Isole Pontine

Riferimento: S48896
Autore Istituto Geografico Militare
Anno: 1889
Zona: Ponza, Ventotene
Luogo di Stampa: Firenze
Misure: 555 x 505 mm
200,00 €

Riferimento: S48896
Autore Istituto Geografico Militare
Anno: 1889
Zona: Ponza, Ventotene
Luogo di Stampa: Firenze
Misure: 555 x 505 mm
200,00 €

Descrizione

Carta idrografica del basso Lazio, con la costa da San Felice Circeo a Sperlonga, che include, in due riquadri l’arcipelago delle isole Pontine. Sul riquadro di sinistra troviamo Ponza, Palmarola e Zannone, in quello di destra Ventotene e S. Stefano.

Stampata dall’Istituto Geografico Militare nel 1889.

Acquaforte con coloritura editoriale, leggero foxing, per il resto in buono stato di conservazione.

Istituto Geografico Militare

L'Istituto Geografico Militare (IGM) è un istituto che svolge le funzioni di ente cartografico dello Stato italiano, ai sensi della legge n. 68 del 2 febbraio 1960, occupandosi della cartografia dello Stato attraverso una notevole attrezzatura che lo rende uno dei più avanzati in Italia. Esso svolge lavori di geodesia, topografia e cartografia e in organico vi è anche una scuola denominata Scuola Superiore di Scienze Geografiche (SSSG). Dal 1º ottobre 2014, a seguito della soppressione del Comando militare esercito della Toscana, ne ha assorbito i compiti e il personale. Ha sede a Firenze in via Cesare Battisti occupando buona parte dell'ex convento della Santissima Annunziata. La sua storia inizia dall'Ufficio del Corpo di Stato maggiore del Regio Esercito Italiano che, dopo l'unificazione italiana nel 1861, aveva unificato in una singola struttura, con sede a Torino, l'originale Ufficio del Corpo di Stato Maggiore del Regno sardo, dell'Ufficio Topografico Toscano e del Reale Officio Topografico Napoletano. La sede dell'ufficio venne quindi trasferita a Firenze nel 1865, contemporaneamente alla nomina della città toscana a capitale d'Italia, città che ancor oggi è la sede dell'Istituto. Con l'unificazione italiana, si riconobbe l'esigenza per lo Stato di essere dotata di una cartografia nazionale unitaria, e il Governo del tempo affidò nel 1872, con un'apposita legge, tale incarico all'Istituto topografico militare, creato dalla trasformazione del corpo militare. Questo istituto, rinominato Istituto geografico militare nel 1882, rilevò il territorio dello Stato, formando la nuova Carta Topografica d'Italia alla scala 1:100.000. Tale lavoro topografico, in gran parte svolto utilizzando la tavoletta pretoriana, richiese oltre 30 anni. Durante il fascismo, l'IGM sostenne i processi di italianizzazione operati verso la toponomastica delle lingue non-italiane presenti sul territorio nazionale nonché nelle colonie italiane.

Istituto Geografico Militare

L'Istituto Geografico Militare (IGM) è un istituto che svolge le funzioni di ente cartografico dello Stato italiano, ai sensi della legge n. 68 del 2 febbraio 1960, occupandosi della cartografia dello Stato attraverso una notevole attrezzatura che lo rende uno dei più avanzati in Italia. Esso svolge lavori di geodesia, topografia e cartografia e in organico vi è anche una scuola denominata Scuola Superiore di Scienze Geografiche (SSSG). Dal 1º ottobre 2014, a seguito della soppressione del Comando militare esercito della Toscana, ne ha assorbito i compiti e il personale. Ha sede a Firenze in via Cesare Battisti occupando buona parte dell'ex convento della Santissima Annunziata. La sua storia inizia dall'Ufficio del Corpo di Stato maggiore del Regio Esercito Italiano che, dopo l'unificazione italiana nel 1861, aveva unificato in una singola struttura, con sede a Torino, l'originale Ufficio del Corpo di Stato Maggiore del Regno sardo, dell'Ufficio Topografico Toscano e del Reale Officio Topografico Napoletano. La sede dell'ufficio venne quindi trasferita a Firenze nel 1865, contemporaneamente alla nomina della città toscana a capitale d'Italia, città che ancor oggi è la sede dell'Istituto. Con l'unificazione italiana, si riconobbe l'esigenza per lo Stato di essere dotata di una cartografia nazionale unitaria, e il Governo del tempo affidò nel 1872, con un'apposita legge, tale incarico all'Istituto topografico militare, creato dalla trasformazione del corpo militare. Questo istituto, rinominato Istituto geografico militare nel 1882, rilevò il territorio dello Stato, formando la nuova Carta Topografica d'Italia alla scala 1:100.000. Tale lavoro topografico, in gran parte svolto utilizzando la tavoletta pretoriana, richiese oltre 30 anni. Durante il fascismo, l'IGM sostenne i processi di italianizzazione operati verso la toponomastica delle lingue non-italiane presenti sul territorio nazionale nonché nelle colonie italiane.