Larc de Titus a Romme (Arco di Tito a Roma)
Riferimento: | S41568 |
Autore | Jacques Androuet du CERCEAU |
Anno: | 1545 ca. |
Zona: | Arco di Tito |
Misure: | 205 x 300 mm |
Riferimento: | S41568 |
Autore | Jacques Androuet du CERCEAU |
Anno: | 1545 ca. |
Zona: | Arco di Tito |
Misure: | 205 x 300 mm |
Descrizione
Acquaforte, circa 1545-50, priva di firma ed indicazioni editoriali.
In basso a sinistra il titolo: Larc de Titus a Romme.
Esemplare nel primo stato di due descritto da Peter Fuhring, avanti la numerazione.
La tavola appartiene alla rarissima suite di 18 stampe denominata Arcs et monuments antique, realizzata probabilmente tra il 1545 e il 1549.
Per la datazione e la catalogazione di queste incisioni, tutt’altro che facile e ultimata, ci avvaliamo di quanto sostenuto da Fuhring.
Esistono alcune impressioni di primo stato, arricchite con lavaggi marroni o grigi, che, se tagliate all'interno del segno di rame, sembrano quasi un disegno. Nella maggior parte delle stampe, gli edifici sono identificati da un titolo scritto a mano, che varia per grafia e calligrafia.
Nell'avviso al lettore dei Templi del 1550, Du Cerceau spiega di aver già pubblicato “nei libri precedentemente usciti dalla nostra bottega [...] tre o quattro modelli di questo genere di edifici, mescolati con alcuni archi e piramidi...”. L'unica suite in cui troviamo templi mescolati con archi e piramidi è quella qui descritta, Arcs et monuments antique. La presenza della Piramide di Vienne suggerisce quindi che la prima edizione della suite risale a molto prima del 1550, e probabilmente a prima del 1549, quando Du Cerceau pubblicò la sua prima suite di stampe titolate. Questa suite fornisce la prima rappresentazione calcografica di quattro monumenti antichi francesi: le colonne Tutelles di Bordeaux, il Mausoleo di Glanum, la Piramide di Vienne e l'Arco di Besançon.
Bellissima prova, con il consueto tono delicato delle incisioni del Du Cerceau, impressa su carta vergata coeva, con margini ai lati e rifilata al rame sopra e sotto, in ottimo stato di conservazione.
Bibliografia
Peter Fuhring, Catalogue sommaire des estampes, in “Jacques Androuet du Cerceau “un des plus grands architects qui se soient jamais trouves en Fance””, Parigi, 2010, pp. 306-307, AM1, n. 2.
Jacques Androuet du CERCEAU (Parigi circa 1520 – Ginevra 1586 circa)
Jacques du Cerceau, architetto e prolifico incisore, ebbe una grandissima importanza nella diffusione dell’arte del decoro rinascimentale italiano in Francia. Fu particolarmente attratto dai decori e dagli stucchi ornamentali del palazzo di Fontainebleau, disegnati da Rosso Fiorentino e dal Primaticcio; si ispirò ad essi, anziché alle pitture degli affreschi, per i motivi delle sue composizioni. Tra il 1550 ed il 1570 pubblicò diverse raccolte di fregi e decori, ispirate dalle varie sale del palazzo. Le sue opere, quali il Livre de Grotesques (1566), contribuiscono in maniera fondamentale alla ricostruzione storica della collocazione degli affreschi nella Galleria d’Ulisse del palazzo, andata distrutta nel 1738/39. Le sue incisioni ebbero una grande importanza ed influenza nell’arte del decoro nei secoli successivi.
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Jacques Androuet du CERCEAU (Parigi circa 1520 – Ginevra 1586 circa)
Jacques du Cerceau, architetto e prolifico incisore, ebbe una grandissima importanza nella diffusione dell’arte del decoro rinascimentale italiano in Francia. Fu particolarmente attratto dai decori e dagli stucchi ornamentali del palazzo di Fontainebleau, disegnati da Rosso Fiorentino e dal Primaticcio; si ispirò ad essi, anziché alle pitture degli affreschi, per i motivi delle sue composizioni. Tra il 1550 ed il 1570 pubblicò diverse raccolte di fregi e decori, ispirate dalle varie sale del palazzo. Le sue opere, quali il Livre de Grotesques (1566), contribuiscono in maniera fondamentale alla ricostruzione storica della collocazione degli affreschi nella Galleria d’Ulisse del palazzo, andata distrutta nel 1738/39. Le sue incisioni ebbero una grande importanza ed influenza nell’arte del decoro nei secoli successivi.
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