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Tabula Indiae X
Riferimento: | s14067 |
Autore | Sebastian Münster |
Anno: | 1571 |
Zona: | India |
Luogo di Stampa: | Basilea |
Misure: | 340 x 270 mm |
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Riferimento: | s14067 |
Autore | Sebastian Münster |
Anno: | 1571 |
Zona: | India |
Luogo di Stampa: | Basilea |
Misure: | 340 x 270 mm |
Descrizione
Visione tolemaica dell'India, definita dall'Indo a ovest e dal Gange a est. Il subcontinente è gravemente troncato e il Pars Toprobanae (Sri Lanka) appare dove dovrebbe estendersi la penisola. La mappa è piena di fiumi, catene montuose e antichi toponimi. I fiumi Indo e Gange sono gli unici elementi riconoscibili. Testo latino sul verso.
La carta viene preparata per la Geographia universalis, vetus et nova, complectens. Claudii Ptolemaei Alexandrini Ennarationis libros VIII, pubblicata per la prima volta nel 1540 a Basilea da Heinrich Petri, figliastro di Münster e suo fidatissimo stampatore.
Secondo Karrow, il titolo a stampa su questa carta indica che proviene dall'edizione del 1571 del Rerum Geographicarum di Strabo, anch'esso pubblicata da Heinrich Petri. L'edizione del 1540 della Geographia ha il titolo “Tabula Asiae X”.
La Geographia universalis è illustrata da 27 carte costruite seguendo le indicazioni di Tolomeo, a cui si affiancano 21 carte “moderne”, delineate in base alle recenti scoperte geografiche. La Geographia di Münster ebbe un notevole successo, e Petri la ristampò l'anno seguente (1541) e quello successivo ancora.
Aumentate di sei le carte moderne, tra le quali la Carta Marina di Olao Magnus descrittiva della Scandinavia, l'editore la ristampò ancora nel 1545, nel 1551 e infine nel 1552, sempre con 54 carte geografiche, ma con la sostituzione della Pomerania al posto del Lago di Costanza. Alla scomparsa di Münster l’opera non venne più ristampata; alcune delle carte furono invece utilizzate da Heinrich Petri per le edizioni postume della Cosmographiae Universalis. Le matrici lignee, debitamente emendate, furono poi utilizzate per il Rerum Geographicarum dello Strabo, edizione stampata a Basileae: Ex Officina Henricpetriana, 1571 Mense Augusto.
Silografia, magnifica coloritura a mano, in ottimo stato di conservazione.
Sebastian Münster (1488 - 1552)
Sebastian Münster, insegnante d'ebraico, era uomo rinascimentale colto in discipline disparate quali lingue antiche, filosofia, geografia e astronomia.
Nel 1532 fu l'autore, nella corposa opera storico-geografica Novus Orbis Regionum ac insularum veteribus incognitarum, di una lunga introduzione e soprattutto l'ideatore del magnifico mappamondo che impreziosisce il volume e che fu superbamente arricchito di decori anche paurosi da Hans Holbein il giovane. Certamente la geografia lo interessò sempre più in quanto vi si dedicò con passione, dimostrando di possederla come la filologia. Curò le edizioni di due classici latini: la Memorabilia di Solino e di Pomponio Mela il De Situ Orbis.
Furono i prodromi, le esercitazioni prima di giungere nel 1540 alla traduzione Geographia universalis, vetus et nova, complectens. Claudii Ptolemaei Alexandrini Ennarationis libros VIII, edita a Basilea da Heinrich Petri nel 1540 e la Cosmographiae Universalis del 1544, la prima descrizione tedesca del mondo intero e l’opera principale, con nella rinascita degli studi geografici del XVI secolo in Europa.
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Sebastian Münster (1488 - 1552)
Sebastian Münster, insegnante d'ebraico, era uomo rinascimentale colto in discipline disparate quali lingue antiche, filosofia, geografia e astronomia.
Nel 1532 fu l'autore, nella corposa opera storico-geografica Novus Orbis Regionum ac insularum veteribus incognitarum, di una lunga introduzione e soprattutto l'ideatore del magnifico mappamondo che impreziosisce il volume e che fu superbamente arricchito di decori anche paurosi da Hans Holbein il giovane. Certamente la geografia lo interessò sempre più in quanto vi si dedicò con passione, dimostrando di possederla come la filologia. Curò le edizioni di due classici latini: la Memorabilia di Solino e di Pomponio Mela il De Situ Orbis.
Furono i prodromi, le esercitazioni prima di giungere nel 1540 alla traduzione Geographia universalis, vetus et nova, complectens. Claudii Ptolemaei Alexandrini Ennarationis libros VIII, edita a Basilea da Heinrich Petri nel 1540 e la Cosmographiae Universalis del 1544, la prima descrizione tedesca del mondo intero e l’opera principale, con nella rinascita degli studi geografici del XVI secolo in Europa.
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