Tabula Geodoborica Itinerum a Varijs in Cataium susceptorum rationem exhibens

Riferimento: S43996
Autore Athanasius KIRCHER
Anno: 1667
Zona: Asia
Luogo di Stampa: Amsterdam
Misure: 525 x 420 mm
Non Disponibile

Riferimento: S43996
Autore Athanasius KIRCHER
Anno: 1667
Zona: Asia
Luogo di Stampa: Amsterdam
Misure: 525 x 420 mm
Non Disponibile

Descrizione

La celebre mappa dell'Asia di Athanasius Kircher, che illustra diverse rotte dal Medio Oriente alla Cina.

La mappa raffigura il continente dal Mar Caspio, la Persia, il Golfo Persico e la penisola arabica all'Oceano Pacifico e dalla Siberia all'Oceano Indiano.

Si basa su rapporti e testimonianze di missionari gesuiti che erano stati in Cina, poiché lo stesso Kircher non aveva mai fatto il viaggio. Vengono presentate almeno quattro diverse rotte transcontinentali via terra, con rotte, insediamenti e città etichettati lungo ciascuna di esse. Una rotta marittima porta il viaggiatore dallo Stretto di Hormuz, attraverso il Mar Arabico, intorno all'India e attraverso lo stretto che separa l'India dallo Sri Lanka, poi attraverso il Golfo del Bengala e attraverso lo Stretto di Malacca e infine intorno alla penisola indocinese fino a Macao. Cina, Tibet, Persia, Siam, Hainan e "Tartaria Magna" sono tra le regioni raffigurate e anche città come Pechino, (Pequin), Malacca City, Johor Bahru (Iohor) e Macao (Macao) sono segnalate. Paludi, foreste e catene montuose consentono allo spettatore di avere una certa comprensione del terreno, insieme ai fiumi che serpeggiano attraverso il continente.

Athanasius Kircher (1601-1680) fu uno dei più grandi studiosi e scrittori di viaggi del suo tempo. Studioso gesuita di origine tedesca, è stato descritto come inventore, compositore, geografo, geologo, egittologo, storico, avventuriero, filosofo, proprietario di uno dei primi musei pubblici, fisico, matematico, naturalista, astronomo, archeologo e autore di più di 40 opere pubblicate. Kircher iniziò a insegnare matematica, etica e lingue antiche all'Università di Würzburg. Nel 1630 e nel 1637 Kircher fece una petizione per recarsi in Cina, ma non ebbe successo in entrambe le richieste, invece, la sua China Illustrata, pubblicata per la prima volta nel 1667, era una raccolta delle opere più importanti del periodo, tra cui l'Atlante della Cina di Martino pubblicato da Blaeu (1655), e i Diari di Matteo Ricci (1552-1610), Alvaro Semedo (1586-1658), Michael Boym (1612-1659 e Melchisedech Thevenot.

Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, finemente colorata a mano, consuete pieghe di carta, minimi restauri nel cartiglio in basso, nel complesso in buono stato di conservazione.

Athanasius KIRCHER (Geisa 1601 circa - Roma 1680)

Kircher, erudito, nato a Geisa, presso Fulda, il 12 maggio 1602, morto a Roma il 28 novembre 1680. Entrò nella Compagnia di Gesù il 2 ottobre 1618. Insegnava filosofia e matematica in Würzburg, quando le vittorie degli Svedesi in Germania lo costrinsero a rifugiarsi prima in Francia, ad Avignone, poi a Vienna, donde, nel 1635, fu chiamato alla cattedra di matematiche nel Collegio Romano. Si occupò di filologia (Prodromus coptus, Roma 1636; Lingua aegyptiaca restituta, ivi, 1643); di fisica (Ars Magnesia, Würzburg 1631; Specula melitensis, Napoli 1638; Ars magnae lucis et umbrae, Roma 1645); di sacra liturgia (Rituale Ecclesiae aegyptiacae, Roma 1647); di astronomia (Itinerarium extaticum, Roma 1655); di storia naturale (Mundus subterraneus, Amsterdam 1665); di matematica (Organum mathematicum, Würzburg 1668); di musica (Musurgia universalis, Roma 1660; Ph0nurgia nova, Kempten 1673) e d'altro. Tentò anche l'egittologia, cui appartengono i tre volumi intitolati Oedipus Aegyptiacus (Roma 1652), con i quali credette d'avere scoperto la chiave per l'interpretazione dei geroglifici. Voltosi allo studio della civiltà cinese diede in luce la China monumentis qua sacris qua profanis... illustrata (Roma 1667), splendido volume in folio che si consulta tuttora. Il Kircher ha pure un posto ragguardevole nella storia della scienza geografica, non tanto per le ardite e spesso astruse ipotesi formulate (specialmente nel Mundus subterraneus) a spiegare taluni fenomeni fisici, come la circolazione superficiale e sotterranea delle acque, quanto per la raccolta, anche se indigesta e non elaborata, di dati e di fatti su paesi lontani, che egli ebbe da viaggiatori e missionarî gesuiti; a lui spetta il merito di aver delineato il primo abbozzo di carta delle correnti marine, e anche quello di aver richiamato l'attenzione sui fenomeni, che oggi diciamo carsici, pur avendo raccolto e divulgato a questo riguardo molte notizie fantastiche e stravaganti, che del resto erano generalmente credute al tempo suo. Il Kircher è anche autore di opere corografiche d'indole storico-geografica, tra le quali la più notevole è forse il suo Latium (1671). Fu pure solerte raccoglitore di antichità classiche, cristiane, orientali e dell'America Meridionale. Dei cimelî da lui raccolti si formò il museo che porta il suo nome, e si conserva nel Collegio Romano (Museo Kircheriano, ora preistorico ed etnografico).

Athanasius KIRCHER (Geisa 1601 circa - Roma 1680)

Kircher, erudito, nato a Geisa, presso Fulda, il 12 maggio 1602, morto a Roma il 28 novembre 1680. Entrò nella Compagnia di Gesù il 2 ottobre 1618. Insegnava filosofia e matematica in Würzburg, quando le vittorie degli Svedesi in Germania lo costrinsero a rifugiarsi prima in Francia, ad Avignone, poi a Vienna, donde, nel 1635, fu chiamato alla cattedra di matematiche nel Collegio Romano. Si occupò di filologia (Prodromus coptus, Roma 1636; Lingua aegyptiaca restituta, ivi, 1643); di fisica (Ars Magnesia, Würzburg 1631; Specula melitensis, Napoli 1638; Ars magnae lucis et umbrae, Roma 1645); di sacra liturgia (Rituale Ecclesiae aegyptiacae, Roma 1647); di astronomia (Itinerarium extaticum, Roma 1655); di storia naturale (Mundus subterraneus, Amsterdam 1665); di matematica (Organum mathematicum, Würzburg 1668); di musica (Musurgia universalis, Roma 1660; Ph0nurgia nova, Kempten 1673) e d'altro. Tentò anche l'egittologia, cui appartengono i tre volumi intitolati Oedipus Aegyptiacus (Roma 1652), con i quali credette d'avere scoperto la chiave per l'interpretazione dei geroglifici. Voltosi allo studio della civiltà cinese diede in luce la China monumentis qua sacris qua profanis... illustrata (Roma 1667), splendido volume in folio che si consulta tuttora. Il Kircher ha pure un posto ragguardevole nella storia della scienza geografica, non tanto per le ardite e spesso astruse ipotesi formulate (specialmente nel Mundus subterraneus) a spiegare taluni fenomeni fisici, come la circolazione superficiale e sotterranea delle acque, quanto per la raccolta, anche se indigesta e non elaborata, di dati e di fatti su paesi lontani, che egli ebbe da viaggiatori e missionarî gesuiti; a lui spetta il merito di aver delineato il primo abbozzo di carta delle correnti marine, e anche quello di aver richiamato l'attenzione sui fenomeni, che oggi diciamo carsici, pur avendo raccolto e divulgato a questo riguardo molte notizie fantastiche e stravaganti, che del resto erano generalmente credute al tempo suo. Il Kircher è anche autore di opere corografiche d'indole storico-geografica, tra le quali la più notevole è forse il suo Latium (1671). Fu pure solerte raccoglitore di antichità classiche, cristiane, orientali e dell'America Meridionale. Dei cimelî da lui raccolti si formò il museo che porta il suo nome, e si conserva nel Collegio Romano (Museo Kircheriano, ora preistorico ed etnografico).