Carte des Iles Maldive Levée en 1835 par M. M. R. Moresby et P. T. Powell…
Riferimento: | s38095.2 |
Autore | Dépôt des cartes et plans de la Marine |
Anno: | 1841 |
Zona: | Isole Maldive |
Luogo di Stampa: | Parigi |
Misure: | 640 x 960 mm |
Riferimento: | s38095.2 |
Autore | Dépôt des cartes et plans de la Marine |
Anno: | 1841 |
Zona: | Isole Maldive |
Luogo di Stampa: | Parigi |
Misure: | 640 x 960 mm |
Descrizione
Si tratta di una delle prime mappe incentrata sulle isole Maldive, basata sui rilievo condotto da Robert Moresby nel 1835.
I rilievi di Morseby sulle Maldive sono stati il primo rilevamento moderno della regione e sono diventati il riferimento per i decenni successivi.
Robert Moresby (1794 - 1854) fu capitano della Compagnia delle Indie Orientali che si distinse come idrografo, geometra marittimo e disegnatore. Moresby è meglio conosciuto per aver condotto la prima indagine moderna sul Mar Rosso (1829-1832).
Dopo il completamento del rilievo del Mar Rosso, Robert Moresby fu inviato a tracciare il rilievo di diversi gruppi di isole coralline che si trovavano sulla rotta del commercio tra India e Capo. Nel 1834-36 Moresby, assistito dai luogotenenti Christopher e Young, intraprese la difficile cartografia delle Maldive, disegnando le prime carte marittime accurate di questo complicato gruppo di atoll dell'Oceano Indiano (Admiralty Charts). Queste carte sono state stampate come tre grandi mappe separate dal Servizio idrografico della Royal Navy.
Le carte di Moresby erano così accurate che furono anche utilizzate dai comandanti maldiviani che navigavano attraverso le infide acque dei loro atolli fino agli anni '90, quando apparvero le immagini satellitari. Nelle Maldive un canale localmente noto anche come Hanikandu, tra l'Atollo di Maalhosmadulhu settentrionale e l'Atollo "Fasdhūtere", è ancora noto come "Canale di Moresby".
Incisione su rame, in eccellente stato di conservazione.
Dépôt des cartes et plans de la Marine
Per contrastare lo strapotere navale della flotta inglese re Luigi XIV comprese la necessita di dotare le sue navi di carte nautiche in grado di renderle competitive con la marina antagonista. Un primo tentativo si ebbe con il Neptune Francais del 1693, ma solo agli inizi del diciottesimo secolo iniziò una grande campagna di rilievo delle coste del Mediterraneo e di altri mari, che portò alla realizzazione di numerose mappe, raccolte nel “Dépot des Cartes et Planes” de la Marine del 1720. Tuttavia il fondatore dell’idrografia francese può essere considerato a tutti gli effetti Jacques Nicolas Bellin (1703-1772) che per oltre cinquant’anni fu al servizio della Marina quale ingegnere e cartografo, tanto che gli venne assegnato il titolo quale primo “Ingegnere Idrografo della Marina” e quindi addirittura quello di “Idrografo Reale”. Durante il suo servizio gli furono commissionati i rilievi delle coste francesi prima e successivamente quelle di praticamente tutto il mondo conosciuto. La sua produzione fu immensa e le sue carte nautiche, di grande qualità, apparvero in più edizioni fino oltre la fine del diciottesimo secolo. Questo grande fondo cartografico diede vita alla produzione ed alla vendita di carte navali, prima basate su quelle del Bellin, successivamente ampliate e migliorate da altri ingegneri di marina, sia francesi che non. Le carte nautiche venivano vendute separatamente e recavano tutte l’inconfondibile timbro con l’ancora e le corone (quando regnava la monarchia) del Depot Generale de la Marine. Raccolte delle stesse carte venivano invece pubblicate sotto il nome di Neptune Francois, monumentale opera che ebbe numerosissime ristampe fino alla metà del secolo successivo.
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Dépôt des cartes et plans de la Marine
Per contrastare lo strapotere navale della flotta inglese re Luigi XIV comprese la necessita di dotare le sue navi di carte nautiche in grado di renderle competitive con la marina antagonista. Un primo tentativo si ebbe con il Neptune Francais del 1693, ma solo agli inizi del diciottesimo secolo iniziò una grande campagna di rilievo delle coste del Mediterraneo e di altri mari, che portò alla realizzazione di numerose mappe, raccolte nel “Dépot des Cartes et Planes” de la Marine del 1720. Tuttavia il fondatore dell’idrografia francese può essere considerato a tutti gli effetti Jacques Nicolas Bellin (1703-1772) che per oltre cinquant’anni fu al servizio della Marina quale ingegnere e cartografo, tanto che gli venne assegnato il titolo quale primo “Ingegnere Idrografo della Marina” e quindi addirittura quello di “Idrografo Reale”. Durante il suo servizio gli furono commissionati i rilievi delle coste francesi prima e successivamente quelle di praticamente tutto il mondo conosciuto. La sua produzione fu immensa e le sue carte nautiche, di grande qualità, apparvero in più edizioni fino oltre la fine del diciottesimo secolo. Questo grande fondo cartografico diede vita alla produzione ed alla vendita di carte navali, prima basate su quelle del Bellin, successivamente ampliate e migliorate da altri ingegneri di marina, sia francesi che non. Le carte nautiche venivano vendute separatamente e recavano tutte l’inconfondibile timbro con l’ancora e le corone (quando regnava la monarchia) del Depot Generale de la Marine. Raccolte delle stesse carte venivano invece pubblicate sotto il nome di Neptune Francois, monumentale opera che ebbe numerosissime ristampe fino alla metà del secolo successivo.
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