Maestro Nicola Zabaglia
Riferimento: | s32660 |
Autore | Girolamo ROSSI |
Anno: | 1720 |
Misure: | 271 x 420 mm |
Riferimento: | s32660 |
Autore | Girolamo ROSSI |
Anno: | 1720 |
Misure: | 271 x 420 mm |
Descrizione
Acquaforte e bulino, 1720, firmato in basso a destra “Girolamo Rossi inc.” e a sinistra “Cav. Pietro Leone Ghezzi delin.”
Ottimo esemplare, impresso su carta vergata coeva, completo dei margini bianchi, in ottimo stato di conservazione.
Il ritratto dell'ingegnere e maestro Nicola Zabaglia (1664 - 1750), inciso da Girolamo Rossi su un disegno di Pietro Leone Ghezzi, fu realizzato nel 1720, quando lo Zabaglia aveva 56 anni.
Nel 1743, quando finalmente fu data alle stampe l'opera Castelli, e ponti di Maestro Niccola Zabaglia […], presso lo stampatore Pagliarini, il ritratto fu utilizzato quale frontespizio dell'opera.
L'opera raccoglieva tutte le macchine inventate e costruite dallo Zabaglia che, dopo aver concepito il progetto dell'opera, intorno agli anni '20, l'aveva poi abbandonato.
Figlio di Alessandro, capomastro di San Pietro, Nicola Zabaglia iniziò a lavorare alla Fabbrica di San Pietro nel 1686, come semplice muratore ma, in breve tempo, grazie alla sua ingegnosità e bravura nel progettare e realizzare diverse apparecchiature, riuscì ad ottenere uno “studio” nella soffitta della navata centrale della basilica, dal quale poteva sovrintendere ai lavori di manutenzione con una trentina di operai alle sue dipendenze (scalpellini, muratori e falegnami).
Nel 1740 viene eletto Benedetto XIV Lambertini che subito dispone la ripresa dell'iniziativa editoriale. Nicola ha 76 anni, molti dei suoi modelli sono andati distrutti e i pochi superstiti sono danneggiati. Sono introvabili anche i rami precedentemente incisi. Si decise così di far incidere le macchine superstiti ancora in buone condizioni ad un gruppo di incisori, fra cui Giuseppe Vasi.
La seconda edizione dell'opera verrà pubblicata nel 1824 da Renazzi.
Girolamo ROSSI (Roma, 1682 – 1762)
È nato e ha vissuto gran parte della sua vita a Roma, dove ha inciso una serie di piastre al seguito di altri pittori italiani. Si dice che sia stato un allievo di Camillo Rama e che dipingesse con lo stile di Paolo Veronese. Ha inoltre eseguito numerosi ritratti dei cardinali del suo tempo, per una serie che è stata poi continuata da Pazzi e altri.
Ha inciso La Vergine e il Bambino Gesù di Correggio e Il Martirio di San Agapita di Giovanni Odazzi. Ha anche inciso un ritratto di papa Pio V e di S. Carlo Borromeo in ginocchio.
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Girolamo ROSSI (Roma, 1682 – 1762)
È nato e ha vissuto gran parte della sua vita a Roma, dove ha inciso una serie di piastre al seguito di altri pittori italiani. Si dice che sia stato un allievo di Camillo Rama e che dipingesse con lo stile di Paolo Veronese. Ha inoltre eseguito numerosi ritratti dei cardinali del suo tempo, per una serie che è stata poi continuata da Pazzi e altri.
Ha inciso La Vergine e il Bambino Gesù di Correggio e Il Martirio di San Agapita di Giovanni Odazzi. Ha anche inciso un ritratto di papa Pio V e di S. Carlo Borromeo in ginocchio.
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