Taprobana
Riferimento: | ms5832 |
Autore | Tommaso PORCACCHI |
Anno: | 1572 ca. |
Zona: | Sri Lanka |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 150 x 100 mm |
Riferimento: | ms5832 |
Autore | Tommaso PORCACCHI |
Anno: | 1572 ca. |
Zona: | Sri Lanka |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 150 x 100 mm |
Descrizione
Carta geografica dell'isola di Sri Lanka (ex Ceylon) con una parte della terraferma indiana in basso a destra.
Viene pubblicata nel volume “L’isole Piu Famose Del Mondo Descritte Da Thomaso Porcacchi Da Castiglione Aretino E Intagliate Da Girolamo Porro Padovan” di Tommaso Porcacchi (ca. 1532-1576), umanista e letterato originario di Castiglion Fiorentino.
Gli interessi geografici coltivati sin dal Pomponio Mela del 1557 diedero vita nel 1572 al trattato, pubblicato dalla società tra il libraio Simone Galignani e l’incisore padovano Girolamo Porro, che si servirono della tipografia di Giorgio Angelieri (con privilegio di 10 anni concesso il 16 luglio 1572). Secondo Valerio (cfr. Valerio-Spagnolo, Sicilia 1477-1861, La Collezione Spagnolo-Patermo in quattro secoli di Cartografia, 2014, p. 163) il volume sarebbe stampato nell’officina di Domenico e Giovan Battista Guerra. Il volume, in formato in quarto, con dedica di Galignani a don Giovanni d’Austria, presenta le magnifiche tavole calcografiche di Porro (una seconda edizione, cospicuamente accresciuta di testo e tavole, usci nel 1576, poi ancora, postume, nel 1590, 1604, 1605, 1620 e 1686).
Nella lettera dedicatoria Porro narra di essere stato il promotore dell’operazione e di aver incaricato Porcacchi di scrivere un libro sulle isole, riservandosene l’illustrazione. Il modello e quello degli “isolari”, sul quale però Porcacchi innesta lo spirito delle corografie antiche, aggiungendo per ciascuna isola una descrizione fisica, storica e culturale. La concezione e molto ampia (sono comprese penisole, grandi isole come l’Inghilterra o interi continenti: l’America Settentrionale), ma nel “Prohemio” Porcacchi fornisce un glossario di termini geografici che testimonia lo sforzo di impiegare in maniera corretta la terminologia della disciplina (cfr. Franco Pignatti, Porcacchi Tommaso, in "Dizionario Biografico degli Italiani" - Volume 85, 2016). Nel testo vi sono mappe di isole incise su mezza pagina, compreso il planisfero – riduzione della carta murale di Camocio del 1567 e la “carta da navigare con le rotte e i venti, di derivazione gastaldina.
Taprobana, l'isola di Ceylon, talvolta viene confusa con Sumatra nelle prime mappe.
Nell'antichità lo Sri Lanka era conosciuto con diversi nomi: Tolomeo lo chiamava Taprobana, gli arabi Serendib, i portoghesi Ceilo e gli inglesi Ceylon.
Situato al centro di numerose rotte commerciali attraverso l'Oceano Indiano, l’odierno Sri Lanka è sempre stato un importante collegamento commerciale tra est e ovest. In quanto grande esportatore di cannella, i commercianti arabi e cinesi frequentavano l'isola fin dai tempi più antichi ed era una tappa importante per i mercanti sulla rotta marittima tra Asia ed Europa. Tra i cartografi medievali esisteva una grande confusione sull'identità delle isole di Taprobana e Sumatra, dovuta principalmente alle descrizioni dei testi antichi che affermavano che Taprobana era l'isola più grande del mondo. Questa affermazione fu poi contraddetta da Marco Polo nel suo Il Milione, in cui affermava che era Giava Minore (Sumatra) ad essere in realtà l'isola più grande. Poiché Sumatra era praticamente sconosciuta alla maggior parte dei cartografi medievali, la loro preoccupazione principale era la collocazione di Taprobana sulle mappe. Invariabilmente era posizionata in modo errato al largo della costa sud-orientale dell'Arabia, ma quando alla fine del XIII secolo furono resi noti i resoconti di Marco Polo, i limiti orientali dell'Oceano Indiano si ampliarono notevolmente e la questione dell'identità delle isole divenne più critica per i cartografi.
I portoghesi arrivarono sull'isola nel 1505 e nel 1518 avevano costruito un forte a Colombo, consentendo loro di controllare le aree costiere strategiche che avevano precedentemente conquistato. Una volta copiate le informazioni e le carte portoghesi, la posizione di Ceylon e la confusione con Sumatra furono corrette.
Tuttavia, alcuni studiosi ritengono che sia in realtà una rappresentazione dell'isola di Sumatra. Le isole circostanti raffigurate, sono rappresentate nella posizione delle odierne Nias, Enggano e Mentawis. La terra nell'angolo in alto a destra corrisponde alla Malesia; diverse città e villaggi si trovano collocati vicino alle attuali città di Lampung, Medan, Sibolga e Banda Aceh. Si trovano anche montagne e corsi d'acqua, anch'essi molto vicini all’attuale rappresentazione idrografica di Sumatra.
Incisione in rame posta nella parte superiore del foglio che contiene anche la parte descrittiva, finemente colorata a mano, in ottimo stato di conservazione.
Tommaso PORCACCHI (1530 - 1585
Autore di opere poetiche, storiche, erudite, curò (soprattutto per G. G. Giolito de' Ferrari) numerose edizioni di storici greci e latini, in parte da lui stesso volgarizzati. Fu tra i primi commentatori della Storia d'Italia di Guicciardini (1574). Dopo l'Isolario di Bordone e Camocio, pubblicò a Venezia nel 1572 "L'isole più famose del mondo" in tre volumi di 47 carte incise su rame da Gerolamo Porro, ampliato e riedito dopo quattro anni e ristampato più volte entro il 1686.
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Tommaso PORCACCHI (1530 - 1585
Autore di opere poetiche, storiche, erudite, curò (soprattutto per G. G. Giolito de' Ferrari) numerose edizioni di storici greci e latini, in parte da lui stesso volgarizzati. Fu tra i primi commentatori della Storia d'Italia di Guicciardini (1574). Dopo l'Isolario di Bordone e Camocio, pubblicò a Venezia nel 1572 "L'isole più famose del mondo" in tre volumi di 47 carte incise su rame da Gerolamo Porro, ampliato e riedito dopo quattro anni e ristampato più volte entro il 1686.
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