciascuna delle quali dedicata a una famiglia, anche se non fu raro il caso di famiglie la cui storia richiese più dispense (come per gli Orsini, i Medici, i Savoia, i Gonzaga) o di casate minori accorpate in una sola dispensa.

Conte Pompeo LITTA (Milano 1781 - 1852)

Il nome del Litta è indissolubilmente legato allo scopo e all'attività principale, se non esclusiva, della sua vita, ossia la compilazione delle Famiglie celebri italiane (Milano 1819-53), repertorio ancora grandemente utilizzato. Si trattò, a ben guardare, non di semplice opera storico-genealogica, ma di un contributo, per certi versi originale e controcorrente, all'affermazione della storiografia nazionale ottocentesca. Destinato alla carriera diplomatica, il suo primo impiego fu nel 1802, in qualità di alunno nel dipartimento del ministero dell'Interno della neocostituita Repubblica italiana, per essere promosso, l'anno successivo, segretario aggiunto presso la Consulta di Stato. Questa carriera fu interrotta nel 1804, quando, rispondendo alla coscrizione militare, fu il primo tra i nobili ad arruolarsi, rinunciando così al privilegio concesso al suo ceto di evitare il servizio militare pagando un supplemento d'imposta. La sua carriera militare fu anche l'occasione, come scrisse nel 1843 a L. Passerini, per confrontarsi con i soldati francesi e per accorgersi che costoro, pur "figli di una repubblica, non parlavano che dei loro antenati e della grandezza delle loro case; sprezzavano sempre le italiane […]. Ciò mi punse sul vivo, e mi spronò ad addentrarmi nelle cose degli avi nostri: così nacque a poco a poco la mia istoria delle illustri Famiglie" (Passerini, p. 6). Tornato a Milano nel 1814, il Litta si impegnò, dunque, nell'ambizioso progetto: da allora fino alla morte la sua principale e quasi esclusiva attività fu la raccolta di informazioni, la stesura e la pubblicazioni delle Famiglie celebri italiane. Il Litta concepì le Famiglie celebri come un'opera a dispense, ciascuna delle quali dedicata a una famiglia, anche se non fu raro il caso di famiglie la cui storia richiese più dispense (come per gli Orsini, i Medici, i Savoia, i Gonzaga) o di casate minori accorpate in una sola dispensa.