La Siberia o sia Russia Asiatica e la Tartaria Cinese
Riferimento: | ms7878 |
Autore | Bartolomeo BORGHI |
Anno: | 1818 |
Zona: | Tartaria |
Luogo di Stampa: | Firenze |
Misure: | 320 x 240 mm |
Riferimento: | ms7878 |
Autore | Bartolomeo BORGHI |
Anno: | 1818 |
Zona: | Tartaria |
Luogo di Stampa: | Firenze |
Misure: | 320 x 240 mm |
Descrizione
Carta geografica tratta dal raro "Atlante Geografico" dell'abate Bartolomeo Borghi (1750-1821), cartografo, incisore ed editore che tra l'altro pubblicò l'atlante del Pazzini Carli in Siena.
Mappa regionale della zona tra Kamchatka e I Jesso ai Monti Urali, centrata a Irkutsk. La carta si estende al Tibet, alla Mongolia, ecc. Ampi margini.
Incisione in rame, coloritura coeva dei contorni, in ottimo stato di conservazione.
Bartolomeo BORGHI (Monte del Lago 1750 - 1821)
Bartolomeo Borghi, che Vermiglioli (Biografia degli scrittori perugini, 1829) definisce "uno dei migliori geografi dell'Europa", nacque nel 1750 a Monte del Lago, piccola frazione del comune di Magione, in provincia di Perugia, sulle rive del Trasimeno. Ordinato sacerdote nel 1774, trascorse i primi anni del suo mandato nel paese natale, poi a Magione e quindi a Sorbello (Cortona).
Appassionato studioso di geografia, applicò dapprima le sue conoscenze all'analisi delle terre a lui più familiari: nel 1770 scrisse "Descrizione geografica, fisica e naturale del Lago Trasimeno" (che, tuttavia, sarà data alle stampe per la prima volta solo nel 1821), e nel 1791 pubblicò negli Atti dell'Accademia etrusca di Cortona una "Dissertazione sopra l'antica geografia dell'Etruria, Umbria e Piceno", arricchendo entrambe le opere di una carta delle regioni descritte. Intanto la sua fama di cartografo, oltre che di geografo, cresceva, tanto da fargli ottenere le nomine a membro delle Accademie Cortonese e Reale di Firenze, e procurargli l'incarico, da parte di Pietro Leopoldo, di delineare la carta del catasto pubblico di Cortona e del contado di Castiglione.
Nello stesso tempo gli orizzonti geografici della sua attività si allargavano sensibilmente, e se nell'Atlante Novissimo, illustrato ed accresciuto sulle osservazioni e scoperte fatte dai più celebri e più recenti cartografi di Antonio Zatta (Venezia 1779-1785) il suo contributo fu ancora legato all'area toscana, nell'Atlante geografico che si pubblicò a Siena da Pazzini Carli tra il 1798 ed il 1800, il Borghi tracciò la maggior parte delle carte e spaziò dalle province del Sud - Est dell'Inghilterra, al Regno di Danimarca, alla Romania.
Una sorta di prova generale, quest'ultima, della sua opera più importante: Atlante generale dell'ab. Bartolommeo Borghi, pubblicato a Firenze nel 1819. L'Atlante, corredato da brevi descrizioni storiche, politiche, civili e naturali che introducono le carte relative ai territori afferenti a ciascun Impero o Regno illustrato, rispecchia il nuovo assetto geo-politico attuato dal Congresso di Vienna.
|
Bartolomeo BORGHI (Monte del Lago 1750 - 1821)
Bartolomeo Borghi, che Vermiglioli (Biografia degli scrittori perugini, 1829) definisce "uno dei migliori geografi dell'Europa", nacque nel 1750 a Monte del Lago, piccola frazione del comune di Magione, in provincia di Perugia, sulle rive del Trasimeno. Ordinato sacerdote nel 1774, trascorse i primi anni del suo mandato nel paese natale, poi a Magione e quindi a Sorbello (Cortona).
Appassionato studioso di geografia, applicò dapprima le sue conoscenze all'analisi delle terre a lui più familiari: nel 1770 scrisse "Descrizione geografica, fisica e naturale del Lago Trasimeno" (che, tuttavia, sarà data alle stampe per la prima volta solo nel 1821), e nel 1791 pubblicò negli Atti dell'Accademia etrusca di Cortona una "Dissertazione sopra l'antica geografia dell'Etruria, Umbria e Piceno", arricchendo entrambe le opere di una carta delle regioni descritte. Intanto la sua fama di cartografo, oltre che di geografo, cresceva, tanto da fargli ottenere le nomine a membro delle Accademie Cortonese e Reale di Firenze, e procurargli l'incarico, da parte di Pietro Leopoldo, di delineare la carta del catasto pubblico di Cortona e del contado di Castiglione.
Nello stesso tempo gli orizzonti geografici della sua attività si allargavano sensibilmente, e se nell'Atlante Novissimo, illustrato ed accresciuto sulle osservazioni e scoperte fatte dai più celebri e più recenti cartografi di Antonio Zatta (Venezia 1779-1785) il suo contributo fu ancora legato all'area toscana, nell'Atlante geografico che si pubblicò a Siena da Pazzini Carli tra il 1798 ed il 1800, il Borghi tracciò la maggior parte delle carte e spaziò dalle province del Sud - Est dell'Inghilterra, al Regno di Danimarca, alla Romania.
Una sorta di prova generale, quest'ultima, della sua opera più importante: Atlante generale dell'ab. Bartolommeo Borghi, pubblicato a Firenze nel 1819. L'Atlante, corredato da brevi descrizioni storiche, politiche, civili e naturali che introducono le carte relative ai territori afferenti a ciascun Impero o Regno illustrato, rispecchia il nuovo assetto geo-politico attuato dal Congresso di Vienna.
|