Aprutii Ulterioris Descriptio

Riferimento: S46112
Autore Abraham ORTELIUS
Anno: 1590 ca.
Zona: Abruzzo
Luogo di Stampa: Anversa
Misure: 423 x 328 mm
600,00 €

Riferimento: S46112
Autore Abraham ORTELIUS
Anno: 1590 ca.
Zona: Abruzzo
Luogo di Stampa: Anversa
Misure: 423 x 328 mm
600,00 €

Descrizione

Titolo in alto: APRVTII | VLTERIORIS | DESCRIPTIO. 1590.  Nel cartiglio in basso a sinistra troviamo la firma "NATALIS BO:|NIFACIVS SE:|BENICENSIS | DESCRIBEB".  Nel cartiglio in basso a destra: "Cum priuilegio decennali, Imp. et Reg. Mtm."

Mappa dell'Abbruzzo Ulteriore, che compare per la prima volta nell'Additamentum del 1590 del Thatrum Orbis Terrarum di Abraham Ortelius e si basa sostanzialmente sulla carta di Natale Bonifacio, edita a Roma nel 1587.

“La carta dell’Abruzzo di Natale Bonifacio è una delle più affascinanti opere cartografiche a stampa mai prodotte. Sebbene il Bonifacio si ispirò alla pittura murale di Egnazio Danti nella Galleria Vaticana, l’orientamento della mappa e il disegno orografico sono di sua ideazione. Lago sottolinea l’insolita sensibilità pittorica con cui l’opera è realizzata, che consente di apprezzare perfettamente la complessità morfologica del territorio. Alcune espressioni della dedica ci fanno dedurre che siamo di fronte ad un prodotto originale, redatto dopo molti rilievi effettuati dall’autore stesso sul territorio. La rappresentazione prospettica usata dall’autore per questa carta, mostra in modo molto esatto la morfologia del territorio, in special modo l’orografia e l’idrografia, mentre è meno precisa per le distanze. Le città più importanti sono raffigurate con precise e particolareggiate vedute prospettiche. Carta molto pregevole sia sotto l’aspetto scientifico che decorativo. L’autore nella dedica scrive “tra le geografie stampate questa è la più osservata di gran lunga”, espressione certamente da condividere” (cfr. Bifolco-Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 2062).

Esemplare tratto dal Theatrum Orbis Terrarum, che è considerato il primo vero “atlante” moderno. L’opera fu pubblicata in 7 lingue e 36 edizioni, per il quale – nel 1570 - Ortelius ottenne il privilegio, ovvero una sorta di diritto d'autore che impediva ad altri cartografi di pubblicare i propri lavori. Il Theatrum rappresentava il lavoro più avanzato del lavoro della descrizione cartografica. L’Ortelius vi raccolse il sapere geografico e cartografico del suo tempo, proponendo in 147 spettacolari tavole incise l’immagine più fedele del mondo allora conosciuto e, in alcune straordinarie “carte storiche”, regioni e itinerari tratti dalla letteratura, dalla mitologia, dalla tradizione. Ortelius fu anche il primo a citare le fonti, menzionando i nomi dei cartografi nel “catalogus auctorum”. Dal 1598 al 1612 le edizioni postume del Theatrum furono realizzate dal suo collaboratore Johannes Baptiste Vrients.

Incisione su rame, magnifica coloritura coeva, carta ossidata, per il resto in ottimo stato di conservazione. 

Bibliografia

Van den Broecke, Ortelius, n.  138; Koeman/Meurer:117, Karrow: 1/170, vdKrogtAN: 7430:3.

Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)

Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.

Abraham ORTELIUS (1528 - 1598)

Abraham Ortel, più noto come Ortelius, nacque ad Anversa nel 1528, e qui avviò un’attività come commerciante di libri e “pittore di mappe”. Viaggiò molto, specialmente per recarsi alle gradi fiere librarie, stabilendo contatti professionali e amichevoli con altri cartografi europei dai quali derivò la sua collezione di mappe. Punto cruciale nella sua carriera fu il 1564, con la pubblicazione della Mappa del Mondo in otto fogli, di cui si conosce solo una copia. Nel 1570 pubblicò, in una stessa scala, la sua collezione di mappe sotto il titolo di Theatrum Orbis Terrarum, opera che di fatto costituì il primo esempio di atlante sistematico, sebbene il termine stesso verrà usato per la prima volta da Mercator venti anni più tardi. Il Theatrum, le cui mappe furono elegantemente incise per lo più da Frans Hogenberg, ottenne un successo immediato e conobbe ben 42 edizioni in varie lingue fino a quella definitiva del 1612, inclusa l’Appendix, pubblicata di tanto in tanto, con le ultime scoperte dell’epoca. Ortelius fu anche il primo a citare le sue fonti menzionando i nomi dei cartografi. Inoltre compilò una serie di mappe storiche col titolo Parergon Theatri. L’opera, contenente anche una riproduzione della Tabula Peutingeriana, edito per la prima volta nel 1579, fu pubblicata sia separatamente sia come parte integrante del Theatrum.