Descritione dell’Austria, et Ongheria, Transilvania, Baviera, Stiria, Carintia, Dalmatia, Venetiano
Riferimento: | S38501 |
Autore | Domenico ZENOI |
Anno: | 1567 |
Zona: | Austria & Ungheria |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 195 x 151 mm |
Riferimento: | S38501 |
Autore | Domenico ZENOI |
Anno: | 1567 |
Zona: | Austria & Ungheria |
Luogo di Stampa: | Venezia |
Misure: | 195 x 151 mm |
Descrizione
Acquaforte e bulino, dimensioni mm 151x195, impressa su carta vergata coeva priva di filigrana, rifilata al rame, in perfetto stato di conservazione.
Magnifico esermplare della prima tiratura della piccola carta della regione dello Zenoi.
Nel cartiglio rettangolare in alto a destra si trova il titolo: Descritione dell’Austria, et Ongheria, Transilvania, Baviera, Stiria, Carintia, Dalmatia, Venetiano, et altri assai particolari non piu stampati in così picciola forma, in Venetia l’anno 1567. D[ome]n[i]co Zenoi Cum privilegio. Carta priva di orientazione, scala grafica e graduazione ai margini.
Questa piccola carta della regione di Domenico Zenoi, è una replica di formato ridotto della sua carta edita l’anno precedente, e documenta ancora gli avvenimenti bellici della guerra contro i turchi, che si concluse con l’assedio di Szigetvár (8 settembre 1566).
Sono presenti dettagliate rappresentazioni delle truppe austro-ungariche di Massimiliano II d’Asburgo e di quelle turche del sultano Solimano il Magnifico.
La carta è inserita in due delle cinque copie conosciute della raccolta "Il primo libro delle citta et fortezze del mondo", frutto della collaborazione tra lo Zenoi e Paolo Forlani.
Si trova, alcune volte, inserita nelle raccolte fattizie di piccolo formato. È però anche possibile trovare le carte nelle raccolte cinquecentesche di grande formato, come ad esempio l’Atlante Doria e quello conservato alla Biblioteca Casanatense di Roma.
Non sono note ristampe, sebbene la carta venga occasionalmente inserita nell’opera De’ disegni delle piu illustri città et fortezze del mondo di Giulio Ballino, edito a Venezia da Bolognino Zaltieri nel 1569. A differenza delle altre tavole che compongono l’opera, non è presente il testo descrittivo al verso.
Bibliografia
Almagià (1927): n. 69; Ganado (1982): n. 27; Kraus (1972): n. 38; Shirley (2004): I, n. 59; Sotheby’s (2005): n. 43; Ganado (1993): p. 33, nn. A13, C16; Lago-Rossit (1981): p. 59, tav. XXIX; Marinelli (1881): n. 542; Kozličić (1995): p. 90; cfr. Szalai-Matković (2012): pp. 4-36; Szathmáry (1987): n. 72; Tooley (1939): n. 125.
Bibliografia
Bifolco-Ronca, Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, Catalogo ragionato delle opera a stampa (2018), pp. 1170-1171, tav. 493.
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Domenico ZENOI (Attivo tra il 1559 e il 1574)
Incisore, orafo ed editore, fu attivo a Venezia e a Padova. Zenoi lavorava ad opere cartografiche a partire dal 1559, negli anni successivi la sua attività si infittisce specializzandosi nelle piante di fortezze e di città. Tra le poche notizie documentate relative alla sua attività, è attestato che nel 1566 richiese al Senato un privilegio di 15 anni per le immagini devozionali, i ritratti e le mappe che intendeva pubblicare. Il privilegio gli fu concesso dai Capi del Consiglio dei Dieci il 5 dicembre del 1566. Solo un mese più tardi, l'11 Gennaio, ottenne un secondo privilegio che contemplava anche il vincolo per Zenoi di sottoporre ogni stampa al vaglio degli Esecutori contro la bestemmia, per verificare che non vi fossero rappresentazioni oscene. Per stampe oscene e sonetti osceni ritrovati nella bottega del Camocio, per il quale Zenoi lavorò, furono entrambi multati nel 1598. Zenoi collaborò, inoltre, anche con Donato e Ferrando Bertelli, Bolognino Zaltieri, Pierre de Huchin.
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Bibliografia
Bifolco-Ronca, Cartografia e Topografia Italiana del XVI secolo, Catalogo ragionato delle opera a stampa (2018), pp. 1170-1171, tav. 493.
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Domenico ZENOI (Attivo tra il 1559 e il 1574)
Incisore, orafo ed editore, fu attivo a Venezia e a Padova. Zenoi lavorava ad opere cartografiche a partire dal 1559, negli anni successivi la sua attività si infittisce specializzandosi nelle piante di fortezze e di città. Tra le poche notizie documentate relative alla sua attività, è attestato che nel 1566 richiese al Senato un privilegio di 15 anni per le immagini devozionali, i ritratti e le mappe che intendeva pubblicare. Il privilegio gli fu concesso dai Capi del Consiglio dei Dieci il 5 dicembre del 1566. Solo un mese più tardi, l'11 Gennaio, ottenne un secondo privilegio che contemplava anche il vincolo per Zenoi di sottoporre ogni stampa al vaglio degli Esecutori contro la bestemmia, per verificare che non vi fossero rappresentazioni oscene. Per stampe oscene e sonetti osceni ritrovati nella bottega del Camocio, per il quale Zenoi lavorò, furono entrambi multati nel 1598. Zenoi collaborò, inoltre, anche con Donato e Ferrando Bertelli, Bolognino Zaltieri, Pierre de Huchin.
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