Pianta delle Paludi Pontine
Riferimento: | CO-554 |
Autore | Angelo SANI |
Anno: | 1759 |
Zona: | Palude Pontina |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 310 x 285 mm |
Riferimento: | CO-554 |
Autore | Angelo SANI |
Anno: | 1759 |
Zona: | Palude Pontina |
Luogo di Stampa: | Roma |
Misure: | 310 x 285 mm |
Descrizione
In alto, lungo il bordo superiore, priva di riquadro: 'Pianta delle Paludi Pontine ordinata da Monsign.re Ill.mo e R.mo Emerico Bolognini Gov.re Gen.le di Marittima e Campagna nell’ Accesso fatto dal medesimo alle stesse Paludi, con profilo dimostrante lo scavo da farsi del nuovo taglio che degl'Alvei antichi p diviare le acque che fanno Palude, e condurle al Mare, Opera dell’Architetto Angelo Sani, Geometra del Senato, e Popolo Romano nell' Anno 1759". In basso, in cartiglio a foglio, è inserita la scala grafica in "Miglia Nove Romane”, e “Profilo formati su i punti in Pianta indicati per Alfabeto, da A fino ad I al Mare”.
Questa Pianta, incisa e tirata in Roma nella stamperia di Apollo presso gli Eredi Barbiellini a Pasquino, con annessa “Relazione dell'Acceso delle Paludi Pontine”, venne allegata all'opera di Emerico Bolognini Memorie dell'antico e presente stato delle paludi Pontine. Rimedi e mezzi per disseccarle, del 1759, con la quale si presentavano le linee essenziali di un progetto di bonifica, sotto il pontificato di Clemente XIII (1758-1769), che prevedeva la realizzazione di due fiumi completamente navigabili: Rio Martino e Ufente. Il rilievo topografico risulta sommario, mentre quello idrografico è volutamente schematico e funzionale alla Relazione. Tale progetto poi non verrà realizzato a causa di un bilancio economico falsificato dai proprietari terrieri. Uno degli strumenti più importanti per la realizzazione degli interventi di bonifica è costituito dalla cartografia, che rivela la conoscenza di quei territori attraverso i secoli. La rappresentazione cartografica dell'Agro Pontino, fino alla prima metà del ‘700 era molto sommaria ed imprecisa, mancando ogni rappresentazione idrografica. Le carte anteriori al XV secolo rappresentano la regione antistante la cordigliera lepina come un vasto lago interno lungo l'asse della pianura. Questa raffigurazione scompare nella cartografia del '500, dove mancano riferimenti idrografici, limitati per lo più a due corsi d'acqua che sfociano in mare tra Astura ed il Circeo. Nel XVII secolo, anche le mitiche carte del Cingolani e dell'Ameti non dettagliano con precisione l'area. Nel corso del XVIII secolo, la bonifica delle paludi interessa i più importanti architetti e idraulici dell'epoca: olandesi come Cornelio Wit ed altri, italiani come appunto l'architetto Angelo Sani e, da ultimo, Gaetano Rappini che, sotto l'impulso di papa Pio VI, con i lavori avviati nel 1777 apre il canale lungo l'Appia o Linea Pia. Due carte rendono con efficacia lo stato della palude prima della bonifica di Pio VI, quella del Ghisi del 1778 e quella del Salvati del 1795; successivamente a queste, soltanto una pregiata cartografia incisa in rame dell'Astolfi e quelle effettuate dai consorzi di bonifica, andate distrutte durante il secondo conflitto bellico, risultarono di grande utilità per il compimento della bonifica integrale” (cfr. M. G. Cocco in “Strade, canali, confini e rotte. I simboli lineari nella cartografia antica” a cura Associazione Roberto Almagià Collezionisti Italiani di Cartografia Antica, p. 38, tav. 12).
Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, con margini, in ottimo stato di conservazione. Mappa molto rara.
Bibliografia
AA.VV., I libri di viaggio e le guide della Raccolta Luigi Vittorio Fossati Bellani, Roma, 1957 (ristampa anastatica), vol. II, p. 23, n. 1659; A.P. Frutaz, Le carte del Lazio, 3 voll., Istituto di Studi Romani, Roma, 1972; Comune di Latina, Latina Tellus. Vedute e costumi della Campagna Romana da Pinelli a Roesler Franz, catalogo a cura di Renato Mammuccari e Rigel Langella, iconografia di Lydia Palombo Scalzi e Piero Trincia, Latina, Palazzo della Cultura 17 novembre-12 dicembre 1990, pp. 74-75; V. Grossi, Il Territorio di Carta. La trasformazione della struttura storica territoriale di Terracina e dell'area pontina attraverso la cartografia storica, Terracina (LT), Comune di Terracina, 1997, p. 50; M. G. Cocco in “Strade, canali, confini e rotte. I simboli lineari nella cartografia antica” a cura Associazione Roberto Almagià Collezionisti Italiani di Cartografia Antica, p. 38, tav. 12.
Angelo SANI(attivo alla metà del XVIII secolo)
Angelo SANI(attivo alla metà del XVIII secolo)